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Prezzi carburanti in calo, quanto costano benzina, diesel e gpl. Sale il metano. Il Codancons: "Ritocchi impercettibili, sbagliato esultare"

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Continuano a scendere i prezzi di benzina e diesel in Italia. Grazie alle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi che venerdì hanno chiuso ancora in discesa, in particolare sul diesel, sabato si sono registrati nuovi tagli delle compagnie sui prezzi raccomandati. E così, Eni e Tamoil hanno ridotto di 2 centesimi i due carburanti, Q8 di 3 centesimi, IP di 2 centesimi benzina e diesel e di 1,5 centesimi il Gpl. Di conseguenza, scendono i prezzi praticati alla pompa recependo anche i consistenti ribassi decisi dagli operatori la scorsa settimana.

 

 

Nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise aggiornati alle 8 di ieri, domenica 7 agosto, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,833 euro/litro (1,861 il livello rilevato venerdì), con i diversi marchi compresi tra 1,818 e 1,854 euro/litro (no logo 1,829). Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,815 euro/litro (contro 1,841), con le compagnie tra 1,799 e 1,833 euro/litro (no logo 1,813). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato si attesta a 1,977 euro/litro (2,010 il prezzo rilevato venerdì), con gli impianti colorati che praticano prezzi tra 1,912 e 2,028 euro/litro (no logo 1,881). La media del diesel servito è 1,960 euro/litro (contro 1,991), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,896 e 2,013 euro/litro (no logo 1,864). I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,814 a 0,838 euro/litro (no logo 0,805). Infine sale il prezzo medio del metano auto, collocandosi tra 2,202 e 2,693 (no logo 2,375). 

 

 

Per il Codacons, però, questo calo non basta a "recuperare quanto accaduto nei mesi scorsi, quando listini schizofrenici e ormai svincolati dai mercati internazionali sono balzati alle stelle prosciugando le tasche di tanti italiani", si legge in una nota. "Di fronte alla crescita senza freni dei listini alla pompa registrata nell’ultimo anno, esultare per qualche minimo ribasso è del tutto fuori luogo - sottolinea il presidente dell'associazione Carlo Rienzi - Nonostante la riduzione delle accise, oggi un litro di benzina costa il 13,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il diesel è rincarato del 22,6% su base annua. È quindi surreale esaltare questi ritocchi al ribasso, quasi impercettibili per i consumatori, in uno scenario che ha visto esplodere, letteralmente, i costi per i trasporti. Ci aspettiamo dal prossimo Governo, dopo anni di promesse sul taglio delle accise, un intervento finalmente incisivo e direttamente alla fonte sulla definizione dei prezzi dei carburanti: unica soluzione in grado di dare un po’ di respiro alle tasche di automobilisti, motociclisti e operatori della logistica”, conclude Rienzi.