
La guerra in diretta, le notizie di oggi 6 luglio: verso le battaglie decisive per il Donbass

Ore 20 - A Cernihiv danneggiate duemila case e ottocento grattacieli
"Oltre duemila case private e 800 grattacieli sono stati danneggiati a causa delle operazioni belliche a Cernihiv". Lo scrive il governatore della regione, Viacheslav Chaus, sul suo Telegram. "La Croce Rossa dell’ Ucraina - aggiunge - è pronta ad aiutarci a costruire le abitazioni temporanee per chi è rimasto senza casa. I rappresentanti hanno visitato oggi la regione".
Ore 19,30 - Ucraina: "Ogni settimana scambio uccisi con Russia"
"Ogni settimana ci sono scambi dei corpi degli uccisi tra le parti russa e ucraina". Lo comunica Oleh Kotenko commissario per le persone scomparse, come riportato da Ukrinform. "Il quartier generale delle Forze Armate - spiega Kotenko - ha un unità speciale che si occupa di trasferimento dei corpi, prelevare Dna. I corpi vengono portati a Kiev, Kharkiv, Dnipro. Vorremmo creare un tale luogo anche a Zaporizhzhia".
Ore 19,15 - Attacco a Dnipro, tre feriti
"A causa dell attacco di stasera alla comunità di Pokrovsk, nella regione di Dnipro, sono state ferite 3 persone". Lo ha riferito su Telegram il capo del consiglio regionale Mykola Lukashuk.
Ore 19 - Zelensky: "In arrivo potente sistema di difesa aerea"
Volodymyr Zelenskyy ha affermato che la priorità per l’Ucraina rimane la "sicurezza del cielo e c’è una conferma teorica della fornitura di pertinenti sistemi di difesa all’Ucraina. Non importa come si svolga la guerra sul campo di battaglia, la priorità - ha sottolineato il presidente ucraino durante un briefing con il Primo Ministro irlandese Michal Martin a Kiev - resta la sicurezza del cielo. Contiamo sull’arrivo di un potente sistema di difesa aerea". Secondo Zelensky, la velocità del ritorno degli sfollati in Ucraina dipenderà da tali forniture, che possono proteggere dal lancio di razzi: "È importante, perché darà a donne e bambini la possibilità di tornare a casa. I bambini devono andare a scuola, gli adulti devono andare all’università, lavorare".
Ore 18,30 - Zelensky: "Russia sta facendo azione terroristica"
"È difficile chiamare ’guerra' ciò che i russi hanno fatto ai nostri civili". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di un briefing congiunto a Kiev con il primo ministro irlandese Michal Martin. "Questo non è esattamente un conflitto e non più un conflitto militare - ha spiegato il presidente dell’ Ucraina - è un’azione terroristica aperta da parte della Federazione Russa. Ed è persino difficile chiamarla guerra, date le conseguenze... Ciò che queste persone o non persone, i militari della Federazione Russa, hanno fatto ai civili del nostro paese. E mi sembra che oggi dipenda da queste conseguenze se questa guerra durerà e se la Federazione Russa capirà cosa ha fatto. Quando finalmente lo capirà, inizierà a lasciare il nostro territorio. Tuttavia non credo davvero che possano capirlo da soli - ha aggiunto Zelensky - La fine della guerra dipenderà dalla pressione del mondo intero sulla Russia per mandarla via dalla nostra terra. Con sanzioni, politicamente, nonché con l’aiuto e la rapida fornitura di armi a noi, rafforzandoci. La fine della guerra dipende da tutti noi, da quanto velocemente possiamo farlo e quanto velocemente possiamo far pensare la pace alla Russia, perché crediamo che non abbiano nemmeno iniziato a farlo. Non stanno ancora subendo gli effetti di potenti sanzioni, perché le aggirano, perché, sfortunatamente, ci sono ancora alcuni alleati che aiutano la Federazione Russa o i loro affari".
