Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Guerra in Ucraina, gli aggiornamenti di oggi martedì 31 maggio. Raggiunto accordo Ue su embargo petrolio russo | Diretta, foto e video

  • a
  • a
  • a

Ore 23.40 - Mosca: avremmo già vinto ma abbiamo protetto i civili

"Avremmo potuto finire rapidamente l'operazione militare speciale, ma abbiamo scelto di non sacrificare le vite dei civili". Lo ha dichiarato stasera la presidente del Consiglio della Federazione russa (la Camera alta di Mosca) Valentina Matviyenko, citata da Interfax, in un incontro con il presiedente del Mozambico a Maputo. Matviyenko ha poi accusato Kiev di non aver accettato su spinta di forze "esterne" un "accordo che era utile all'Ucraina e alla Russia e che era quasi pronto", la cui "principale precondizione era che l'Ucraina restasse uno Stato non allineato e neutrale come l'Austria".

Ore 23.20 - Usa: chi comprerà petrolio russo dovrà risponderne

"Abbiamo già sanzioni forti sul petrolio russo, e i Paesi che considerano di comprare il petrolio russo, in particolare, vista la decisione presa dagli europei, stanno violando le sanzioni. Se lo fanno saranno ritenuti responsabili". Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas Greenfield rispondendo ad una domanda sui nuovi acquirenti asiatici del petrolio di Mosca. "Speriamo che si uniscano a tutti noi nell'assicurare che la Russia non li usi per violare le sanzioni imposte per convincere Mosca a porre fine alla guerra in Ucraina", ha aggiunto.

Ore 23 - Usa: sosteniamo la mediazione della Turchia

Gli Stati Uniti "sostengono la mediazione dei nostri alleati turchi" nella crisi ucraina, in particolare per quanto riguarda lo stabilimento di rotte sulle quali veicolare le esportazioni di cereali. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price.

Ore 22.40 - Usa: preoccupati dalla situazione a Kherson

"Siamo particolarmente preoccupati dalle mosse della Russia per sottrarre sovranità all'Ucraina, soprattutto nella zona di Kherson". Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, in un briefing con la stampa, ribadendo che l'obiettivo iniziale del Cremlino "di conquistare territorio ucraino è un completo fallimento".

Ore 21.15 Procuratrice di Kiev: 15mila casi di crimini di guerra

"In Ucraina, ad oggi, abbiamo 15 mila casi di crimini di guerra. E le persone sospette, che possiamo iniziare a perseguire, sono ottanta". Lo ha dichiarato la procuratrice generale Ucraina, Iryna Venediktova, nella conferenza stampa dell'Eurojust per presentare l'ingresso delle autorita' giudiziarie di Estonia, Lettonia e Slovacchia nella squadra investigativa comune sui presunti crimini di guerra russi in Ucraina. "Quando si parla di crimini di guerra e' molto difficile avere tutte le evidenze oggettive", ha continuato. 

Ore 20.20 - Kiev ammette: i russi controllano più di metà di Severodonetesk

Le forze russe controllano "la maggior parte" di Severodonetsk. Lo ha affermato su Telegram il governatore della regione orientale ucraina di Lugansk, Serhii Haidai.

Ore 19.40 -Telefonata Blinken-Di Maio: impegno comune su crisi del grano

Telefonata oggi tra il segretario di stato Usa Antony Blinken e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Lo riferisce il dipartimento di Stato americano, secondo cui i capi delle due diplomazie hanno parlato della "brutale e non provocata guerra russa contro l'Ucraina" e hanno "affermato il loro impegno a sostenere l'Ucraina e tutti coloro che soffrono per gli effetti della guerra". Blinken e Di Maio hanno sottolineato anche "l'importanza della cooperazione multilaterale per affrontare l'insicurezza alimentare globale".

Ore 19.15 - Severodonetsk: colpita cisterna di un impianto chimico

"In un attacco aereo a Severodonetsk è stata colpita una cisterna con acido nitrico di un impianto chimico". Lo comunica su Telegram il governatore della regione di Lugansk, Serhii Haidai, raccomandando a tutti i residenti di "non uscire dai rifugi", dal momento che "l'acido nitrico è pericoloso se inalato, ingerito e se viene a contatto con la pelle e le mucose".

Ore 18.40 - Leader Ue: liberare i porti del Mar Nero per il grano

I capi di stato e di governo europei riuniti a Bruxelles hanno adottato le conclusioni del vertice relative alla sicurezza alimentare con un appello alla Russia a porre fine agli attacchi alle infrastrutture di trasporto in Ucraina, revocare il blocco dei porti ucraini del Mar Nero e consentire le esportazioni di cibo, invitando poi gli Stati membri ad accelerare il lavoro sui corridoi di solidarietà.

Ore 18.20 - Greenpeace Italia: embargo parziale del petrolio non basta

"Un embargo parziale sul petrolio russo non è un vero embargo ed è inaccettabile che il denaro dei Paesi Ue finanzi anche solo in parte la terribile guerra in Ucraina". Così Greenpeace Italia su twitter commenta l'accordo al Consiglio europeo sulle sanzioni sul petrolio contro la Russia spiegando che "non è il momento delle mezze misure".

