
Guerra in Ucraina, gli aggiornamenti di oggi lunedì 4 luglio: cosa succede. Raid su Kharkiv, colpita una scuola | Diretta, foto e video

Ore 20.30 - Borrell, al G20 anche Lavrov ma non avremo incontro
"Non avrò un incontro con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Parteciperò insieme al G20, ma non è previsto alcun incontro con lui". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, risponendo a una domanda a margine della sua visita al Centro satellitare europeo di Madrid. La riunione dei ministri degli Esteri del G20 prenderà il via domani a Bali sotto la presidenza indonesiana.
Ore 20 - Ucraina: fa appello secondo inglese condannato a morte da russi
La difesa del cittadino britannico Aiden Aslin, condannato a giugno scorso alla pena di morte dai filorussi del Donetsk per avere combattutto nelle fila ucraine, ha presentato appello contro la sentenza. Lo riferisce il Tribunale supremo della repubblica separatista.
Ore 19.30 - Regno Unito, nuove sanzioni contro Bielorussia per suo ruolo
Il Regno Unito ha annunciato nuove sanzioni contro la Bielorussia, compreso un blocco commerciale di un valore di circa 60 milioni di sterline, per il suo ruolo e l'appoggio alla Russia nell'invasione dell'Ucraina. Le sanzioni, che sono state annunciate dal ministero degli Esteri, del Commonwealth e dello Sviluppo di sua Maestà, consistono nel divieto di importare acciaio e ferro bielorussi e di esportare in Bielorussia prodotti petroliferi raffinati, tecnologia avanzata e beni di lusso. Le sanzioni, si legge sul sito della Cnn, entreranno in vigore a partire da domani e prevedono anche il divieto per le aziende bielorusse di emettere azioni a Londra.
Ore 19.10 - Bild, ambasciatore ucraino Melnyk lascerà la Germania
L'ambasciatore ucraino in Germania, Andrij Melnyk, potrebbe presto lasciare la Germania, per tornare a Kiev nei panni di viceministro degli Esteri del suo Paese. È quello che scrive la Bild, rivelando i piani su un diplomatico a dir poco controverso a Berlino. Melnyk, 46 anni, è stato protagonista dello scontro fra Berlino e Kiev e nel suo ruolo non ha esattamente gettato acqua sul fuoco.
Ore 18.40 - Donetsk: "In fiamme infrastutture ferroviarie"
Un incendio è scoppiato nelle infrastrutture ferroviarie di Donetsk. Lo riferisce l'agenzia di stampa ucraina Unian, mostrando -sui suoi canali Telegram- una serie di video che mostrano un enorme rogo da cui si sprigionano alte fiamme. Secondo quanto riporta W-N.com, sarebbero in fiamme anche alcuni tendoni del mercato vicino.
Ore 18.15 - Astronauti russi srotolano bandiere Donetsk e Lugansk su Iss
Tre cosmonauti russi hanno srotolato le bandiere delle autoproclamate repubbliche separatiste ucraine di Lugansk e Donetsk a bordo della stazione spaziale internazionale, secondo un post sul canale Telegram dell'agenzia spaziale russa, Roscosmos. "Celebriamo sia sulla terra che nello spazio", affermano in un messaggio corredato da forotografie i cosmonauti Oleg Artemiev, Denis Matveiev e Serghei Korsakov. "Le forze russe hanno adesso un controllo totale su Lysychansk, ultima grande città della Repubblica popolare di Lugansk", precisano i tre astronauti.
Ore 17.50 - Ucraina indaga su oltre 20 casi di violenza sessuale dai russi
La viceministro dell'Interno ucraino Kateryna Pavlichenko ha annunciato all'agenzia di stampa Ukrinform che la polizia ha aperto oltre 20 indagini penali su presunti crimini sessuali commessi dalle truppe russe. "In alcuni di questi 20 casi potrebbero esserci diversi casi di violenza sessuale contro diverse vittime o violenze commesse dai criminali", ha affermato.
Ore 17.30 - Ucraina: "A Mariupol, occupata dai russi, mancano i medici"
"Non c'è assistenza medica a Mariupol, temporaneamente occupata dai russi. Da oggi, 4 luglio la città è rimasta senza medici". Lo riferisce su Telegram il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko, secondo il quale i residenti di Mariupol sono tra la vita e la morte per la mancanza di acqua potabile e cibo. A causa delle condizioni non igieniche della città, ogni giorno tra le 10 e le 15 persone mostrano i sintomi del colera o dissenteria, ma non vengono curate o semplicemente rimandate a casa, ha precisato Andryushchenko che in passato aveva già lamentato la mancano di medicine a Mariupol. Lo riporta l'Ukrainska Pravda.
