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Norvegia, sparatoria in un locale gay di Oslo: morti e feriti. Cancellato il Pride di oggi sabato 25 giugno | Video

Una squadra della polizia norvegese (foto di repertorio)

Foto di repertorio

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Tragedia nella notte in Norvegia, a Oslo: due persone sono state uccise e quattordici ferite - di cui otto portate in ospedale - in una sparatoria di massa in un locale frequentato da persone gay, il London Pub nel centro della capitale, alla vigilia della parata annuale del Pride che era in programma oggi, sabato 25 giugno. La polizia ha tratto in arresto un uomo e non crede ci siano altre persone coinvolte. Sul tavolo, in un primo momento, anche l'ipotesi di un atto omofobo, mentre questa mattina i militari hanno fatto sapere di indagare per un atto terroristico.  

 

 

Olav Roenneberg, giornalista dell'emittente pubblica norvegese NRK, ha affermato di aver assistito alla sparatoria. "Ho visto un uomo arrivare al locale con una borsa. Ha preso un'arma e ha iniziato a sparare - ha spiegato - prima ho pensato che fosse un fucile ad aria compressa. Poi il vetro del bar accanto si è rotto e ho capito che dovevo correre ai ripari". La tv norvegese ha mostrato filmati di persone che correvano per le strade di Oslo in preda al panico mentre gli spari risuonavano in sottofondo. Gli organizzatori dell'Oslo Pride hanno affermato di essere in stretto contatto con la polizia. "Siamo scioccati e rattristati dal tragico incidente e lo stiamo seguendo da vicino. I nostri pensieri sono con le vittime e i loro cari", hanno spiegato in una nota. La parata odierna è stata annullata su consiglio delle forze dell'ordine. "L'Oslo Pride esorta tutti coloro che hanno pianificato di partecipare o di assistere alla parata a non presentarsi - si legge sulla pagina Facebook ufficiale dell'evento - tutti gli eventi sono stati cancellati". Secondo il primo ministro Jonas Gahr Stoere "la sparatoria fuori dal London Pub a Oslo questa sera è stata un attacco crudele e profondamente scioccante contro persone innocenti".

 

 

La Norvegia è un paese relativamente sicuro, ma ha subito violenti attacchi da parte di estremisti di destra, tra cui una delle peggiori sparatorie di massa in Europa nel 2011, quando Anders Breivik ha ucciso 69 persone sull'isola di Utoya dopo aver fatto esplodere una bomba a Oslo che ha causato otto morti. Nel 2019, un altro estremista di destra ha ucciso la sua sorellastra e poi ha aperto il fuoco in una moschea, ma è stato fermato prima che qualcuno fosse ferito.