Ore 18 - Prima nave con metallo lascia Mariupol verso la Russia

Una nave ha lasciato il porto ucraino di Mariupol per la prima volta da quando la Russia ha preso la città. Si è diretta a est verso la Russia con un carico di metallo. Lo ha detto il leader separatista russo della regione di Donetsk. L'Ucraina ha affermato che la spedizione di metallo in Russia da Mariupol, la cui caduta ha fornito a Mosca un ponte via terra che collega la Russia continentale e il territorio separatista filo-russo alla Crimea annessa, è stata un saccheggio. "Oggi 2.500 tonnellate di fogli laminati a caldo hanno lasciato il porto di Mariupol", ha scritto Denis Pushilin, il leader dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, sull'app di messaggistica di Telegram. "La nave è diretta verso (la città russa di) Rostov". La Russia ha dichiarato la scorsa settimana che il porto è stato sminato ed è stato nuovamente aperto alle navi mercantili.

Ore 17,30 - von der Leyen: "Sanzioni stanno mordendo economia russa"

"Tutti i sei pacchetti di sanzioni e queste nuove sanzioni stanno mordendo duramente. E stiamo distruggendo e questo è l'obiettivo, la base finanziaria per la guerra di Putin e colpire duramente l'economia russa". Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza al termine del Consiglio europeo.

Ore 17,20 - von der Leyen: "Pausa sanzioni? Su energia cammino segnato"

"Per me è importante ora dopo aver messo a punto la struttura sull'elemento energetico, che guardiamo al settore finanziario ed economico della Russia, se ci sono tentativi di elusione o tentativi di allontanarsi da questa situazione. E quindi non escluderei che dovremo rettificare la situazione in modo da chiudere le scappatoie. Ma sul grande tema dell'energia il cammino che abbiamo appena descritto è già segnato". Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, rispondendo a chi le chiedeva se condivideva la sensazione che ora ci sarà una pausa nell'adozione di nuove sanzioni, nella conferenza al termine del Consiglio europeo.

Ore 17,10 - A Kharkiv trovati quattro cadaveri sotto macerie palazzo colpito a febbraio

L'amministrazione regionale di Kharkiv ha reso noto che quattro cadaveri di civili sono stati ritrovati sotto le macerie di un palazzo bombardato lo scorso 28 febbraio nei primi giorni del conflitto. Lo riporta Ukrainska Pravda.

Ore 17 - Draghi: "Priorità riaprire e sminare i porti"

"Le Nazioni unite hanno un ruolo di leadership in questo processo" per la sicurezza alimentare anche perché "hanno iniziato a lavorarci prima degli altri, si muovono soprattutto sulla strada di cercare di aprire i porti". Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo straordinario a Bruxelles. "Bisognerà sminare i porti - ha aggiunto - Chi ha messo le mine, tutti e due ovviamente dicono che è stato l'altro, fatto sta che è pieno di mine. La garanzia che gli ucraini chiedono è che non ci siano attacchi dei russi. Serve uno forzo militare diplomatico logistico molto importante. L'Ue collaborerà con le Nazioni unite su questo fronte", ha aggiunto.

Ore 16,50 - Mosca: "Ue ha raggiunto limite a sanzioni"

 L'Ue ha raggiunto il "punto di saturazione per quanto riguarda le sanzioni anti-russe". Lo ha detto il rappresentante permanente della Russia presso l'Unione europea Vladimir Chizhov. Lo riporta la Tass. "Non c'è niente altro da vietare", ha aggiunto, facendo notare come il settimo pacchetto potrebbe riguardare solamente il gas, ma questo porterebbe a "contraddizioni e problemi molto più seri" rispetto allo stop al petrolio.

Ore 16,45 - Draghi: "Sanzioni dureranno a lungo, massimo impatto dall'estate"

"Non illudiamoci: queste sanzioni dureranno molto, molto, molto a lungo. Quindi tute le linee commerciali verranno cambiate, per molti anni se non per sempre". Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo straordinario a Bruxelles. "Il momento di massimo impatto di tutte le sanzioni fin qui approvata sarà da questa estate in poi".

Ore 16,40 - Draghi: "Salvini a Mosca? Italia in binario Ue e Nato, non si fa spostare da questo"

"Il Governo, da quando si è formato, è fermamente collocato nell'Ue e nel patto atlantico. Su questo binario si è sempre mosso e continuerà a muoversi, allineato con gli altri partner del G7 e dell'Ue. Intende continuare su questa strada. Questo è quanto, e non si fa spostare da queste cose". Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo straordinario a Bruxelles, rispondendo a una domanda sull'annunciato viaggio a Mosca del leader della Lega, Matteo Salvini. "Ho solo raccomandato al riguardo, in una recente audizione al Copasir, che anche se non voglio entrare nei rapporti che persone di governo possano avere, l'importante è che questi rapporti siano trasparenti".

Ore 16,30 - Testi legali sanzioni pronti, ok in prossime ore

"I testi giuridici delle sanzioni sono già stati avviati e potrebbero essere posti all'attenzione del Coreper (riunione degli ambasciatori Ue) già domani, o comunque nelle prossime ore". Lo ha affermato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella conferenza al termine del Consiglio europeo.

Ore 16,20 - Scholz: "Germania sta facendo transizione ad alta velocità da gas russo"

"Stiamo facendo una transizione al alta velocità" dal gas russo. Così il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, al termine del Consiglio europeo. "Stiamo sviluppando le nostre infrastrutture - ha aggiunto - costruiremo dei gasdotti verso il mar Baltico e abbiamo ordinato delle navi gasiere. Pensiamo che ci saranno modifiche già da qui a fine anno mentre altri processi richiederanno un tempo maggiore".