Ore 18 - Ambasciatore Zazo; "Negoziato difficile, possibile una guerra di logoramento"
In Ucraina "la parola d’ordine è continuare a resistere"non escludo che il conflitto si trasformi "in una guerra di logoramento" come avvenuto in Corea. A descrivere questo scenario è l’ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo, secondo il quale "il negoziato si presenta molto difficile", mentre per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "in questa fase sarebbe impossibile fare concessioni territoriali". "Gli ucraini sono convinti che Putin non si fermerà" anche se riuscirà a conquistare tutto il Donbass, ma cercherà di prendere Odessa e l’intera fascia costiera del mar Nero fino alla Transnistria e la Bessarabia, con l’obiettivo di "strangolare definitivamente" l’economia dell’Ucraina, afferma l’ambasciatore nel suo intervento all’Assemblea Generale dei Soci del Sndmae, il Sindacato rappresentativo della carriera diplomatica.
Ore 17,30 - Ucraina: "Mosca brucia campi di grano a Zaporozhya con bombe al fosforo"
"L’esercito russo sgancia bombe al fosforo sui campi di grano lungo la linea di confine con la regione di Zaporozhya". Lo ha scritto su Telegram la comunità locale di Pology, aggiungendo che prima ancora "i militari russi avevano colpito le aree residenziali e poi hanno bruciato interi campi di grano. Alla vigilia del raccolto, gli invasori hanno iniziato a distruggere i campi ucraini".
Ore 17,20 - Usa: "Mosca responsabile della crisi energetica e alimentare"
"Gli Stati Uniti continueranno a impegnarsi con il G20 e altri partner internazionali per affrontare le immense sfide umanitarie derivanti dall'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia, in particolare l'effetto dannoso che la guerra di aggressione del Cremlino ha avuto sulla sicurezza alimentare ed energetica globale". Lo si legge in una nota del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti in vista dell'incontro del Segretario di Stato americano Antony Blinken con i ministri degli Esteri del G20 in Indonesia. "Il G20 deve ora ritenere la Russia responsabile per la sua mancata risposta agli sforzi delle Nazioni Unite per riaprire le rotte marittime per la consegna del grano. La risposta per affrontare queste sfide è una stretta cooperazione internazionale e una chiara determinazione a garantire che tale sfacciata aggressione non resti senza controllo. Dobbiamo ritenere responsabili i responsabili. Non ci può essere un ritorno al 'business as usual' con il Cremlino mentre conduce la sua guerra inconcepibile", si legge ancora nel comunicato.
Ore 17 - Kiev: "Mosca sostituisce farmaci ucraini dagli ospedali con i loro"
"L’aggressore sta togliendo dalle cliniche nei territori occupati medicinali costosi ed efficaci che sono stati acquistati a spese del bilancio ucraino e li sta sostituendo con medicinali russi". Lo ha dichiarato il ministro della Salute ucraino Viktor Lyashko, precisando che "la Russia prende farmaci che l’Ucraina fornisce ai centri per l’ictus per la trombolisi e li porta nel suo territorio".
Ore 16,40 - Magazzini militari russi distrutti a Kherson
"A Kherson sono stati distrutti i magazzini dei militari russi vicino alla stazione ferroviaria". Lo comunica su Facebook il deputato del consiglio comunale Serhii Khlan.
Ore 16,20 - A Sloviansk sono rimasti 23mila abitanti
"Sono in corso le evacuazioni dalla città. Ogni giorno portiamo fuori persone dalla città", ma a Sloviansk, città nella regione di Donetsk, restano "in questo momento circa 23.000 abitanti". Lo dice Vadym Liakh, sindaco di Sloviansk, che un tempo aveva circa 110.000 abitanti. Dall’inizio delle ostilità, secondo Liakh, si contano "17 morti e 67 feriti". Le "infrastrutture essenziali funzionano ancora", ma "un terzo della popolazione resta continuamente senza corrente". Secondo l’aggiornamento di intelligence odierno del ministero della Difesa di Londra le forze russe sono "probabilmente a circa 16 km" da Sloviansk ed esiste una "possibilità realistica che la battaglia per Sloviansk sarà la prossima sfida chiave nella battaglia per il Donbass".
