
La guerra in diretta, le notizie di oggi martedì 7 giugno. Gli stupri russi, le armi americane e i morti nell'acciaieria | Foto e video

Ore 19.50 - Kiev: "A Kherson 600 persone nelle camere delle torture"
Circa seicento persone sono state portate nelle "camere delle torture" nella regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, dalle truppe russe. È l’accusa formulata da Tamila Tacheva, rappresentante permanente della presidenza ucraina in Crimeabriefing. "Secondo le nostre informazioni, circa 600 persone sono detenute in scantinati appositamente attrezzati, in camere di tortura, nella regione di Kherson", ha detto citata dall’agenzia di stampa ucraina Ukrinform. Circa 300 persone sono "nei seminterrati" nella città di Kherson e le altre in diversi insediamenti della regione, ha detto Tacheva. "Sono detenuti in condizioni disumane e sono vittime di torture", ha aggiunto. Si tratta "principalmente di giornalisti e attivisti" che hanno organizzato "manifestazioni filo-ucraine a Kherson e nella regione" dopo che le truppe russe hanno occupato il territorio, ha detto Tacheva.
Ore 19 - Arcivescovo Kiev, problemi con forniture alimenti e farmaci nel Luhansk
"La guerra continua. Su tutta la linea del fronte, dal nord al sud dell’Ucraina, sono in corso pesanti combattimenti. Anche oggi dirigiamo le nostre preghiere alla regione sofferente di Luhansk dove ci sono faticose battaglie. A causa della sempre maggiore resistenza all’intervento militare della Russia, l’evacuazione della popolazione locale è praticamente interrotta. Ci sono problemi con la fornitura di alimenti, di medicinali, e di tutto l’indispensabile per poter sopravvivere in quei territori. Mi appello a tutto il mondo a pregare per la regione ucraina di Luhansk". Così Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev nel 104esimo giorno di guerra in Ucraina, nel suo videomessaggio di oggi. "I bombardamenti atroci, in particolare, si sono abbattuti ieri sulle città e i villaggi al confine, nella regione di Sumy. Le bombe si sono di nuovo abbattute sulla città di Kharkiv. Pesanti battaglie sono in corso nelle regioni di Mykolaiv e di Kherson", aggiunge.
Ore 18,30 - Lavrov arrivato in Turchia
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è arrivato in visita ufficiale ad Ankara. Lo riferisce un corrispondente della Tass. Domani il capo della diplomazia russa terrà colloqui con il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu. Al centro dell'incontro lo sblocco del trasporto del grano via mare.
Ore 18 - Zelensky: "Cina influenzi Mosca per fermare la guerra"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo a un evento del Finacial Times, ha affermato che l'Ucraina ha interesse a che il mondo sia unito, inclusa la Cina, per influenzare la Russia e fermare la guerra. Lo riporta la presidenza ucraina.
Ore 17,45 - Kiev: "Sei mesi per sminare il Mar Nero"
Il piano turco per aprire un corridoio sicuro per le navi cariche di grano ucraino attraverso il mar Nero potrebbe essere ostacolato dal problema dello sminamento. Lo scrive il Guardian citando il vice ministro dell’Agricoltura ucraino Taras Vysotskyi, secondo il quale ci vorranno sei mesi per levare tutte le mine. Intervenuto ad una conferenza del Consiglio internazionale dei cereali, Vysotskyi ha dichiarato che, se anche i russi togliessero il blocco al porto di Odessa, rimarrebbe il problema di migliaia di mine galleggianti nel mar Nero. A suo parere per levarle tutte servirebbero sei mesi. "Abbiamo raggiunto un limite, non possiamo esportare più di due milioni di tonnellate di grano al mese", ha detto il vice ministro, stimando che nel paese siano ora bloccati 20 milioni di tonnellate di grano. Prima dell’invasione, ricorda il Guardian, l’Ucraina esportava sei milioni di tonnellate di grano al mese. Chiusa la rotta del mar Nero a causa della guerra, l’export si svolge con maggiori difficoltà via terra, ferrovia e sui fiumi, rischiando di provocare una crisi alimentare a livello globale.