Ore 16,15 - Draghi: "Accordo su embargo a 90% petrolio russo è successo completo"

"L'accordo è stato un successo, perché immaginare di essere uniti su un embargo di circa il 90% del petrolio russo non sarebbe stato credibile. È stato un successo completo". Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa al temrine del Consiglio europeo straordinario a Bruxelles.

Ore 16,10 - Macron, non dobbiamo escludere nulla su sanzioni alla Russia

Il sesto pacchetto di sanzioni approvato dal Consiglio Ue contro la Russia è "un pacchetto molto forte", ulle sanzioni "non dobbiamo escludere nulla". Così il presidente francese Emmanuel Macron dopo il Consiglio europeo.

Ore 16 - Draghi: "Per Ue Putin non può e non deve vincere"

"Il Consiglio europeo ha ribadito come Putin non possa e non debba vincere questa guerra. L'Ucraina sarà quella che sceglierà la pace che vuole perché una pace forzata non sarebbe sostenibile". Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo straordinario a Bruxelles.

Ore 15,45 - Kiev: "Sesto pacchetto di sanzioni non è abbastanza"

Il sesto pacchetto di sanzioni Ue alla Russia "non è abbastanza". Lo ha detto il vice capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Igor Zhovkva. Lo riporta Sky News. "Troppo lento, troppo tardi e insufficiente", ha aggiunto dicendo di essere "assolutamente non soddisfatto".

Ore 15,30 - Procuratrice generale di Kiev: "Perseguiremo 80 presunti criminali di guerra"

L'Ucraina perseguirà " 80 presunti criminali di guerra". Lo ha detto la procuratrice generale di Kiev, Iryna Venedtikova, dopo l'incontro l'Aja con il procuratore della Corte penale internazionale, Karim Khan. Lo riporta il Guardian. Venedtikova ha anche annunciato che esperti di Estonia, Lettonia e Slovacchia si uniranno a Ucraina, Lituania e Polonia nelle indagini.

Ore 15,15 - Kiev accusa: "Mosca ha deportato profughi in Estremo Oriente"

"Il numero di persone che sono state deportate nella Federazione Russa è molto elevato. Parte di essi in Estremo Oriente e in altre città. Non possiamo fornire cifre perché sarebbero approssimative". Lo ha detto in un'intervista a Ukrinform il segretario del Consiglio nazionale ucraino per la sicurezza e la difesa, Oleksiy Danilov.

Ore 15 - Parlamento Kiev vota per sanzioni a Kirill

La Verkhovna Rada, il Parlamento di Kiev, ha votato per imporre sanzioni per un periodo di 10 anni contro il patriarca di Mosca Kirill e altri rappresentanti della Chiesa ortodossa russa. Lo riporta la Tass. Ora questa decisione deve essere presa in considerazione dal Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell'Ucraina.

Ore 14,45 - Kiev prepara prima linea difesa in caso nuovo attacco russo

La prima linea di difesa di Kiev in caso di un nuovo attacco alla capitale da parte delle forze armate russe è in costruzione a grande distanza dalla capitale. Lo ha riferito l'amministrazione militare della città su Telegram. Lo riporta Unian. "Dobbiamo essere pronti ad affrontare il nemico, anche se uno scenario del genere sembra impossibile", viene spiegato.

Ore 14,30 - Mosca: "Gli Usa utilizzano il conflitto per i loro scopi"

Gli Stati Uniti usano il conflitto tra Russia e Ucraina per risolvere i loro problemi politici ed economici. Lo ha affermato Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza di Mosca. Lo riporta Ria Novosti. "Rifiutando con aria di sfida un dialogo costruttivo nel campo della sicurezza, gli Stati Uniti e i loro alleati in ogni modo possibile hanno contribuito all'aumento della tensione militare in Ucraina, incitando al conflitto nel Donbass e coinvolgendo la Russia", ha spiegato.

Ore 14,15 - Procuratrice Kiev incontra all'Aja procuratore Corte penale interazionale

La procuratrice generale di Kiev, Iryna Veneditkova, si trova all'Aja insieme a un gruppo di rappresentanti di varie nazioni del team che indaga sui crimini di guerra commessi in Ucraina per incontrare il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan. Lo riporta il Guardian. L'ufficio di Veneditkova ha aperto oltre 8.000 indagini penali e identificato oltre 500 sospetti tra ministri, militari e comandanti russi.

Ore 14 - Filorussi Kherson: "Vogliamo entrare a far parte della Russia"

La regione di Kherson "intende entrare a far parte della Federazione russa nel prossimo futuro". Lo hanno annunciato le autorità filorusse della località ucraina attualmente in mano alle forze armate di Mosca.

Ore 13,45 - 12mila civili intrappolati a Severodonetsk

Circa 12mila persone sono in trappola a Severodonetsk "con accesso insufficiente ad acqua, cibo, medicine o elettricità". Lo ha dichiarato Jan Egeland della Ong Norwegian Refugee Council. "Fa male vedere la città che era il nostro quartier generale essere diventata l'epicentro di questa guerra brutale", ha aggiunto.