Ore 16 - Ricostruzione Mariupol costerà 14 miliardi di dollari
"La ricostruzione della città costerà 14 miliardi di dollari e serviranno da 7 a 10 anni per la ricostruzione completa". Lo afferma Vadym Boichenko, sindaco Mariupol, come riportato dal canale Mariupol Rada. "In città -spiega il primo cittadino della città ucraina- sono stati distrutti o danneggiati 1356 grattacieli. Inoltre è stato bombardato il 40% delle case private". Secondo quanto riferito da Boichenko, "la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo ha già comunicato la sua disponibilità nell’aiutare la ricostruzione della città".
Ore 15,30 - Ucraina: "Uccisi 36.500 soldati russi"
Ammonterebbero a 36.500 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 36.500 uomini, 1600 carri armati, 3789 mezzi corazzati, 812 sistemi d’artiglieria, 247 lanciarazzi multipli, 107 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 217 aerei, 187 elicotteri, 2648 autoveicoli, 15 unità navali e 664 droni.
Ore 15,10 - Mosca: "Distrutti due lanciarazzi Himars forniti dagli Usa"
Mosca afferma di aver distrutto due sistemi lanciarazzi Himars forniti dagli americani all’esercito ucraino. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, riportando anche la distruzione di un grande deposito di munizioni presso Soledar. "Presso il villaggio di Malotaranovi, nella repubblica popolare di Donetsk, due lanciarazzi Himars e due depositi di munizioni a loro associati sono stati distrutti con missili di precisione lanciati da aerei", ha affermato il portavoce. Non vi sono conferme da parte ucraina della distruzione degli Himars. Si tratta di sistemi lanciarazzi mobili con una portata superiore all’artiglieria finora in dotazione di Kiev, sui quali gli ucraini contano molto per respingere i russi. Secondo i media, gli ucraini ne hanno finora ricevuti quattro. Konashenkov ha rivendicato anche la distruzione di un grande deposito ucraino di munizioni sulla linea del fronte, vicino alla città di Soledar, che avrebbe fatto esplodere 1500 proiettili d’artiglieria e 100 razzi anti tank di fabbricazione straniera. Inoltre la difesa russa afferma che un suo caccia Su-35 ha abbattuto due elicotteri d’attacco Mi-24 e un caccia Mi-25 ucraini durante una battaglia aerea nel sud dell’Ucraina.
Ore 15 - Governatore Luhansk nega conquista della regione da parte dei russi
Il governatore di Luhansk, Serhiy Haidai, ha negato che i russi abbiano completamente conquistato la provincia. "Pesanti combattimenti sono continuati nei villaggi intorno a Lysychansk, la città da cui i soldati ucraini si sono ritirati e che le truppe russe hanno preso domenica", ha detto, "i russi hanno pagato un prezzo alto, ma la regione di Luhansk non è stata completamente conquistata dall'esercito russo". Haidai ha poi accusato le forze russe di aver fatto terra bruciata, "bruciando e distruggendo tutto. A Lysychansk sono rimasti fino a 15.000 residenti e circa 8.000 nella vicina città di Severodonetsk, che i combattenti russi e separatisti hanno conquistato il mese scorso".
Ore 14,30 - Nelle ultime 24 ore morti 11 civili
Nelle ultime 24 ore sono stati uccisi almeno 11 civili nella guerra tra Russia e Ucraina. Kiev ha riferito che i bombardamenti russi ne hanno uccisi sette e feriti 25, mentre i separatisti filo-russi hanno accusato le forze ucraine di averne uccisi quattro. Il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha scritto in un post su Telegram che due persone sono morte nella città di Avdiivka, che si trova nel centro della provincia, mentre le città di Donetsk, Sloviansk, Krasnohorivka e Kurakhove hanno riportato una vittima ciascuna.
Ore 14 - Continuano combattimenti nei centri abitati del Luhansk
"I russi non sono usciti dai confini amministrativi della regione. Sono ancora in corso i combattimenti nei due centri abitati". Lo riferisce il governatore della regione di Luhansk Serhii Haidai.