Ore 16 - Putin si congratula con le truppe per la vittoria a Lysychansk
Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con le truppe per aver "liberato" la regione ucraina di Lugansk, esortandole a "riposarsi e recuperare la propria preparazione militare" mentre altri portano avanti l'offensiva altrove. La conquista ieri da parte dei soldati di Mosca della città di Lysychansk ha segnato una vittoria importante per la Federazione.
Ore 15,30 - von der Leyen, Kiev dovrà vincere anche la pace
"Non potremo mai eguagliare i sacrifici che gli ucraini stanno facendo ogni giorno. I giovani ucraini stanno dando la vita per trasformare la visione in realtà. Stanno combattendo per un'Ucraina libera e indipendente. Stanno lottando per il rispetto delle leggi e dei valori internazionali. La loro battaglia è anche la nostra e mentre lavoriamo in questi giorni per aiutare l'Ucraina a vincere questa guerra, dobbiamo anche assicurarci che l'Ucraina vinca la pace che verrà". Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento di apertura alla Conferenza di Lugano sulla ricostruzione dell'Ucraina.
Ore 15 - Zelensky: "Ricostruzione compito di tutto il mondo civile"
"La ricostruzione dell'Ucraina non è un progetto locale, non è un progetto di una nazione, ma un compito comune, dell'intero mondo democratico, dei paesi che possono dirsi civili. Ricostruire l'Ucraina significa ripristinare i principi della vita, ripristinare lo spazio della vita, ripristinare tutto ciò che rende umani gli esseri umani". Così il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento di apertura alla Conferenza di Lugano sulla ricostruzione dell'Ucraina. "Ovviamente questo implica una costruzione su larga scala, con grandi finanziamenti e investimenti e ovviamente un livello di sicurezza assolutamente nuovo in tutto il nostro paese", ha sottolineato.
Ore 14,30 - Lavrov, risolvere caso nave russa bloccata in Turchia
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha detto che è necessario risolvere il caso della nave cargo russa bloccata al largo della costa della Turchia. "Dobbiamo capire questa situazione. La nave sembra essere davvero russa, con bandiera russa; appartiene, secondo me, al Kazakistan e il carico era sotto contratto tra Estonia e Turchia", ha detto Lavrov in una conferenza stampa di cui riferisce l'agenzia Interfax. Ieri l'ambasciatore ucraino in Turchia, Vasyl Bodnar, parlando alla tv nazionale ucraina aveva annunciato che le autorità doganali turche avevano fermato una nave cargo russa che trasportava grano, che Kiev accusava fosse stato rubato dall'Ucraina. L'Ucraina aveva chiesto il sequestro dell'imbarcazione, che s trovava al largo delle coste turche durante lo spostamento dal porto ucraino di Berdyansk alla città turca di Karasu. La Russia nega le accuse di avere rubato grano dalle zone dell'Ucraina sotto il suo controllo.
Ore 14,15 - Zelensky: "Mosca vuole dimostrare che Europa è debole"
"L'aggressione della Russia contro l'Ucraina non è semplicemente un tentativo di impossessarsi della nostra terra e distruggere le nostre istituzioni statali e indipendenza. È un confronto molto più ampio di prospettive conflittuali di un sistema antidemocratico e antieuropeo". Così il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento di apertura alla Conferenza di Lugano sulla ricostruzione dell'Ucraina. "La Russia cerca di dimostrare che è presumibilmente più potente dell'Ucraina, dell'Europa e del mondo democratico. Cerca di dimostrare che l'Europa è presumibilmente debole e incapace di difendere i suoi valori", ha aggiunto.
Ore 14 - Putin, unità che hanno vinto nel Luhansk dovrebbero riposare
Le unità dell'esercito russo "che hanno preso parte nelle ostilità attive e hanno ottenuto il successo, la vittoria" nel Luhansk, nell'est dell'Ucraina, "dovrebbero riposare e aumentare le loro capacità di combattimento". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in un incontro con il ministro della Difesa Sergey Shoigu.
