
Ucraina, incontro Erdogan-Putin. Draghi sente Zelensky e condanna la Russia

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan incontrerà il suo omologo russo Vladimir Putin ad Astana, capitale del Kazakistan. Il vertice, confermato dai media turchi, era stato anticipato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: l’incontro si terrà a margine della Conferenza sulle misure di interazione e rafforzamento della fiducia in Asia (Cica) in programma ad Astana dal 12 al 13 ottobre.
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In vista del Vertice G7 il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto una nuova conversazione telefonica con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. «Il colloquio - si legge in una nota di Palazzo Chigi - si è incentrato sugli ultimi, gravi sviluppi della situazione sul terreno con particolare riguardo agli attacchi missilistici condotti dalle Forze russe contro Kiev ed altre città ucraine». Draghi ha condannato «l’inaccettabilità di questi attacchi brutali, che aggravano ulteriormente le responsabilità russe», e ha confermato «la vicinanza dell’Italia alle Autorità e alla popolazione ucraine».
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Frattanto si apprende che i missili lanciati dalle forze armate russe contro diverse città in Ucraina, compresa la capitale Kiev, potrebbero rappresentare una violazione del diritto umanitario internazionale. Lo ha dichiarato in conferenza stampa una portavoce dell’Alta commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr), Ravina Shamdasani, sottolineando la gravità degli obiettivi civili scelti dai militari russi. «Siamo estremamente preoccupati del fatto che alcuni degli attacchi sembrano aver preso di mira infrastrutture civili critiche», ha dichiarato, sottolineando che «questi attacchi potrebbero aver violato i principi di condotta nelle ostilità secondo il diritto umanitario internazionale». Di qui, l’appello «alla Federazione russa a evitare qualsiasi ulteriore escalation e a prendere tutte le misure necessarie per evitare vittime civili e danni alle infrastrutture civili».
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