Ore 13,30 - Lettonia ripristina servizio militare obbligatorio
Il ministro della Difesa lettone, Artis Pabriks, ha annunciato ieri sera che il Paese baltico ripristinerà il servizio militare obbligatorio a seguito della crescente tensione con la Russia. "L’attuale sistema militare della Lettonia ha raggiunto il suo limite, e non abbiamo motivo di pensare che la Russia cambierà il suo comportamento", ha affermato Pabriks nel corso di una conferenza stampa. La Lettonia aveva revocato il servizio militare obbligatorio pochi anni dopo l’adesione alla Nato. Dal 2007 l’esercito è composto da soldati di carriera, insieme a volontari della Guardia nazionale che prestano servizio part-time nella fanteria nei fine settimana. Il Paese di meno di due milioni di abitanti, che confina sia con la Bielorussia che con la Russia, ha attualmente solo 7.500 tra militari in servizio attivo e membri della Guardia nazionale, sostenuti da 1.500 militari della Nato.
Ore 13 - Hacker filorussi pubblicano dati di membri dell'intelligence di Kiev
Gli hacker filorussi del gruppo RaHDIt hanno pubblicato questa mattina i dati personali di migliaia di dipendenti della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino. Secondo una fonte dei servizi segreti russi interpellata dall’agenzia di stampa Ria Novosti, i dati sono autentici. Tra le identità divulgate vi sono quelle di rappresentanti delle residenze delle ambasciate in Russia, India, Austria, Vietnam, Sudafrica, Italia, Turchia e Iran. Nell’elenco ci sono anche informazioni sui curatori dell’intelligence militare in Polonia, Ungheria, Bulgaria e Slovacchia, nonchè su istruttori di sabotaggio e rappresentanti delle forze speciali di intelligence sotto copertura. RaHDit ha osservato che si tratta solo del primo materiale di una serie di pubblicazioni. Dall’inizio della operazione speciale russa in Ucraina, questa è la più grande fuga di dati dell’intelligence di Kiev.
Ore 12,40 - Governatore Donetsk: "Andatevene via da qui, spostarsi in aree più sicure"
Spostarsi per raggiungere aree più sicure. È quello che il governatore del Donetsk, Pavlo Kyrylenko, chiede a chi è rimasto nella regione mentre infuriano i combattimenti nell’ Ucraina orientale. Secondo Kyrylenko, che denuncia un attacco missilistico su Toretsk, "la Russia ha trasformato l’intera regione di Donetsk in una zona calda in cui è pericoloso rimanere per i civili. Invito tutti di andar via - aggiunge - Evacuare da questa zona salva vite".
Ore 12,30 - Turchia pronta a confiscare grano trasportato dal cargo russo se sottratto illecitamente all'Ucraina
Le autorità turche potrebbero confiscare il grano trasportato dal cargo russo Zhibek Zholy, se si confermerà che si tratta di grano sottratto illecitamente all’Ucraina, ha anticipato un consigliere del Presidente turco, Ilnur Cevik, citato dal quotidiano Cumhuriyet in un articolo rilanciato dall’agenzia russa Tass. "Se così fosse, il grano sarebbe confiscato e messo in vendita sui mercati internazionali a nome dell’Ucraina", ha aggiunto Cevik. Il Cremlino "conosce bene le regole del gioco e se stanno cercando di esportare illegalmente qualcosa che non appartiene a loro, sanno anche che sarà confiscato", ha precisato Cevik, all’indomani della visita di Mario Draghi ad Ankara, dove la questione del grano ucraino è stato uno dei temi di discussione con Recep Tayyip Erdogan.
Ore 12,2o - von der Leyen: "Usare beni russi congelati per ricostruire Ucraina"
Penso che sia "giusto che i beni russi siano utilizzati per la ricostruzione dell'Ucraina, stiamo lavorando per renderlo possibile". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nella conferenza stampa di presentazione delle priorità della presidenza ceca del Consiglio dell'Ue.