Ore 17,30 - Patriarca Kirill assume controllo diretto Chiesa ortodossa in Crimea
Il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, ha preso sotto la sua diretta autorità le chiese della Crimea. A quanto scrive Kyiv Independent la decisione è stata approvata oggi dal sinodo della Chiesa ortodossa russa, dopo che le chiese in Ucraina si sono distanziate pubblicamente da Kirill, per il suo sostegno a Putin e alla guerra. Nel dicembre 2018 gran parte delle chiese ortodosse ucraine si sono staccate da Mosca, ottenendo l’autocefalia dal patriarcato di Costantinopoli. Le chiese che erano rimaste fedeli a Mosca si sono trovate in grave difficoltà dopo l’invasione russa. E a fine maggio si sono proclamate indipendenti, condannando pubblicamente Kirill per il suo sostegno all’invasione. Ora il patriarca di Mosca assume direttamente il controllo delle eparchie di Dzhankoi, Simferopol e Feodosia nella penisola ucraina occupata dai russi nel 2014, in una mossa che potrebbe far supporre dubbi sulla loro lealtà.
Ore 17,15 - Filorussi Donetsk: "Inutile negoziare con Kiev, non sono indipendenti"
La repubblica autoproclamata di Donetsk (Dpr) ritiene inutile negoziare con il governo di Kiev perché lo considera controllato dall’Occidente. "Riteniamo che le autorità ucraine siano assolutamente non indipendenti, non soggettive, che non prendano alcuna decisione. Pertanto non vediamo nessuna utilità nel negoziare mentre le autorità ucraine sono sotto il controllo dei loro curatori occidentali, perché non serve negoziare con persone che non prendono decisioni", afferma la ministra degli Esteri della Dpr, Natalya Nikonorova, citata dall’agenzia stampa russa Tass. Riconosciuta solo dalla Russia, la Dpr sposa così pienamente la narrativa russa che nega di fatto legittimità al governo di Kiev.
Ore 17 - Nuovo raid a Kharkiv, un morto
Una persona è stata uccisa e altre tre sono rimaste ferite in un attacco russo condotto contro la città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale. Lo ha dichiarato alla tv il sindaco Ihor Terekhov, dicendo che la Russia "non lascia stare Kharkiv e continua a spaventare la sua gente".
Ore 16,45 - Leader Paesi Baltici: "Sì all'Ucraina nell'Ue"
I tre paesi baltici hanno rinnovato il loro forte sostegno all’ingresso dell’Ucraina nell’Ue, in occasione della visita in Lituania del cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Dobbiamo inviare il più presto possibile l’importante messaggio politico della concessione all’Ucraina dello status di candidato all’ingresso nell’Ue - ha detto il presidente lituano Gitanas Nauseda dopo il colloquio con Scholz - Non abbiamo il diritto morale di non afferrare questo momento. L’Ucraina ha difeso questo diritto con il suo sangue". Analogo convincimento è stato espresso anche dai primi ministri di Lituania ed Estonia, Krisjanis Karins e Kaja Kallas, anche loro presenti all’incontro a Vilnius. £Noi, i paesi baltici, e specialmente la Lettonia, sappiamo molto bene quanto fu positivo il messaggio che ci lanciò l’Ue. E quanto questo segnale, il futuro accesso all’Ue, abbia portato riforme fruttuose", ha sottolineato Karins. Scholz non ha invece fatto commenti, dato che la Germania non ha ancora assunto una posizione ufficiale in Meito. Ex membri dell’Unione Sovietica, come l’Ucraina, i tre paesi baltici sono entrati nell’Ue e la Nato nel 2004. Oggi sono fra i principali sostenitori dell’ingresso dell’Ucraina nell’Ue.
Ore 16,30 - Giappone e Nato rafforzano legami
Il Giappone e la Nato hanno concordato di intensificare la cooperazione militare e le esercitazioni congiunte, condividendo le preoccupazioni che l'invasione russa dell'Ucraina stia causando un deterioramento dell'ambiente di sicurezza in Europa e in Asia. Il ministro della Difesa giapponese Nobuo Kishi ha affermato dopo l'incontro con il capo del Comitato militare della Nato Rob Bauer che il Giappone spera di rafforzare i suoi legami con i paesi europei e accoglie con favore il maggiore coinvolgimento dell'Alleanza atlantica nella regione indo-pacifica. La visita di Bauer a Tokyo arriva mentre la Forza di autodifesa marittima giapponese partecipa alle esercitazioni navali della Nato nel Mar Mediterraneo.
Ore 16,15 - Colloquio Russia-Turchia su sicurezza mar Nero
Il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo turco Hulusi Akar. I due ministri hanno discusso della sicurezza della navigazione nel Mar Nero. Lo riporta l'agenzia russa Tass.
