
Egitto, Zaki fuori dal carcere dopo 22 mesi: "Sto bene"

Patrick Zaki è libero. Lo studente attivista è fuori dal carcere. Rilasciato da un commissariato di Mansura ha subito riabbracciato la madre, la sorella e la fidanzata in una stretta via su cui affaccia il commissariato. Zaki è uscito dal commissariato vestito con gli abiti che aveva in carcere: una tuta e scarpe da ginnastica bianche, il colore simbolo degli imputati nei processi egiziani. Appena varcata la porta del commissariato, dal quale è stato rilasciato, ha alzato la mano con l'indice e il dito medio alzati in segno di "vittoria". Patrick è da oggi a piede libero, ma ancora sotto processo, con la prossima udienza fissata per il primo febbraio.
Patrick Zaky, ordinata la scarcerazione ma non è assolto. Prossima udienza l'1 febbraio
Lo studente egiziano dell'università di Bologna è apparso in buone condizioni, con la barba leggermente lunga ma curata, occhiali e i capelli raccolti in un codino. Ieri la decisione del tribunale di liberarlo: non è ancora stato assolto dalle accuse per le quali è stato tenuto finora prigioniero. "Sto bene, sto bene" le sue prime parole. E poi: "Forza Bologna!".
Video su questo argomento
Patrick Zaki sarà scarcerato, l'appello della sorella alla fiera Più Libri Più Liberi
"Un abbraccio che vale più di tante parole", commenta il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, su Facebook. "Sono fiero della sua resistenza e del suo coraggio e incredibilmente meravigliato perché Patrick Zaki non ha mai mancato di pensare all'Italia, di occuparsi di altri prigionieri, è un modello di difensore dei diritti che tutti ammiriamo", dice invece Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International. "Le immagini che arrivano dall'Egitto di sorrisi e abbracci che aspettavamo da 22 mesi ci stanno riempiendo di enorme emozione. Ha riacquistato la libertà seppur provvisoriamente, auspichiamo che diventi permanente" ha concluso Noury.
Morto suicida a Mammagialla il Regeni egiziano. L'inchiesta verso l'archiviazione