Ore 12,10 - Mosca: "Morti civili nel Donbass e in Ucraina responsabilità dell'Occidente"
Sono i paesi occidentali a doversi ritenere "responsabili" per le "morti dei civili nelle repubbliche del Donbass e in Ucraina". Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in occasione della sua visita ad Hanoi, in Vietnam, come riporta Tass. "L'Occidente deve rendersi conto della propria responsabilità per la morte di civili - ha detto Lavrov secondo quanto riporta Tass - . In particolare nelle repubbliche del Donbass ma anche in altre parti dell'Ucraina. Kiev sta utilizzando le armi fornite dall'Occidente contro i civili soprattutto a scopo intimidatorio".
Ore 12 - Quasi tutto il Luhansk è in mano ai russi
Quasi l'intero territorio della regione di Luhansk è stato catturato dalle truppe russe, ma i combattimenti sono ancora in corso in due insediamenti. Lo ha annunciato il capo dell'amministrazione militare regionale Serhiy Haidai, come riporta Unian. "Quasi l'intero territorio della regione di Luhansk è stato catturato, ma i combattimenti sono ancora in corso in due insediamenti. Quindi non hanno ancora raggiunto i confini amministrativi della regione di Luhansk. Ma stanno ancora cercando di catturare la regione fino alla fine, conducendo bombardamenti senza fermarsi. Hanno subito perdite enormi e in generale non contano quante persone hanno perso", ha scritto Haidai.
Ore 11,40 - Michel: "Valutiamo sanzioni e massimale su prezzo gas"
"Continuiamo il nostro lavoro sulle sanzioni, per far sì che siano attuate efficacemente e per evitare il più possibile che si eludano, in stretto coordinamento con i nostri partner del G7 stiamo vagliando ulteriori sanzioni e valutiamo di introdurre un massimale sul prezzo del gas (price cap) per ridurre la fiammata dei prezzi". Così il presidente del Consiglio europeo Charles Michel intervenendo alla plenaria dell'Europarlamento.
Ore 11,30 - Ucraina blocca truppe russe al confine tra Luhansk e Donetsk
Le forze armate ucraine stanno bloccando le truppe dell'esercito russo al confine tra la regione di Luhansk e la regione di Donetsk e impedendo ai russi di chiudere l'accesso all'autostrada Bakhmut-Lysychansk vicino a Bilohorivka. Lo riferisce il capo dell'amministrazione militare regionale di Luhansk, Serhii Haidai, su Telegram, come riporta Ukrinform. "Sotto la pressione delle nostre truppe, il nemico è stato costretto a ritirarsi", ha scritto Haidai.
Ore 11,20 - Cremlino: "Nulla di sostanziale su visita del Papa a Mosca"
Il Cremlino non è a conoscenza di "contatti sostanziali" riguardanti una eventuale visita del Papa a Mosca. "Una visita del genere dovrebbe essere elaborata ai massimi livelli", ha affermato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.
Ore 11 - Medvedev: "Usa hanno ucciso 20 milioni di persone dalla fine della seconda guerra mondiale"
Gli Stati Uniti sanno come imporre brutalmente e primitivamente la propria volontà, "utilizzando denaro, vassalli, detti ’alleati', e armi di altissima qualità". Così su Telegram Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa per il quale "l’Alto Sacerdote è noto a tutti. E ha fatto un ottimo lavoro per seminare caos e devastazione in tutto il mondo sotto la salsa della famigerata ’vera democrazia' e armi della più alta qualità". Quindi Medvedev si lascia andare a un lungo fornisce un lungo elenco di esempi di aggressione militare degli Stati Uniti dalla seconda guerra mondiale: "Vietnam e Corea, Jugoslavia e Iraq, Cuba, Afghanistan e Siria sono ben consapevoli di quanto siano disastrose le conseguenze di tali invasioni: l’elenco è lungo e costantemente aggiornato. L’America ha ucciso più di 20 milioni di persone in 37 paesi dalla fine della seconda guerra mondiale, secondo uno studio pubblicato su Global Research. Pensiamoci: più di 20 milioni!".