Ore 16 - Ambasciata russa: "Media italiani gettano ombre su Mosca"
"La distribuzione di tali informazioni a un pubblico di massa non può che disorientare i lettori, gettare un'ombra aggiuntiva sulla Russia e sull'ambasciata che ne rappresenta gli interessi in Italia". Lo afferma l'ambasciata russa in Italia in una nota, riguardo a quanto riferito dai media italiani sull'incontro avvenuto ieri tra il segretario generale del ministero degli Esteri Ettore Francesco Sequi e l'ambasciatore russo Sergey Razov, che è stato convocato alla Farnesina.
Ore 15,45 - Ambasciata russa in Italia: "Ricostruzione media su incontro a Farnesina ingiusta e parziale"
"Abbiamo preso attenta visione dell'interpretazione molto peculiare da parte di alcuni media italiani del contenuto dell'incontro al Ministero degli Affari Esteri italiano del 6 giugno tra l'Ambasciatore russo in Italia Sergey Razov e il Segretario Generale del ministero degli Esteri italiano Ettore Francesco Sequi", "abbiamo letto con sorpresa le pubblicazioni su Repubblica, Corriere della Sera, Foglio e altre testate, che mettono in dubbio le rassicurazioni che 'non hanno bisogno di lezioni di giornalismo'. L'interpretazione del contenuto della riunione riservata, avvenuta, ovviamente, senza partecipazione di giornalisti, presentata in queste pubblicazioni, difficilmente può essere considerata altrimenti che, come minimo, ingiusta e parziale". E' quanto afferma l'ambasciata russa in una nota.
Ore 15,30 - Ue, da inizio guerra mobilitati 4,6 miliardi per Kiev
Dall'inizio dell'aggressione russa, l'Ue ha mobilitato circa 4,6 miliardi di euro per sostenere la resilienza economica, sociale e finanziaria complessiva dell'Ucraina sotto forma di assistenza macrofinanziaria, sostegno al bilancio, assistenza di emergenza, risposta alle crisi e aiuti umanitari. Lo comunica la Commissione europea in una nota. Ciò include 1,2 miliardi di euro di assistenza microfinanziaria di emergenza fornita dal febbraio 2022 e misure di assistenza militare fornite nell'ambito del Fondo europeo per la pace, per un importo di 2 miliardi di euro, che saranno utilizzati per rimborsare agli Stati membri il loro sostegno militare in natura all'Ucraina.
Ore 15,15 - Leader filorussi Donetsk conferma morte generale Kutuzov
Denis Pushilin leader dei separatisti filorussi della regione di Donetsk ha confermato la morte del generale russo Roman Kutuzov. Lo riporta il Guardian. Pushilin ha espresso le sue "sincere condoglianze alla famiglia e agli amici" di Kutuzov, "che ha mostrato con l'esempio come servire la patria", ha scritto su Telegram.
Ore 15,10 - Zelensky: "Stiamo gradualmente cacciando gli invasori"
"L'Ucraina ha dimostrato un coraggio straordinario. Non ci siamo arresi alla Russia e stiamo gradualmente cacciando l'esercito di invasori, che è stato recentemente considerato il secondo più forte al mondo". Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Nessuno si aspettava che gli ucraini avessero un coraggio di tale portata - ha aggiunto -, ma questa è una proprietà del nostro carattere: la volontà di lottare per la libertà e per i nostri valori".
Ore 15 - Mosca, Lavrov in Turchia parlerà anche di negoziati
Durante la sua visita in Turchia l'8 giugno, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov discuterà con il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu delle prospettive di ripresa dei colloqui di pace con l'Ucraina. Lo riporta Ria Novosti. "I ministri si scambieranno opinioni sullo stato attuale delle cose nella crisi ucraina, le prospettive per la ripresa dei colloqui di pace russo-ucraini. La parte russa informerà i colleghi turchi sull'andamento dell'operazione militare speciale delle Forze armate della Federazione Russa in Ucraina e le misure adottate per garantire la sicurezza della popolazione civile", si legge in un comunicato del ministro degli Esteri russo.
Ore 14,30 - Zelensky: "Disponibile a parlare di pace con Putin"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, pur insistendo sulla necessità dell'Ucraina di sconfiggere la Russia sul campo di battaglia, ha affermato di essere ancora "disponibile" a colloqui di pace con il presidente russo Vladimir Putin. Zelensky ha parlato alla conferenza del Financial Times Global Boardroom. Il presidente ucraino si è poi lamentato del fatto che le sanzioni occidentali "non hanno realmente influenzato la posizione russa".
