
Stangata sui prezzi, l'inflazione continua a salire. Paghiamo l'incredibile aumento dell'energia: +42.2% a maggio

Il Pil italiano è dovrebbe continuare a crescere sia nel resto del 2022 (+2,8%) che nel 2023 (+1,9%), seppur in rallentamento rispetto al 2021. Lo rileva l'Istat nelle prospettive per l'economia italiana 2022-2023. "Nel biennio di previsione - viene specificato - l’aumento del Pil sarà determinato prevalentemente dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (rispettivamente +3,2 e +1,9 punti percentuali) mentre la domanda estera netta fornirebbe un apporto negativo nel 2022 (-0,4 punti percentuali) a cui seguirebbe un contributo nullo nel 2023. Le scorte fornirebbero un contributo nullo in entrambi gli anni".
Scoperti altri trenta furbetti del Rdc: spendevano i soldi per auto, moto e bella vita
Inoltre, "gli investimenti assicureranno un deciso sostegno alla crescita con una intensità più sostenuta nell’anno corrente (+8,8%) rispetto al 2023 (+4,2%). I consumi delle famiglie residenti e delle Isp (Istituzioni sociali private) segneranno un miglioramento più contenuto (+2,3% e +1,6%)". Per quanto riguarda l'inflazione, invece, "nel primo trimestre l’incremento tendenziale dell’indice per l’intera collettività si è attestato al 5,7%, per poi segnare una accelerazione ad aprile (+6%) e maggio (+6,9%). L’evoluzione è stata caratterizzata dal contributo elevato delle voci energetiche (+42,2% a maggio da 45,2% del primo trimestre) sostenute sia dalla componente dei prezzi dei beni regolamentati, caratterizzata dagli adeguamenti trimestrali al rialzo delle tariffe di energia elettrica e gas, sia da quella dei beni non regolamentati".
Europa, trovato l'accordo per il salario minimo. Stipendi destinati ad aumentare?
"A maggio - precisa l'Istituto di statistica - è proseguita la diffusione dei rialzi dei prezzi nei diversi prodotti. I prezzi dei beni alimentari hanno mostrato un’ulteriore accelerazione tendenziale (+7,1%), a sintesi di aumenti significativi sia degli alimentari lavorati (+6,8%) sia dei beni alimentari non lavorati (+7,9%). Anche i listini dei servizi hanno evidenziato una accelerazione negli ultimi mesi (+3,1% a maggio) trainati dai prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei trasporti". Secondo l'Istat, tra l'altro, "la crescita dell’inflazione è attesa proseguire nei prossimi mesi per poi attenuarsi, anche se con tempi e intensità ancora incerti. I rincari del petrolio, del gas naturale e delle materie prime agricole hanno avuto impatto nelle diverse fasi del sistema dei prezzi".
Un italiano su cinque cerca lavoro in hotel, ristoranti e bar. Ma mancano 150mila addetti