
Cingolani: "Italia, totale indipendenza dal gas russo nel 2024"

L'Italia sarà completamente indipendente dal gas russo nella seconda metà del 2024. Parola del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che è intervenuto in una conferenza stampa. Cingolani ha spiegato che il piano dell'Italia "prevede diversi scenari, al momento siamo in pre allerta, non in allarme: per ora la situazione è assolutamente sostenibile". Ciò che deve fare l'Italia è "sostituire 30 miliardi di metri cubi che arrivano dalla Russia. Sommando risparmio e nuove forniture saremo totalmente indipendenti nella seconda metà del 2024". Il prezzo, con lo scoppio della guerra in Ucraina, è salito alle stelle. "Quanto lo paghiamo? Un botto, era aumentato già prima della guerra e si fa fatica a spiegarlo, ora ogni volta che viene annunciato un taglio la borsa Ttf impenna. Riteniamo che il ruolo della borsa del gas in questo momento, in un'economia di guerra e non di mercato, non sia adeguato e il price cap diventerebbe un normalizzatore importante. Essendo l'Europa il principale compratore può permetterselo". Nel frattempo, è l'Algeria ad essere diventato il primo paese fornitore di gas nella penisola, dopo che nelle scorse settimane il premier Draghi era volato ad Algeri per firmare i relativi accordi.
Ue, taglio del 15% dei consumi del gas. Per l'Italia sarà del 7%, Cingolani: "Entro l'inverno quasi indipendenti dalla Russia"
Parlando degli stoccaggi, invece, Cingolani ha spiegato che ad oggi "sono al 71,7%", sono in forte recupero. Se ci fosse un'interruzione a inizio inverno delle forniture russe saremmo a posto fino a febbraio, poi a marzo ci sarebbe un piccolo deficit compensabile, e poi ad aprile i consumi andrebbero a calare. Dopo l'inverno 22-23 si può procedere agli stoccaggi e andare avanti meglio di come stiamo andando in questo momento", aggiunge. Adesso "abbiamo un livello di sicurezza nazionale elevato" e per questo motivo "non prevediamo drastiche misure di contenimento a livello industriale". Ieri il Consiglio Ue ha approvato il piano di emergenza gas che prevede il taglio obbligatorio del 15% dei consumi in caso di stato di allerta dal primo agosto al 31 marzo, un taglio che per l'Italia sarà del 7%, che "è pari a circa 55 miliardi di metri cubi, quindi è un taglio di 4 miliardi", ha spiegato Cingolani.
"Ridurre i consumi di gas del 15% da agosto a marzo"
Infine, il ministro ha fatto un passaggio sul tanto discusso rigassificatore di Piombino. "Buona parte delle nuove forniture di gas devono essere rigassificate. Ora c'è un po' di polemica, e faremo di tutto per alleviare i disagi, ma la sicurezza nazionale passa per Piombino. A Sulmona c'è una strettoia quindi dobbiamo andare a Nord - spiega - A Ravenna siamo pronti, manca un tubo di raccordo. E' fondamentale che entrambi i rigassificazioni entrino in funzione tra il primo quadrimestre 2023 e il primo quadrimestre 2024".
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