Ore 14 - Severodonetsk, russi portano via cittadini con la forza
"La situazione è difficile, le nostre truppe stanno facendo del loro meglio per difendere la città. Alcuni dei residenti di Severodonetsk sono stati portati con la forza nel territorio occupato dai russi, mentre altri sono fuggiti dove potevano dai pesanti bombardamenti. In città restano 10-11 mila civilI". Lo ha detto il capo dell'amministrazione militare della città di Severodonetsk, Oleksandr Stryuk, parlando a 'Espreso Tv'. "Probabilmente vogliono ottenere almeno una vittoria significativa. Perché Severodonetsk è il centro amministrativo della regione di Luhansk, una sorta di 'piccola capitale' della regione - ha aggiunto - pertanto la cattura è simbolica per gli occupanti"
Ore 13,40 - Di Maio: "Minacce Medvedev inaccettabili e pericolose, preoccupano"
"Gravissime e pericolose le affermazioni di Medvedev. Sono parole inaccettabili, che ci preoccupano fortemente anche perché arrivano dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio riguardo a quanto scritto su Telegram da Dmitri Medvedev contro gli occidentali.
Ore 13,30 - Zelensky: "Dobbiamo ottenere controllo su intero territorio"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato di voler ottenere "il pieno controllo sull'intero territorio del Paese". Zelensky, parlando a una conferenza del Financial Times, ha descritto la guerra nel suo Paese contro l'invasione russa come una "guerra per l'indipendenza e la libertà del nostro Paese" e ha affermato che "la situazione di stallo non è un'opzione per noi".
Ore 13,20 - Cremlino, Kiev smini accesso a porti poi sblocco grano
Secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, "non ci sono contorni chiari" nell'approccio al piano di esportazione del grano dai porti ucraini. Lo riporta Ria Novosti. "C'è una dichiarazione del presidente Putin, il quale ha affermato che in questo caso l' Ucraina dovrebbe sgomberare gli accessi ai porti, il che consentirà alle navi, dopo un opportuno controllo da parte dei nostri militari, di garantire che questi le navi non portano armi lì, entrano nel porto, caricano grano e poi, se necessario, anche con il nostro aiuto, procedono verso le acque internazionali", ha detto Peskov.
Ore 13,10 - Mosca, liberato 97% Repubblica Luhansk
"Il 97 per cento del territorio della Repubblica popolare di Lugansk è stato liberato". Lo ha detto il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu. Lo riporta Ria Novosti.
Ore 13 - Mosca, aree residenziali Severodonetsk completamente liberate
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha annunciato "la completa liberazione delle aree residenziali di Severodonetsk". Lo riporta Ria Novosti. "I quartieri residenziali della città di Severodonetsk sono stati completamente liberati . Continua il controllo della sua zona industriale e degli insediamenti più vicini. Si sta sviluppando un'offensiva in direzione di Pasna", ha spiegato.
Ore 12,45 - Mattarella: "Italia e Georgia ripudiano guerra"
"Tblisi e Roma hanno una comune visione della vita internazionale, con il ripudio della guerra, la convivenza pacifica tra i popoli, il rispetto della sovranità e dei confini. E' giusto richiamarlo nel momento in cui" la Federazione russa "con l'aggressione" dell'Ucraina "vorrebbe riportare al prevalere di tensioni imperialistiche come avvenuto nel 2008 in Georgia". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo aver incontrato al Quirinale la presidente della Repubblica di Georgia, Salomè Zourabichvili, in visita di Stato.
Ore 12,30 - Mosca conquista Svyatogorsk
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha annunciato la "liberazione" di Svyatogorsk. Lo riporta Ria Novosti. "Una parte significativa delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk comprese le città di Krasny Lyman e Svyatogorsk, così come altri 15 insediamenti, è stata liberata", ha affermato.
Ore 12,15 - Kiev, Turchia diventi garante nostra sicurezza
"Siamo grati alla Turchia per il suo ruolo guida nella mediazione e nei colloqui di pace. Ci aspettiamo che diventi il garante della sicurezza del nostro Stato". Lo ha detto in un'intervista al giornale turco 'Sabah' Rustem Umerov, membro della delegazione negoziale di Kiev. "Negli ultimi otto anni, la Turchia è stata uno dei più importanti amici, partner e sostenitori dell'Ucraina nell'arena globale. Lo stesso presidente Recep Tayyip Erdogan ha sempre sostenuto l'integrità territoriale dell'Ucraina ed è stato attivo nell'elaborazione di soluzioni per trovare una soluzione a questa guerra", ha aggiunto.