Ore 13,30 - Media: "Putin vuole il Donbass entro il primo luglio"

Vladimir Putin vorrebbe che le forze armate russe controllassero l'intero Donbass entro l'1 luglio. A dirlo è Channel 24 citando fonti dell'intelligence di Kiev. Lo riporta Unian. Il piano prevederebbe prima la conquista della regione di Luhansk, per spostarsi successivamente verso quella di Donetsk.

Ore 13,15 - Mosca, sanzioni dettate dall'odio, sono contro il popolo russo

Il vice capo del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha affermato che le sanzioni dei paesi occidentali sono dettate dall'odio per la Russia e i russi e che l'obiettivo principale degli Stati Uniti e dell'Ue è quello di abbassare il tenore di vita della gente comune. Le sanzioni non sono rivolte al presidente, o alla leadership politica e militare del paese, ma "sono dirette specificamente contro il popolo russo", ha affermato Medvedev in un post pubblicato sui social.

Ore 13 - Lavrov: "Garantiremo passaggio navi grano solo se Kiev sminerà i porti"

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha affermato che la Marina russa garantirà il passaggio senza ostacoli delle navi con il grano verso il Mar Mediterraneo e oltre solo se l'Ucraina sminerà le sue acque costiere. Lo riporta l'agenzia russa Interfax.

Ore 12,45 - Polonia: "Vorremmo rimozione di Putin ma ci basta vittoria di Kiev"

"Ovviamente vorremmo che il presidente russo Vladimir Putin fosse rimosso", lui "rappresenta un potere brutale, ma se alla fine dei conti l'Ucraina sopravviverà come stato sovrano, questa sarà la nostra vittoria". Lo ha detto a Sky News il premier polacco Mateusz Morawiecki.

Ore 12,30 - Michel andrà da Guterres per soluzione alla crisi alimentare

Da quanto si apprende, la settimana prossima il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, si recherà a New York per incontrare il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e cercare una soluzione alla crisi alimentare causata dall'invasione russa all'Ucraina.

Ore 12,15 - Capo Unione africana sentirà Putin su crisi grano

Il presidente dell'Unione africana, Macky Sall, sentirà il presidente russo, Vladimir Putin, per cercare una soluzione sulla crisi alimentare e far uscire il grano dall'Ucraina. Lo si apprende da un alto funzionario Ue. Nel suo intervento al Consiglio europeo, durato circa 40 minuti, il presidente senegalese ha sottolineato come la crisi alimentare sia causata dall'aggressione russa e non dalle sanzioni dell'Occidente.

Ore 12 - Due soldati russi condannati per crimini di guerra a 11 anni e mezzo di carcere

In tribunale in Ucraina ha condannato due soldati russi per crimini di guerra a 11 anni e mezzo di carcere. Il verdetto ha concluso il secondo processo per crimini di guerra del Paese dall'inizio dell'invasione russa. I militari russi Alexander Bobykin e Alexander Ivanov sono stati accusati di aver violato le leggi e i costumi di guerra per il bombardamento di infrastrutture civili nella regione di Kharkiv il primo giorno dell'attacco russo all'Ucraina. Entrambi sono stati processati in un tribunale nella regione di Poltava e si sono dichiarati colpevoli delle accuse.

Ore 11,45 - Mosca: "Corpi militati erano stati minati"

Il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, ha riferito che i corpi dei 152 soldati ucraini morti trovati nell'acciaieria Azovstal erano stati minati. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. Il ministero della Difesa considera questo come un tentativo di provocazione da parte di Kiev, ha aggiunto il portavoce. "Sulla base di quanto detto negli interrogatori dei combattenti del battaglione Azov catturati, è stato stabilito che i corpi sono stati minati su istruzione diretta di Kiev. Lo scopo della provocazione era quello di accusare la Russia della deliberata distruzione dei resti dei corpi e di impedire il trasferimento ai parenti al fine di salvare la reputazione politica del regime di Kiev e di Zelensky", ha detto il portavoce.

Ore 11,30 - Mosca: "Ad Azovstal 152 corpi di soldati in furgone, saranno inviati a Kiev"

Il ministero della Difesa russo ha riferito che l'esercito di Mosca ha trovato a Mariupol, sul territorio dell'acciaieria Azovstal, un furgone contenente 152 corpi di soldati ucraini. I corpi, ha detto il portavoce del ministero, citato da Interfax, verranno trasferiti a Kiev.

 

 

Ore 11,15 - Sanzioni saranno finalizzate domani dagli ambasciatori Ue

Il sesto pacchetto di sanzioni sarà finalizzato domani nella riunione degli ambasciatori Ue nel Coreper. "Avranno il compito di prendere la decisione legale, per implementare i principi politici che abbiamo concordato stanotte", ha spiegato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

Ore 11 - Lettonia: "Avanti veloci verso stop a dipendenza da energia russa"

"L'Ue è ancora unita nel suo obbiettivo, che è fermare l'aggressione russa all'Ucraina. Ieri abbiamo concordato il sesto pacchetto che include il petrolio. Questa è un'ottima notizia: più le sanzioni saranno forti, più velocemente finirà la guerra. Ho sostenuto dal 24 febbraio che abbiamo bisogno un immediato e pieno embargo all'energia russa, petrolio, carbone e gas. Ci muoviamo veloci come possiamo ed è un passo fantastico nella giusta direzione". Così il premier lettone, Krisjanis Karins, al suo arrivo alla seconda giornata del Consiglio europeo a Bruxelles. "Tutti gli Stati membri sono determinati ad allontanarsi dalla dipendenza energetica russa e ci stiamo muovendo molto rapidamente, per alcuni Stati membri è più difficile fisicamente ma tutti ci muoviamo nella stessa direzione", ha aggiunto.