Ore 10,40 - Kiev: "Ricognizione russa per colpire l'Isola dei Serpenti"
"La Russia ha cercato nuovamente di colpire l’Isola dei Serpenti" e ha effettuato una "ricognizione" quando è stata issata la bandiera ucraina. Lo ha detto ai canali ucraini Nataliia Humeniuk, portavoce del comando operativo Sud delle forze ucraine.
Ore 10,30 - Medvedev: "Punire la Russia che è una potenza nucleare è una minaccia per l'umanità"
L’idea di punire il Paese con il più grande potenziale nucleare "è assurda e potenzialmente rappresenta una minaccia per l’esistenza dell’umanità". Lo ha affermato Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa nonché fedelissimo di Putin. "Parlando al Forum giuridico internazionale di San Pietroburgo, ho definito pazzesco qualsiasi tentativo di creare tribunali o corti internazionali per la cosiddetta indagine sulle azioni della Russia. Queste proposte non sono solo legalmente nulle. L’idea di punire un paese che ha il più grande potenziale nucleare del pianeta è di per sé assurda e potenzialmente crea una minaccia per l’esistenza dell’umanità", ha scritto Medvedev nel suo canale Telegram.
Ore 10,20 - Morti 346 minori, 645 i feriti
Sale ad almeno 346 il numero dei minori rimasti uccisi dall’inizio dell’attacco russo all’Ucraina. Lo conferma l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina. I feriti sono più di 645, secondo il bilancio, sempre provvisorio. La maggior parte dei minori è rimasta uccisa o ferita nelle regioni di Donetsk (346), Kharkiv (186), Kiev (116), Chernihiv (68), Luhansk (61), Mykolaiv (53), Kherson (52) e Zaporizhzhia (31)
Ore 10,10 - Nel Donetsk 5 morti e 21 feriti nelle ultime 24 ore
Almeno cinque persone sono rimaste uccise e 21 ferite in 24 ore nella regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina. Lo denuncia stamani su Telegram il governatore Pavlo Kyrylenko, secondo il quale due delle cinque persone rimaste uccise nella giornata di lunedì si registrano ad Avdiivka e le altre tre a Sloviansk, Krasnohorivka e Kurakhovo.
Ore 10 - Lavrov: "Sui bombardamenti nelle città Kiev sta mentendo"
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha definito "una bugia" le dichiarazioni di Kiev secondo cui la Russia avrebbe bombardato le città per interrompere la fornitura di armi all’Ucraina. "Fuori di metafora - ha detto Lavrov - gli ucraini stanno mentendo e i fatti sono ben noti, e vengono quotidianamente illustrati dal nostro ministero della Difesa. Ma i paesi occidentali devono, ovviamente, essere consapevoli delle proprie responsabilità, indipendentemente da come e cosa sostengono Zelensky e la sua squadra. L’Occidente deve essere consapevole della propria responsabilità per la morte di civili, principalmente nel Donbass ma anche in altre parti dell’Ucraina, dove il regime di Kiev usa le armi occidentali la popolazione civile, come mezzo di intimidazione, attuando il terrore di stato".
Ore 09,45 - Il premier dell'Irlanda visita Kiev: "Siamo dalla vostra parte"
Il premier irlandese Micheal Martin è arrivato a Kiev per una visita ufficiale nella capitale ucraina durante la quale ribadirà la solidarietà di Dublino alle autorità locali. "Il popolo irlandese sta dalla parte dell’Ucraina e dl suo popolo di fronte alla guerra del terrore immorale e non provocata della Russia", ha affermato Martin, che con le autorità di Kiev discuterà di come l’Irlanda e l’Ue possono sostenere il Paese. "I bombardamenti e gli attacchi ai civili sono a dir poco crimini di guerra e userò la mia visita per esprimere il sostegno dell’Irlanda alle iniziative volte a ritenere pienamente responsabili coloro che stanno dietro questi attacchi - ha detto Martin - Lo spirito e la determinazione del popolo ucraino ci hanno ispirato tutti e l’Irlanda fornirà tutto il supporto per il percorso dell’Ucraina verso la piena adesione all’Ue e continuerà ad accogliere e sostenere i civili in fuga da questa guerra".