Ore 12 - Mosca, oltre 1,7 sfollati in territorio russo
Oltre 1,7 milioni di ucraini, fra cui 276mila bambini, sono sfollati in territorio russo. Lo riporta la Tass citando fonti delle forze dell'ordine di Mosca. Circa 20mila persone avrebbero attraversato il confine nelle ultime 24 ore. In totale fra i rifugiati 507mila avrebbero la nazionalità russa mentre 907mila sono cittadini delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk.
Ore 11,45 - Mosca, incendio monastero Svyatogorsk provocato da Kiev
L'incendio del monastero di Svyatogorsk nell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk "è stato provocato deliberatamente dai nazionalisti ucraini". Lo ha detto il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov. Lo riporta la Tass. "Le testimonianze dei residenti locali e dei monaci confermano l'incendio doloso", ha spiegato aggiungendo che i soldati di Kiev hanno impedito "aprendo il fuoco" ai soccorritori di spegnere le fiamme. Per appiccare il fuoco, secondo la Difesa russa, sono stare usate "munizioni incendiarie lanciate da una mitragliatrice pesante montata su un blindato".
Ore 11,30 - Mosca: "Zelensky mente su distruzione patrimonio culturale Kiev"
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky "sta mentendo al suo popolo e alla comunità mondiale con dichiarazioni sulla distruzione deliberata del patrimonio culturale dell'Ucraina da parte delle forze armate russe". Lo ha affermato il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov. Lo riporta la Tass. Secondo Mosca si tratta di un tentativo di "escludere la Russia dall'Unesco e dall'Onu per questo".
Ore 11,20 - Lavrov oggi e domani in Turchia per colloqui su grano
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, sarà oggi e domani in Turchia. Lo rende noto il ministero degli Esteri di Ankara. Punto cruciale dei colloqui sarà la ricerca di una soluzione per sbloccare il trasporto del grano dai porti ucraini.
Ore 11,10 - Kiev, Mosca ha perso 31.360 soldati
Le forze armate russe hanno 31.360 soldati dall'inizio della guerra in Ucraina. Lo rendono noto le forze armate di Kiev nel loro bollettino quotidiano sui social media.
Ore 11 - 007 Kiev: "Russi organizzano finti matrimoni per fuggire"
Matrimoni fittizi per sfuggire alla guerra. E' quanto - secondo l'Intelligence di Kiev - stanno organizzando alcuni soldati russi per tentare di lasciare il fronte e tornare a casa. Gli 007 di Kiev su Telegram hanno reso nota una conversazione intercettata fra due militari di Mosca dove uno spiegava all'altro lo stratagemma. La sua idea però sarebbe stata bocciata dal comando secondo cui gli unici motivi per lasciare l'area dei combattimenti sono "ferimento, morte o decesso di un parente stretto".
Ore 10,50 - Kiev, navi russe si ritirano a 100 km da costa
La flotta navale russa nel Mar Nero della Russia è stato respinta a 100 chilometri dalla costa ucraina. Lo riporta Ukrinform. "Come risultato delle nostre azioni il gruppo di navi da guerra della flotta del Mar Nero della Federazione Russa è stato respinto a una distanza di oltre 100 chilometri dalla costa ucraina - ha spiegato la Marina militare di Kiev - il nemico è stato costretto a cambiare tattica: ha schierato i sistemi missilistici costieri Bal e Bastion in Crimea e nella regione di Kherson, e ridistribuisce forze aggiuntive sull'isola di Zmiinyi". Lo riporta Ukrinform.
Ore 10,40 - Medvedev: "Odio gli occidentali, voglio farli sparire"
Arrivano nuovo durissime parole di Dmitri Medvedev contro gli occidentali. "Mi viene spesso chiesto perché i miei post sono così duri - ha scritto su Telegram l'ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca - La risposta è che li odio. Sono bastardi e fanatici. Vogliono la morte per la Russia e finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire".