Ore 13,30 - Russia, esercito Kiev ha perso quasi 5.500 militari nel Luhansk
Quasi 5.500 morti. Questo il bilancio, secondo il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, delle perdite nell'esercito ucraino nelle ultime due settimane di combattimenti nel Luhansk. "Le perdite totali delle forze armate ucraine sono state di 5469 persone", ha affermato Shoigu, come riporta Ria Novosti. Sempre secondo quanto riferito da Shoigu, l'esercito russo e le unità della milizia popolare dell'autoproclamata Repubblica popolare di Luhansk durante i combattimenti hanno distrutto 196 carri armati e veicoli corazzati ucraini, 12 aerei e un elicottero, 69 droni, sei sistemi missilistici antiaerei a lungo raggio e 97 razzi da combattimento.
Ore 13 - Putin, offensiva avanti dopo conquista Luhansk
"Le formazioni militari" devono "portare avanti i loro incarichi secondo i piani precedentemente approvati. Mi auguro che tutto andrà nella direzione giusta come è avvenuto finora nel Luhansk". Così il presidente russo, Vladimir Putin, parlando durante un incontro con il ministro della Difesa, Sergey Shoigu. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Ria.
Ore 12,30 - Nato, domani la firma dei protocolli adesione per Finlandia e Svezia
Domani gli alleati della Nato firmeranno i protocolli di adesione per la Finlandia e la Svezia. Il Segretario Generale della
Nato, Jens Stoltenberg, terrà quindi una conferenza stampa congiunta con il Ministro degli Affari Esteri finlandese, Pekka Haavisto, e il Ministro degli Affari Esteri svedese, Ann Linde, presso la sede della Nato. La firma dei protocolli segue i colloqui di adesione tra funzionari della Nato e rappresentanti di Finlandia e Svezia che si svolgeranno oggi presso il quartier generale dell’Alleanza.
Ore 12 - Kiev: "Russia vuole completa distruzione dell'Ucraina"
"Posso dirvi con piena responsabilità che i piani della Russia sono la completa distruzione dell'Ucraina, assolutamente completa". Lo ha detto il capo della direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraina, Kyrylo Budanov, in un'intervista a Rbk-Ucraina. "Non intendo rispondere a qualsiasi insinuazione sul fatto che, forse, si limiteranno al Donbass", ha detto ancora Budanov.
Ore 11,45 - Michel, incontro con il presidente del Kazakistan
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente del Kazakistan, Kassim-Jomart Tokayev. "Ho sottolineato al presidente Tokayev l'impegno dell'Ue a rafforzare le relazioni. Il Kazakistan è fondamentale nell'ambiente geostrategico di oggi. C'è stata anche una discussione sulla guerra della Russia contro l'Ucraina. L'Ue sostiene le riforme del Kazakistan e il loro approfondimento", ha scritto Michel su Twitter.
Ore 11,30 - Filorussi, unità Mosca avanzano verso Seversk nel Donetsk
Le unità militari russe stanno avanzando verso Seversk, città nella regione del Donetsk, "da due direzioni contemporaneamente". Lo riferisce il ministero degli Interni dell'autoproclamata Repubblica popolare di Luhansk (Lpr), secondo quanto riporta l'agenzia Tass. Porre Seversk sotto il controllo dell'esercito russo consentirà di sviluppare un'offensiva contro Kramatorsk e Slavyansk, ha affermato ancora il ministero degli Interni.
Ore 11,10 - Kiev: "Ritiro da Lysychansk difficile ma decisione giusta"
"Molto difficile". Così è stata - nelle parole del governatore ucraino di Luhansk, Serhiy Haidai - la decisione degli ucraini sulla ritirata da Lysychansk, che fino a ieri era l’ultima città della regione sotto controllo ucraino. Ma è stata la "decisione giusta", ha precisato. "C’era la possibilità di tenere Lysychansk più a lungo, ma a quale prezzo? Resistere lì per altre due settimane? Poi le forze russe avrebbero sfondato dal lato di Bilohorivka, Popasna e Komyshuvakha e avrebbero accerchiato le nostre truppe a Lysychansk e avremmo perso tutto il gruppo", ha detto alla Cnn continuando a chiedere sostegno all’Occidente e dicendosi "assolutamente certo che riprenderemo l’oblast di Luhansk". "È chiaro che è molto doloroso, molto difficile - ha aggiunto - ma ora i ragazzi sono vivi, l’equipaggiamento è intatto, tutti possono continuare a combattere l’esercito russo". Secondo Haidai, i russi "hanno dispiegato una quantità incredibile di equipaggiamento militare per l’assalto", c’erano "bombardamenti quotidiani da mattina a notte. I nostri difensori continueranno a combattere e aspetteremo fino a quando non avremo un numero sufficiente di armi straniere per essere in grado di fermare il nemico", ha proseguito Haidai, secondo il quale i russi "vogliono raggiungere i confini delle regioni di Donetsk e Luhansk e per questo obiettivo stanno subendo perdite incredibili e folli".
