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Usa, elettori del Kansas votano per il mantenimento del diritto all'aborto

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Christian Campigli
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Un tema tornato di stretta attualità. Un voto che sancisce una prima, significativa vittoria per chi considera uno scandalo ciò che sta accadendo oltre oceano. Nel primo test elettorale sul diritto all'aborto dopo la sentenza shock della Corte Suprema, la grande maggioranza degli elettori del Kansas hanno deciso tramite un referendum di continuare a garantire il diritto all’interruzione di gravidanza inserito nella costituzione dello stato.

 


Con i dati ancora non definitivi, come riporta l'agenzia di stampa AdnKronos,  oltre il 62% degli elettori dello stato, tradizionalmente conservatore, ha votato no alla proposta di emendare la Costituzione in modo da permettere alla maggioranza repubblicana che guida lo stato di approvare anche in Kansas una legge per limitare, o annullare del tutto, l'accesso all'aborto, come hanno fatto decine di altri stati dalla sentenza emessa lo scorso giugno dalla Corte Suprema. La legge attuale permette l'interruzione di gravidanza in Kansas fino alla 22esima settimana e lo stato è diventato una sorta di rifugio per migliaia di donne degli stati confinanti, compreso Texas e Oklahoma, che in queste settimane hanno approvato leggi anti-aborto.

 

 

"La decisione estremista della Corte Suprema di rovesciare la sentenza Roe v Wade ha messo a rischio la salute e le vite delle donne. Questa notte, il popolo americano si è espresso in proposito", ha affermato il presidente degli Stati Uniti commentando i risultati del referendum. "Questo voto afferma con chiarezza quello che già sappiamo: la maggioranza degli americani crede che le donne debbano avere accesso all'aborto ed avere il diritto di fare le proprie scelte sulla salute", ha continuato Biden, esortando il Congresso "ad ascoltare la volontà del popolo americano e restaurare le protezioni della Roe con una legge federale".