Ore 10,30 - Russi restituiscono a Kiev decine corpi soldati morti ad Azovstal
Decine di corpi di combattenti ucraini uccisi nelle acciaierie Azovstal sono stati restituiti a Kiev dalle forze armare russe. I cadaveri sono stati trasferiti nella capitale ucraina, dove è in corso il test del Dna per identificare i resti, secondo quanto riferiscono un responsabile militare e una portavoce del reggimento Azov. Il destino dei difensori in mano ai russi è avvolto dall'incertezza. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che più di 2.500 combattenti dell'impianto sono tenuti prigionieri e l'Ucraina sta lavorando per ottenere il loro rilascio. Il governo ucraino non ha annunciato il recupero dei loro resti dalle rovine dell'Azovstal e i funzionari russi non hanno commentato. Ma i parenti dei soldati uccisi nello stabilimento hanno discusso del processo con l'Associated Press.
Ore 10,20 - Filorussi Kherson, faremo referendum per annessione a Mosca
Nella regione di Kherson si terrà un referendum "per risolvere la questione di una possibile adesione alla Russia". Lo ha affermato Kirill Stremousov, vice capo dell'amministrazione militare-civile della regione attualmente controllata dai filorussi. Lo riporta Interfax. "Sarà un plebiscito, sarà la volontà del popolo", ha aggiunto. Nello schema spiegato da Stremousov si tratterebbe di un primo passo verso "l'autodeterminazione" e le fase successiva sarebbero "le elezioni".
Ore 10,10 - Kiev chiede più lanciarazzi
L'Ucraina ha bisogno di almeno 60 lanciarazzi multipli Mlrs, più di quanto promesso da Regno Unito e Stati Uniti. Lo ha spiegato Oleksiy Arestovich, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al Guardian. "E' un'arma che cambierà radicalmente la situazione - ha aggiunto - se otteniamo 60 di questi sistemi, i russi perderanno la capacità di spostarsi ovunque, verranno fermati. Se ne prendiamo 40, avanzeranno, anche se molto lentamente, con gravi perdite. A 20 anni, continueranno ad avanzare con perdite più pesanti di adesso".
Ore 10 - Gli 007 inglesi: alcune aree di Severodonetsk riprese dagli ucraini
Secondo il bolletino dell'intelligence britannica le forze ucraine hanno riconquistato parti di Severodonetsk, "ma le forze russe continuano a occupare i distretti orientali. Il più ampio piano continua a essere quello di tagliare l'area di Severodonetsk da nord e da sud".
Ore 07.50 - Gli Usa: Mosca vuole intimidire giornalisti americani
Gli Stati Uniti accusano Mosca di intimidazione nei confronti della stampa americana che opera sul territorio russo. Le accuse seguono di poco la convocazione da parte del Cremlino di alcuni corrispondenti di testate a stelle e strisce. I giornalisti sono stati chiamati "a presentarsi al ministero degli esteri russo per spiegare loro le conseguenze della politica ostile da parte del loro governo nella sfera dei media".
Ucraina, Zelensky: "A Severodonetsk nostri eroi tengono"
Ore 6.30 - Michel: "Stupro usato dai russi come arma di guerra"
Durissimo il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel: "Abbiamo avuto notizie che le forze russe usano la violenza sessuale come arma di guerra. La violenza sessuale è un crimine di guerra. Un crimine contro l’umanità. Una tattica di tortura, terrore e repressione. Atti vergognosi in una guerra vergognosa. Questi crimini devono essere portati alla luce del giorno ed essere perseguiti senza impunità".
Ucraina: Kiev, '263 bambini uccisi e 467 feriti da inizio guerra'
Ore 4.10 - Inziato il recupero dei cadaveri all'Azovstal
La Russia ha iniziato a consegnare i corpi dei soldati ucraini uccisi nelle acciaierie Azovstal, a Mariupol. Decine di cadaveri recuperati dall'enorme complesso bombardato sono stati riconsegnati a Kiev: iniziati i test del Dna per le identificazioni.
Ore 3.12 - Soldati ucraini costretti a usare il traduttore Google per le nuove armi Usa e Nato
Le armi inviate dalla Nato e dagli Usa raggiungono sono più veloci dell'addestramento dei soldati ucraini che ancora non hanno la necessaria formazione per usarle. Per comprendere i meccansismi di funzionamento gli ucraini ricorrono a Google translate. Lo sostiene il New York Times, che spiega come l'addestramento dei soldati sia un grosso ostacolo nell'organizzazione della resistenza.
Proseguono i bombardamenti, il fronte più caldo resta il Donbass