Ore 11 - A Mariupol gente beve dalle pozzanghere
"Il problema principale per i cittadini rimane l’acqua: sono costretti a percorrere chilometri per potersi mettere in fila dove viene distribuita. La gente è costretta a raccogliere l’acqua ovunque anche dalle pozzanghere. Mariupol necessita di un urgente intervento esterno". Lo ha scritto su Telegram Petro Andriuscenko, consigliere del sindaco Mariupol.
Ore 10,30 - Filorussi Donetsk, uccisi cinque civili da bombe ucraine"
Le autorità militari dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk hanno affermato su Telegram che nelle ultime 24 ore le forze ucraine avrebbero bombardato 15 dei 240 insediamenti che i filorussi sostengono di controllare. Secondo tale fonte "cinque persone sono state uccise e altri 20 civili sono rimasti feriti". Non è possibile però verificare queste notizie in modo indipendente. Russia e Siria sono gli unici Stati membri delle Nazioni Unite che riconoscono la Repubblica popolare di Donetsk come autorità legittima.
Ore 10 - Kiev, 9 civili uccisi nel Donetsk tra cui 2 bambini
Nove civili, tra cui due bambini, sono stati uccisi e 25 feriti nell'oblast di Donetsk. Secondo il governatore, Pavlo Kyrylenko, sei civili sono stati uccisi a Sloviansk, uno ad Avdiivka, uno a Bakhmut e uno a Zaitseve. Lo riporta il Kyiv Independent.
Ore 09,45 - Sindaco Enerhodar, tecnico centrale Zaporizha torturato a morte
Le forze russe hanno torturato a morte il tecnico subacqueo della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha detto il sindaco di Enerhodar, Dmytro Orlov, che ha riferito che Andrii Honcharuk è morto in ospedale dopo essere stato brutalmente picchiato dalle forze russe per essersi rifiutato di tuffarsi nella piscina dell'impianto. Orlov ha detto che Honcharuk era in coma quando è arrivato in ospedale e non ha ripreso conoscenza prima della sua morte. Lo riporta il Kyiv Independent.
Ore 09,30 - Kiev: "Russia vuole Sloviansk"
Sloviansk dopo Lysychansk. È questo il prossimo obiettivo delle forze armate russe, secondo quanto riporta lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev. "I russi stanno cercando di prendere il controllo dei villaggi di Bohorodychne, Dolyna e Mazanivka, in direzione di Sloviansk", si legge nell’ultimo aggiornamento dello Stato Maggiore ucraino. I tre villaggi si trovano a meno di venti chilometri da Sloviansk, sulla riva meridionale del fiume Siversky Donets. L’esercito ucraino riferisce inoltre che le truppe russe stanno cercando di spingere le truppe ucraine verso le linee di difesa tra le città di Siversk, Soledar e Bakhmut. Queste tre città si trovano a circa 30-40 chilometri a est della zona urbana di Sloviansk-Kramatorsk.
Ore 09 - Ucraina, ottomila civili a Sievierdonetsk e diecimila a Lysychansk
Ci sono circa ottomila civili nella Sievierdonetsk in mano ai russi e circa 10mila nella Lysychansk appena occupata. Lo ha detto Serhai Haidai, governatore ucraino di Luhansk, nell’Ucraina orientale. In un aggiornamento sullo stato di Telegram, Haidai ha affermato che "manteniamo le nostre posizioni in una piccola parte della regione di Luhansk in modo che i nostri militari abbiano il tempo di costruire le difese".
Ore 08,30 - Raid su Kharkiv, colpita una scuola
Le forze russe hanno colpito una scuola per l’istruzione superiore a Kharkiv alle 4 di questa mattino. Lo rende noto Oleh Synyehubov, il governatore della regione del nord dell’Ucriana, spiegando che non sono state segnalate vittime. Nexta precisa che la scuola colpita si trova nel distretto di Shevchenkovsky. Synyehubov ha anche affermato che "il nemico ha attaccato le città e i villaggi dei distretti di Kharkiv, Izium e Bohodukhiv. A seguito dei bombardamenti edifici residenziali, fabbricati agricoli, garage e altre strutture sono stati distrutti". Tre persone sono state uccise e sei sono rimaste ferite in un attacco al villaggio di Bezruky.