Ore 09,30 - Controffensiva ucraina a Kramatorsk, russi in ritirata
L'esercito ucraino ha inflitto perdite significative alle truppe russe in direzione di Kramatorsk. Lo riferisce lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate ucraine sulla sua pagina Facebook, come riporta Unian. "Nella direzione di Kramatorsk, il nemico ha sparato contro le infrastrutture civili nelle aree di Siversk e Hryhorivka - si legge nel post di Fb riportato da Unian - . I soldati ucraini hanno inflitto perdite significative al nemico durante il suo tentativo di offensiva nelle aree degli insediamenti di Verkhnokamianske, Belogorivka e Hryhorivka. Gli occupanti si sono ritirati".
Ore 09 - von der Leyen: "Invasione russa come a Praga nel '68"
"Abbiamo visto tutti le immagini all'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina: cittadini ucraini che ostacolano i soldati russi disarmati. Hanno parlato con loro, a volte urlato contro di loro, hanno denunciato apertamente l'assurdità di questa guerra. Queste immagini ci ricordano un'altra invasione e un'altra fase della resistenza dell'Europa all'oppressione. Praga 1968. Le scene indimenticabili di manifestanti pacifici, uomini e donne, giovani e meno giovani, che ostacolano i carri armati sovietici per le strade di Praga". Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo assieme al premier ceco, Petr Fiala, presidenza di turno del Consiglio Ue. "Ecco perché difficilmente riesco a immaginare un paese che sarebbe più adatto alla presidenza dell'Unione europea rispetto alla Repubblica ceca in questo momento. Il popolo della Repubblica Ceca ha vissuto da solo la fase dell'oppressione. Soprattutto, conoscono il potere della resistenza, il potere della speranza e la gioia di risorgere come paese libero e democratico. E oggi, più che mai, abbiamo bisogno di questa ricerca di libertà per far progredire la nostra Unione", ha aggiunto.
Ore 8.15 - L'intelligence inglese: "In una settimana russi avanzati di 5 chilometri"
"Nell'ultima settimana, le forze russe sono probabilmente avanzate di altri 5 chilometri lungo la strada principale E40 da Izyum, di fronte alla resistenza ucraina estremamente determinata". Lo sostiene l'intelligence britannica nel rapporto quotidiano. La battaglia per Sloviansk sarà probabilmente la sfida chiave nella lotta per il Donbass.
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Ore 8 - Zelensky pensa alle armi del futuro: "Difese antimissile in tutto il Paese"
Zelensky guarda avanti e n questo momento significa pensare alle armi. Il presidente nel consueto videomessaggio a spiegato che "entro la fine dell'anno è compito dell'Ucraina fornire ai propri cittadini equipaggiamenti "basilari" contro gli attacchi missilistici". Il presidente chiede la "comprensione" degli alleati occidentali perché dotino l'Ucraina del materiale moderno necessario allo scopo.
Ore 7.45 - A Sloviansk prossima battaglia chiave
Nel Donetsk le truppe russe sono ormai a 16 km dalla città di Sloviansk e la battaglia per il controllo della città sarà probabilmente "la prossima sfida chiave". E' la previsione dell'intelligence militare britannica.
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Ore 7.30 - Il governatore di Donetsk ai 350mila civili, "Lasciate la regione"
Il governatore della regione di Donetsk ha spronato le ultime persone rimaste nell'area, circa 350mila, a lasciare la zona. "Il destino dell'intero Paese sarà deciso dalla regione di Donetsk. Se ci saranno meno persone, saremo in grado di concentrarci di più sul nostro nemico e svolgere i nostri compiti principali", ha detto Pavlo Kyrylenko.
Ore 7.30 - Lavrov: "Il mondo si evolve in modo complicato"
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha invitato tutti a compiere sforzi per proteggere le leggi internazionali poiché "il mondo si sta evolvendo in modo complicato". Lavrov ha parlato a un incontro con il suo omologo vietnamita Bui Thanh Son ad Hanoi. "Il Vietnam è un partner chiave della Russia e le relazioni tra i due paesi si basano sulla storia e sulla loro comune lotta per la giustizia", ha detto Lavrov..
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