Ore 10,40 - Lavrov in Turchia l'8 giugno, su tavolo trasporto grano

Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha annunciato che il suo omologo russo Segey Lavrov si recherà in Turchia l'8 giugno per discutere l'apertura di un corridoio di sicurezza nel Mar Nero per il trasporto del grano. Ne dà notizia l'agenzia turca Anadolu.

Ore 10,30 - Borrell: "Embargo farà abbassare i prezzi a Mosca"

"Non possiamo impedire alla Russia di vendere il petrolio" che non comprerà più l'Ue "ad altri, ma noi siamo i clienti più importanti per Mosca" che dovrà cercare nuovi clienti ed "abbassare i prezzi". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue Josep Borrell, arrivando al Consiglio europeo per la seconda giornata di lavori. "L'obiettivo è che la Russia abbia meno risorse da impiegare nella macchina da guerra, e questo accadrà", ha spiegato Borrell.

Ore 10,20 - Borrell: "Accordo su petrolio russo è nuova dimostrazione di unità"

"Ieri abbiamo raggiunto un accordo" sull'embargo al petrolio russo, "tardi" ma lo abbiamo raggiunto, e acquisteremo il 90% in meno di petrolio russo entro fine anno, si tratta di "un passo avanti" e di "una nuova dimostrazione di unità". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio europeo, nel secondo giorno dei lavori.

Ore 10,15 - Gran Bretagna: "Per controllo Donbass Mosca dovrà prendere Kramatorsk e strada Dnipro-Dontesk"

"È probabile che l'obiettivo politico della Russia sia l'occupazione dell'intero territorio delle regioni di Donetsk e Luhansk. Per raggiungere questo obiettivo, Mosca dovrà assicurarsi ulteriori obiettivi operativi impegnativi oltre a Severdonetsk, inclusa la città chiave di Kramatorsk e la strada principale M04 Dnipro-Donetsk". E' quanto afferma l'intelligence britannica nell'ultimo report sulla guerra in Ucraina, diffuso dal ministero della Difesa di Londra.

Ore 10,10 - Truppe russe avanzano verso il centro di Severodonetsk

Le truppe russe stanno lentamente avanzando verso il centro della città di Severodonetsk nella regione orientale di Luhansk. Lo ha riferito il governatore della regione Sergiy Gaidai alla tv di stato ucraina.

Ore 10 - Onu, morti più di 4mila civili

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha affermato che, dall'inizio della guerra in Ucraina, è stata confermata la morte di 4.074 civili e il ferimento di altri 4.826. La maggior parte delle vittime è stata colpita da bombe, razzi e missili, ha riferito l'agenzia Onu.

Ore 09,45 - Separatisti, navi Mariupol passeranno a nostra flotta

Parte delle navi, che erano nel porto di Mariupol già il 24 febbraio, saranno trasferite alla flotta mercantile dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr). Lo ha detto ai giornalisti il leader della Dpr Denis Pushilin, secondo quanto riporta Interfax. Le navi saranno rinominate e la Dpr avrà una propria flotta mercantile, ha aggiunto. Pushilin ha anche annunciato che il porto commerciale di Mariupol ha ripreso le attività.

Ore 09,30 - Kuleba: "Bando a petrolio Mosca? Imbarazzante se Ue non lo approvasse"

"Sarebbe davvero imbarazzante se non lo approvassero. Vorrebbe dire che Putin è riuscito nel suo intento di spaccare l'Unione Europea". Lo afferma il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in una intervista a Repubblica, sul sesto pacchetto di sanzioni Ue alla Russia che comprende il bando al petrolio di Mosca. "Credo che rompere la dipendenza dal petrolio e gas della Russia sia nell'interesse dell'Ue. Putin ha dimostrato di usare queste risorse come arma di pressione e, tra l'altro, ve fa pagare il doppio. Con gli introiti finanzia l'invasione. A chi pensa che il bando sia impossibile, chiedo: non avevate detto di voler rispettare la 'green agenda' e passare alle risorse ecosostenibili? L'ipocrisia si può risolvere con le sanzioni a Mosca". Dopo le sanzioni, "chiediamo che venga colpita l'industria delle spedizioni all'estero e che siano bloccate tramite sanzioni le esportazioni di gas, ferro ed energia nucleare in Europa". Inoltre "colgo l'occasione di quest'intervista per chiedere all’Occidente, ancora una volta, di mandarci il più possibile i cannoni da 155 millimetri di calibro e i sistemi multipli di lanciamissili. Ci sono Paesi da cui aspettiamo la consegna e Paesi per cui ci siamo stufati di aspettare. La Germania appartiene al secondo gruppo", conclude.