Ore 08,15 - Lukashenko: "Sosterremo sempre la Russia"
"Oggi veniamo criticati per essere l’unico paese al mondo a sostenere la Russia nella sua lotta contro il nazismo. Sosteniamo e continueremo a sostenere la Russia". Lo ha dichiarato il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko in un messaggio video diffuso tramite l’agenzia di stampa statale Belta. "Quelli che ci criticano, non sanno che abbiamo un’unione così stretta con la Federazione Russa? Che abbiamo praticamente un esercito unificato. Ma voi sapevi tutto questo. Rimarremo insieme alla Russia", ha aggiunto.
Ore 08 - Intelligence Gran Bretagna: "Ora Russia punta al Donetsk"
Dopo aver preso il controllo della regione di Luhansk, le truppe russe punteranno ora "quasi certamente" a conquistare quella di Donetsk, nell’Ucraina orientale. È quanto si legge nell’ultimo rapporto del ministero della Difesa britannico, che ha confermato il ritiro delle forze ucraine da Lysychansk. "L’obiettivo della Russia ora si sposterà quasi sicuramente sulla cattura dell’Oblast di Donetsk, gran parte della quale rimane sotto il controllo delle forze ucraine", si legge nella nota. "La lotta per il Donbass è stata dura e logorante ed è altamente improbabile che questo cambi nelle prossime settimane", ha aggiunto.
Ore 07,45 - Truppe russe superano fiume Siverskyi Donets
Le truppe russe hanno oltrepassato il fiume Siverskyi Donets in direzione di Kramatorsk, trincerandosi nelle aree degli insediamenti di Lysychansk e Bilogorivka. Lo ha dichiarato questa mattina lo Stato maggiore ucraino sulla propria pagina Facebook. "Nella direzione di Slovyansk, le unità nemiche stanno cercando di stabilire il controllo sugli insediamenti di Bogorodichne, Mazanivka e Dolyna con azioni d’assalto. I combattimenti continuano", si legge inoltre nel rapporto. Verso Donetsk, gli sforzi principali delle truppe russe si concentrano sulla linea Siversk-Fedorivka-Bakhmut, dove sono schierate le forze di difesa ucraine.
Ore 07,30 - Viceministro ucraino: "Ricostruiremo come Kuwait dopo Saddam"
La proposta è quella della "creazione di un meccanismo vincolante a livello internazionale per compensare l’Ucraina: affidare a una commissione l’esame delle richieste di risarcimento mentre i Paesi firmatari dell’accordo avranno l’autorità di confiscare i beni russi di proprietà statale e di trasferirli a un fondo per la ricostruzione". A spiegarla, in un'intervista a Repubblica, è la viceministra della Giustizia ucraina, Iryna Mudra. "L’invasione - sottolinea - ha provocato e continua a provocare immense sofferenze umane e ingenti distruzioni. Le nostre stime a fine maggio ammontano a 92 miliardi di dollari, ma purtroppo i danni aumentano ogni giorno. La Russia deve essere ritenuta responsabile: per questo tra le priorità c’è quella di avviare l’istituzione di una commissione per il risarcimento dei danni". "Il presidente Zelensky - aggiunge - ha creato un gruppo di lavoro che comprende personalità internazionali. Il modello a cui ci riferiamo è quello della Commissione per la compensazione delle Nazioni Unite, utilizzato per risarcire il Kuwait invaso dall’Iraq. L’accordo internazionale tra l’Ucraina e gli Stati interessati fornirebbe il quadro giuridico. E, se necessario, potrebbe promulgare una legislazione speciale sulla confisca, come è stato fatto dal Canada. Pure gli Stati Uniti hanno procedure molto avanzate e il Parlamento Ue ha chiesto di istituire uno strumento giuridico per finanziare la ricostruzione con i beni russi sequestrati".
Ore 07 - Zelensky riconosce ritiro da Lysychansk
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel videomessaggio di ieri sera domenica 3 luglio, ha riconosciuto il ritiro delle truppe ucraine da Lysychansk, nel Luhansk, ma ha promesso di tornare con armi più moderne. Zelensky ha poi citato il successo delle forze di Kiev nel riprendere il controllo di altri territori e a questo proposito ha promesso: "Verrà un giorno in cui diremo lo stesso del Donbass".
Ucraina, sorella comandante Azovstal: "Un eroe, aiutateci a liberarlo"