
Covid: primo caso certificato al mondo di reinfezione da Coronavirus

Ci si può reinfettare più volte? Ecco la prima inconfutabile risposta scientifica che dice di sì. La scoperta di un team di ricercatori di Hong Kong
Primo caso al mondo scientificamente certificato di reinfezione da Coronavirus. La notizia arriva in Italia il 24 agosto 2020 battuta dalle agenzie LaPresse (ore 17.19) e Adnkronos (ore 18.06).
È una delle domande più temute: ci si può contagiare due volte con il Covid? E la risposta inconfutabile arriva quindi ora, dalla Cina. Un team di ricercatori di Hong Kong ha documentato «il primo caso confermato di reinfezione». La notizia è rimbalzata su più media internazionali. Si tratterebbe di un 33enne, quindi giovane e «apparentemente sano», riportano gli scienziati dell’università di Hong Kong (scrive Adnkronos), che «ha avuto un secondo caso di infezione, diagnosticato 4 mesi mesi e mezzo dopo il primo episodio» di Covid-19. Già segnalati casi analoghi nel mondo ma nessuno finora era stato confermato con test rigorosi.Il lavoro dei ricercatori di Hong Kong - spiega Adnkronos - rileva che la reinfezione può essere possibile in rari casi. Il loro report potrebbe avere risvolti preoccupanti, rilevano gli esperti, perché suggerisce che l’immunità può durare solo pochi mesi in alcune persone. Aspetto che avrebbe implicazioni anche sul fronte dei vaccini in sviluppo. Il 33enne protagonista del doppio contagio, secondo quanto riporta il ’New York Times’, ha avuto solo sintomi moderati la prima volta, e la volta successiva nessun sintomo. La reinfezione è stata scoperta di ritorno da un viaggio in Spagna, hanno spiegato gli scienziati, e il virus sequenziato corrispondeva al ceppo circolante in Europa a luglio e agosto. «I nostri risultati dimostrano che la seconda infezione è stata causata da un nuovo virus» con cui il paziente «si è contagiato di recente», e non da una «prolungata diffusione virale», ha dichiarato Kelvin Kai-Wang To, microbiologo clinico dell’università di Hong Kong. I medici hanno segnalato diversi casi di presunta reinfezione in varie parti del mondo, ma nessuno di questi è stato confermato con test rigorosi. Quello di Hong Kong sarebbe il primo. Ed è stato possibile perché i ricercatori hanno sequenziato il virus di entrambe le infezioni contratte dal paziente e hanno trovato differenze significative, il che suggerisce che l’uomo sia stato contagiato una seconda volta. Del resto, ricordano gli esperti, è noto come i coronavirus che causano il comune raffreddore siano in grado di causare nuove infezioni in uno stesso soggetto in meno di un anno. Ma per il Covid 19 gli scienziati speravano in un comportamento più simile a quello dei ’cuginì virus della Sars e della Mers, i quali sembrano produrre un’immunità più duratura di alcuni anni.