Ore 09,15 - Kuleba: "Pronti a negoziare ma da Putin solo ultimatum"

"Noi non poniamo condizioni e non abbiamo nulla in contrario a ritornare al tavolo, vogliamo solo che i delegati russi dimostrino di avere reale intenzione di trattare. Putin sa solo dare ultimatum. Guardate quel che sta accadendo: l'invasione del Donbass è brutale, nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia portano avanti l'annessione, sparano missili sulle città. Se vuoi negoziare non ti comporti così". Lo afferma in una intervista a Repubblica il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Il presidente Zelensky è pronto a un colloquio con Putin alla presenza del presidente turco Erdogan? "Al momento non c'è questa possibilità. Erdogan sta giocando un ruolo importante nei negoziati di pace e farà un altro giro di conversazioni con Zelensky e con Putin, separatamente", risponde Kuleba. "Tutte le proposte - dice il ministro sono benvenute, ma a una condizione: l'integrità territoriale dell'Ucraina deve essere il presupposto base. Oltretutto, il clamore mediatico attorno al Piano italiano non ha aiutato, ma questa è una mia opinione. L'Italia è sincera. Ci sono invece Paesi che fingono di essere interessati alla mediazione solo per trovare una scusa per mantenere relazioni dirette e amichevoli con Putin. Ecco, le loro proposte non sono benvenute". Quanto alle relazioni con l'Italia "il ministro Di Maio ha dimostrato di essere un politico capace che rispetta gli impegni. Zelensky ha un rapporto ottimo con il premier Draghi, il quale a sua volta ha capito che l'Europa sarà al sicuro solo se vinceremo noi", conclude.

Ore 09 - Kuleba: "Sblocco export grano in 2 settimane con Onu e Stati garante"

"Lanciare un'operazione internazionale nel Mar Nero con l'aiuto di Paesi amici disposti a inviare le loro navi per sminare le acque e scortare il passaggio dei cargo, a cominciare da Odessa. Si può fare solo con un impegno formale della Russia a non usare il corridoio per attaccarci". E' questa la soluzione ucraina per sbloccare l'esportazione del grano dal Paese, indicata dal ministro degli Esteri Dmytro Kuleba in una intervista a Repubblica. "Nessuno si può fidare dei russi. Bisogna stare molto attenti, per questo non ci basta la garanzia unilaterale del Cremlino. Servono Paesi terzi che si prendano la responsabilità di far rispettare l'accordo. Ci va bene anche l'intervento delle Nazioni Unite. Il nostro primo interesse è che il grano arrivi a chi ne ha bisogno", afferma Kuleba. La trattativa è "in fase avanzata. Siamo in contatto sia con l'Onu sia con gli Stati garante", spiega il ministro. "È una corsa contro il tempo. Per evitare conseguenze disastrose, lo sblocco deve avvenire entro due settimane. Naturalmente, la migliore opzione sarebbe la fine della guerra, ma Putin non vuole", conclude.

Ore 08,30 - Prima nave cargo partita da porto Mariupol con carico metallo

Partita dal porto di Mariupol la prima nave cargo dopo il blocco di due mesi causato dalla guerra. La nave ha lasciato il porto di Mariupol con un carico di metallo, ha riferito martedì l'ufficio stampa del distretto militare meridionale della Russia, citato da Tass. Si tratta della prima nave ad entrare nel porto dopo la fine dei combattimenti a Mariupol. "La nave ha lasciato il porto", ha detto l'ufficio stampa. La nave, carica di metallo, è uscita dal porto, scortata dall'artiglieria della Flotta del Mar Nero e dalle motovedette anti-sabotaggio, ha detto l'ufficio stampa, aggiungendo che il carico sarà consegnato a Rostov.

Ore 08 - Leader separatista, un terzo Severodonetsk in mano ai russi

Un terzo della città di Severodonetsk è in mano all'esercito russo. Lo afferma alla Tass il capo dell'auto proclamata Repubblica popolare del Lugansk, Leonid Pasechnik. "Possiamo già affermare che un terzo della città è già sotto il nostro controllo", ha detto Pasechnik all'agenzia di stampa russa. Secondo quanto riferito da Pasechnik, i combattimenti sono attualmente in corso nell'area urbana e l'avanzata procede più lentamente del previsto, "ma - ha spiegato - soprattutto preservare le infrastrutture della città".

 

 

