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Terremoto in Bosnia, morta una donna. Almeno tre feriti, scosse anche nella notte

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È una donna di 28 anni per ora l’unica vittima del terremoto di magnitudo 6 della scala Richter - secondo quanto rilevato dai sismografi dell'Ingv - registrato ieri sera, venerdì 22 aprile, in Bosnia Erzegovina e avvertito anche in Italia. Il sindaco della città di Stolac, a sudest di Mostar, epicentro del sisma, ha riferito che la giovane è morta nel crollo della sua abitazione: altre tre persone della sua famiglia sono rimaste ferite.

 

 

Il sisma ha fatto tremare molte case anche in Italia: la scossa, infatti, è stata avvertita molto bene anche nel Sud della penisola, in particolare in Puglia, Calabria, Campania, Abruzzo e Marche. Ma in molti, sui social, hanno riferito di aver sentito il terremoto anche da regioni del Nord, come Lombardia e Veneto. Insomma, anche nel nostro Paese la paura è stata tanta.

 

Terremoto, crolli in piazza Sagnotti ad Amatrice. In aula Bertolaso e D'Ercole – Corriere di Rieti

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Terremoto, crolli in piazza Sagnotti ad Amatrice. In aula Bertolaso e D'Ercole

M. P.
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C’era anche Guido Bertolaso tra i testimoni della difesa sentiti ieri mattina dal giudice del tribunale penale di Rieti al processo che vede imputate sei persone tra cui Sergio Pirozzi. L’ex sindaco di Amatrice è accusato di disastro e omicidio colposo per il crollo della palazzina ex Ina-Casa di piazza Augusto Sagnotti, 1 sotto le cui macerie, il 24 agosto di sei anni fa, persero la vita sette inquilini e altre tre persone rimasero gravemente ferite. A Pirozzi, difeso dall’avvocato Mario Cicchetti, viene mossa l’accusa di non aver revocato, con un provvedimento espresso, l’ordinanza “contingibile e urgente” emessa dall’ex sindaco Carlo Fedeli permettendo agli inquilini di rientrare nelle loro abitazioni (nell’udienza di febbraio scorso,

 

Bruno Porro, assessore a Bilancio e Sanità del Comune di Amatrice nel 2016, sentito dal giudice Carlo Sabatini aveva detto che “l’ordinanza di sgombero emessa da Fedeli, ai sensi dell’articolo 54 del testo unico degli Enti locali, non necessitava di revoca espressa ma decadeva automaticamente con il venir meno dei presupposti che l’avevano generata”). Ex capo della Protezione civile e commissario per numerose emergenze del Paese, tra cui il terremoto aquilano del 2009, Bertolaso ha di fatto confermato la tesi sostenuta dalla difesa di Pirozzi dichiarando come nella sua lunga esperienza non gli fosse mai capitato di venire a conoscenza di una ordinanza espressa di revoca di sgombero.

 

Facendo qualche passo indietro, secondo le conclusioni dell'inchiesta condotta dai pm Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti, la palazzina ex Ina-Casa venne ristrutturata – lavori di risanamento dell’angolo nord-ovest dello stabile lesionato dal sisma de L’Aquila - ma senza rispettare le norme antisismiche (il progetto avrebbe contenuto “gravi errori” e un “indicatore di rischio inattendibile e non realistico”); inoltre non fu effettivamente collaudata, sostiene sempre l’accusa, e quindi, con la successiva scossa dell'agosto 2016, crollò senza lasciare scampo agli inquilini. Tra i testi sentiti ieri anche Wanda D’Ercole, ex direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione post sisma, che ha confermato quanto sostenuto da Bertolaso. Nel pomeriggio è stata la volta del consulente tecniciodelle difesa l’ingegner Guida- per rendere il controesame - che ha confermato come il terremoto del 2016 sia stato un evento di forte entità, superiore alla media. Il professionista ha concentrato la sua attenzione sul nuovo studio compiuto sul sisma amatriciano dai ricercatori dell’Ingv Oggi si torna in aula e verrà ascoltato il professor Franco Braga per l’ex sindaco Pirozzi. Gli altri cinque imputati sono: il progettista e direttore dei lavori, Ivo Carloni; tre tecnici del Genio civile, Valerio Lucarelli, Giovanni Conti e Maurizio Scacchi, e il comandante dei vigili urbani di Amatrice, Gianfranco Salvatore.

 


 

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Intanto nella notte ulteriori scosse sono state registrate dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: alle 2,59 il sisma è stato di magnitudo 4 con epicentro sempre la Bosnia, così come per la scossa delle 4,20, con magnitudo 4.4. Alle 4,34, invece, un terremoto di magnitudo 3.5 è stato registrato lungo la costa croata meridionale.