Ore 07 - Ecco tutte le decisioni del Consiglio Europeo

1. Il Consiglio europeo condanna con fermezza la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina. Esorta la Russia a cessare immediatamente gli attacchi indiscriminati contro i civili e le infrastrutture civili e a ritirare immediatamente e incondizionatamente tutte le sue truppe e attrezzature militari dall'intero territorio dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Le atrocità commesse dalle forze russe come pure la sofferenza e la distruzione inflitte sono indicibili. Il Consiglio europeo chiede alla Russia di consentire l'immediato accesso umanitario e il passaggio sicuro di tutti i civili coinvolti. Il Consiglio europeo si attende che il diritto internazionale umanitario, compresa la Convenzione di Ginevra relativa al trattamento dei prigionieri di guerra, sia pienamente rispettato. Chiede inoltre alla Russia di permettere immediatamente il rimpatrio in condizioni di sicurezza degli ucraini portati con la forza in Russia.
2. Il Consiglio europeo plaude al coraggio e alla determinazione del popolo ucraino e della sua leadership nella lotta per difendere la sovranità, l'integrità territoriale e la libertà del loro paese. L'Unione europea è fermamente impegnata ad aiutare l'Ucraina ad esercitare il suo diritto naturale di autotutela contro l'aggressione russa e a costruire un futuro pacifico, democratico e prospero. A tale riguardo, continuerà a collaborare strettamente con i partner internazionali.
Giustizia internazionale
3. Il Consiglio europeo encomia tutti coloro che contribuiscono a raccogliere prove e a indagare sui crimini di guerra e gli altri crimini più gravi e sostiene l'intenso lavoro del procuratore della Corte penale internazionale in tale contesto. Accoglie inoltre con favore il lavoro che la procuratrice generale dell'Ucraina sta svolgendo con il sostegno dell'Unione europea e dei suoi Stati membri in termini finanziari e di sviluppo delle capacità. Si compiace dell'istituzione di una squadra investigativa comune coordinata da Eurojust, il cui ruolo è stato rafforzato, nonché del continuo supporto operativo fornito da Europol. La Russia, la Bielorussia e tutti i responsabili saranno chiamati a rispondere delle proprie azioni in conformità del diritto internazionale.
Sanzioni
4. Il Consiglio europeo è determinato a intensificare la pressione sulla Russia e sulla Bielorussia per ostacolare la guerra della Russia contro l'Ucraina. Il Consiglio europeo invita tutti i paesi ad allinearsi alle sanzioni dell'UE. Qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni o di aiutare la Russia con altri mezzi deve essere fermato.
5. Il Consiglio europeo conviene che il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia riguarderà il petrolio greggio, nonché i prodotti petroliferi, forniti dalla Russia agli Stati membri, con un'eccezione temporanea per il petrolio greggio fornito mediante oleodotto.
6. Il Consiglio europeo esorta pertanto il Consiglio a finalizzarlo e ad adottarlo senza indugio, garantendo un mercato unico dell'UE ben funzionante, una concorrenza leale, solidarietà tra gli Stati membri e condizioni di parità anche per quanto riguarda il graduale affrancamento dalla nostra dipendenza dai combustibili fossili russi. In caso di improvvise interruzioni dell'approvvigionamento, saranno introdotte misure di emergenza per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento. A tale riguardo, la Commissione assicurerà il monitoraggio e riferirà periodicamente al Consiglio in merito all'attuazione di tali misure per garantire condizioni di parità nel mercato unico dell'UE e la sicurezza dell'approvvigionamento.
7. Il Consiglio europeo tornerà quanto prima sulla questione dell'eccezione temporanea per il petrolio greggio fornito mediante oleodotto.
Sostegno umanitario e finanziario
8. L'Unione europea continuerà a fornire sostegno all'Ucraina per affrontare i bisogni umanitari, il fabbisogno di liquidità e le esigenze di ricostruzione.
9. Dall'inizio dell'aggressione russa, l'Unione europea ha intensificato il sostegno alla resilienza economica, sociale e finanziaria globale dell'Ucraina, anche fornendo assistenza umanitaria. A tale riguardo, il Consiglio europeo plaude ai risultati della conferenza internazionale ad alto livello dei donatori organizzata congiuntamente dalla Polonia e dalla Svezia.
10. L'Unione europea e i suoi Stati membri hanno fornito protezione a milioni di rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina e restano determinati ad accoglierli e offrire loro sicurezza, anche aiutando i paesi vicini. Il Consiglio europeo invita la Commissione a presentare nuove iniziative a sostegno di questo sforzo nell'ambito del quadro finanziario pluriennale.
11. L'Unione europea continuerà a sostenere il governo ucraino nel far fronte al suo fabbisogno urgente di liquidità insieme ai suoi partner del G7. Riconosce il sostegno annunciato nel contesto del G7. L'Unione europea è pronta a concedere all'Ucraina, nel 2022, una nuova assistenza macrofinanziaria straordinaria per un importo fino a 9 miliardi di EUR. In tale contesto, il Consiglio europeo chiede che la proposta della Commissione sia esaminata non appena sarà presentata.
12. La ricostruzione dell'Ucraina richiederà un sostegno globale per riedificare il paese per il futuro. L'Unione europea e i suoi Stati membri sono pronti a svolgere un ruolo importante in tale ambito. Si dovrebbe pertanto prendere in considerazione l'istituzione di una piattaforma per la ricostruzione dell'Ucraina che riunisca il governo ucraino, l'Unione europea e i suoi Stati membri, la Banca europea per gli investimenti, nonché partner, istituzioni finanziarie, organizzazioni ed esperti internazionali, come pure le parti interessate. Il sostegno dell'UE alla ricostruzione sarà collegato all'attuazione di riforme e misure anticorruzione coerenti con il percorso europeo dell'Ucraina. Il Consiglio europeo invita la Commissione a presentare proposte su tale base.
13. Il Consiglio europeo accoglie con favore gli sforzi profusi dagli Stati membri per prevedere nel rispettivo diritto nazionale adeguate misure di confisca e invita il Consiglio a esaminare rapidamente la recente proposta della Commissione concernente misure di diritto penale in caso di violazione delle sanzioni dell'UE. Il Consiglio europeo è favorevole a esaminare attivamente ulteriori opzioni in linea con il diritto dell'UE e internazionale, comprese opzioni volte a utilizzare i beni russi congelati per sostenere la ricostruzione dell'Ucraina.
Sostegno militare
14. L'Unione europea resta inoltre determinata a continuare a rafforzare la capacità dell'Ucraina di difendere la sua integrità territoriale e sovranità. A tale riguardo, il Consiglio europeo accoglie con favore la decisione, recentemente adottata dal Consiglio, di incrementare il sostegno militare all'Ucraina nell'ambito dello strumento europeo per la pace.
Sostegno economico
15. Il Consiglio europeo si compiace dell'adozione della decisione volta a sospendere per un anno i dazi all'importazione su tutte le esportazioni ucraine verso l'Unione europea.
Sostegno politico
16. Il Consiglio europeo prende atto dell'elaborazione dei pareri della Commissione sulla domanda di adesione all'UE dell'Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia, e tornerà sulla questione nella riunione di giugno.
17. L'Unione europea e i suoi Stati membri intensificheranno gli sforzi per attivarsi presso i paesi terzi al fine di sostenere l'Ucraina in tutte queste dimensioni, contrastare la manipolazione delle informazioni e la falsa narrazione da parte della Russia, nonché prevenire l'elusione e l'aggiramento delle sanzioni.
Impatto sui paesi vicini
18. Il Consiglio europeo segue con attenzione l'impatto della guerra della Russia contro l'Ucraina sui paesi vicini e sui Balcani occidentali. Sottolinea la necessità di fornire tutto il sostegno del caso alla Repubblica di Moldova, che si trova a far fronte alle interconnesse crisi energetica ed economica e a gestire la pressione migratoria causata dalla guerra. Il Consiglio europeo ribadisce il suo invito a porre fine alla repressione in Bielorussia e ricorda il diritto democratico del popolo bielorusso a nuove elezioni libere e regolari.

Ore 06 - Vertice Ue, aggiunte misure emergenza in caso interruzioni petrolio

Rispetto all'ultima bozza circolata delle conclusioni del Consiglio europeo è stata aggiunta nel testo finale adottato una frase che garantisce l'Ungheria in caso di stop al flusso da Mosca. "In caso di interruzioni improvvise della fornitura, saranno introdotte misure di emergenza per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento. A tale riguardo, la Commissione monitorerà e riferirà regolarmente al Consiglio sull'attuazione di tali misure per garantire condizioni di parità nel mercato unico dell'Ue e la sicurezza dell'approvvigionamento", si legge nel testo delle conclusioni. La bozza precedente parlava solo di "solidarietà tra gli Stati membri in caso di interruzioni improvvise della fornitura".

Ore 05 - von der Leyen: "In 60 giorni più petrolio da Croazia a Ungheria"

"C'è in funzione in Croazia l'oleodotto Adria, in cui possiamo aumentare la capacità in modo che nel tempo consegnino il petrolio in Ungheria. Il tempo necessario per questo aumento di capacità è stato stimato in circa 45-60 giorni. Quindi è un lasso di tempo ragionevole e necessita di alcuni investimenti". Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa al termine del primo giorno di Consiglio europeo. "Anche le raffinerie dovranno essere aggiornate perché la qualità del petrolio è differente. Quindi, è bene avere una certa quantità di tempo per soddisfare tutti i criteri in modo da poter staccarsi dal petrolio russo", ha precisato.

 

 

Ore 04 - von der Leyen: "Piattaforma internazionale per la ricostruzione"

"Investiremo una grande somma per lo sforzo colossale della ricostruzione dell'Ucraina. Creeremo una piattaforma dove condividere tutte le iniziative internazionali, l'OCSE o il G20, o il FMI o la Banca Mondiale, oltre agli sforzi europei". Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa al termine del primo giorno di Consiglio europeo. "Gli investimenti vengono prima della capacità amministrativa, dell'indipendenza della magistratura per combattere la corruzione per creare un ambiente favorevole per il settore imprenditoriale. Qui è importante stare davvero uniti per dare all'Ucraina una giusta possibilità di risorgere dalle ceneri e di poter davvero fare un balzo in avanti", ha aggiunto.

Ore 03 - Scholz: "Ue unita, accordo sanzioni di vasta portata"

"L'Ue è unita. Abbiamo concordato ulteriori sanzioni di vasta portata contro la Russia. Ci sarà un embargo europeo sulla maggior parte delle importazioni di petrolio russe". Così il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, su Twitter.

Ore 02 - Michel: "Ok Ue a 9 mld per Kiev e supporto ricostruzione"

"Il Consiglio europeo continuerà ad aiutare l'Ucraina con i suoi bisogni immediati di liquidità, insieme al G7. Ed è pronto a concedere a Kiev 9 miliardi di euro. Supporto forte e concreto alla ricostruzione dell'Ucraina". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

Ore 01 - von der Leyen: "Taglio 90% petrolio russo entro anno"

"Accolgo con favore l'accordo al Consiglio europeo di stasera sulle sanzioni petrolifere contro la Russia. Ciò ridurrà effettivamente circa il 90% delle importazioni di petrolio dalla Russia nell'Ue entro la fine dell'anno". Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.

Ore 00 - Accordo vertice Ue su sanzioni ed embargo a petrolio russo

Fumata bianca al vertice Ue, dove i leader hanno raggiunto un accordo per vietare l'esportazione di petrolio russo nell'Ue. Ad annunciarlo è lo stesso presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. "Questo copre immediatamente più di 2/3 delle importazioni di petrolio dalla Russia, tagliando un'enorme fonte di finanziamento per la sua macchina da guerra. Massima pressione sulla Russia per porre fine alla guerra", scrive Michel in un tweet. "Questo pacchetto di sanzioni include altre misure incisive: il de-Swifting la più grande banca russa Sberbank, il divieto di trasmissione per altre tre emittenti statali russe, e le sanzioni contro i responsabili di crimini di guerra in Ucraina", ha aggiunto.