
Benzina, prezzo alle stelle. Altroconsumo: "Aumento del 40%. Il governo deve intervenire"

Il prezzo della benzina alle stelle, così come quello del diesel e del Gpl. L’aumento esponenziale sta diventando insostenibile e apre a interrogativi che necessitano di risposte chiarificatrici. A tal proposito, dall’inizio dell’anno Altroconsumo ha fotografato la situazione, monitorando l’andamento settimanale del prezzo industriale dei carburanti. Si è constatato un incremento di oltre il 2% a settimana. In soli 7 giorni, tra il 28/2 e il 7/3 l’aumento è stato quasi del 9%, la scorsa settimana ha raggiunto il + 21% e la situazione non sembra destinata a migliorare. All’interno dell’indagine, Altroconsumo ha verificato il costo della benzina e del diesel in modalità self durante la prima settimana di gennaio e confrontandolo con i prezzi praticati dalle più note insegne distribuite sul territorio nazionale (considerando anche le cosiddette “pompe bianche”, senza alcun marchio). I rincari vanno da un 21% minimo per la benzina, arrivando anche al 40% per il diesel. La maggior parte delle insegne più diffuse ha registrato un incremento del 25% da inizio anno, relativamente alla benzina.
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Tali aumenti si inseriscono in un quadro economico già fortemente critico per le famiglie, le quali avvertono una costante pressione sul loro benessere e sulla loro capacità di spesa. Urge, pertanto, un intervento governativo atto a mitigare tali aumenti: per questo motivo Altroconsumo ha scritto al ministro della Transizione ecologica Cingolani, al ministro dell’Economia Franco, al ministro per lo Sviluppo economico Giorgetti e all’Autorità Antitrust per chiedere interventi urgenti. “L’aumento del prezzo dei carburanti ha raggiunto soglie preoccupanti. La situazione dei consumatori, già in difficoltà nel sostenere le spese quotidiane per i rincari energetici, rischia di diventare insostenibile. In più le cause di questi aumenti esponenziali sono tutt’altro che chiare e confidiamo, anzi, possano essere approfondite dalle Autorità competenti, in primis l’Antitrust, indagando eventuali responsabilità degli operatori della filiera. Nel frattempo, è importante che le Istituzioni assicurino interventi concreti per mitigare gli aumenti che impattano su famiglie e imprese” ha sottolineato Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo.
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E ancora: “Abbiamo pertanto scritto al Governo chiedendo di agire su vari fronti. In primis azzerando l’Iva applicata al prezzo dei carburanti: se l’azzeramento fosse effettuato oggi, il prezzo della benzina scenderebbe a 1,8 euro al litro. Tuttavia, se non si arresta l’attuale crescita esponenziale, a Pasqua il prezzo potrebbe toccare la soglia di tre euro al litro. In secondo luogo, proponiamo di rendere le accise decrescenti al crescere del costo industriale. Infine, chiediamo di attingere, come già altri Paesi europei come la Francia hanno iniziato a fare, alle risorse aggiuntive scaturite dall’extra-gettito Iva scaturito dai rincari degli ultimi mesi e che, secondo i nostri calcoli, da inizio anno dovrebbe ammontare già a 85 milioni di euro: è giusto che questo tesoretto venga utilizzato per alleviare il più possibile l'impatto su automobilisti e trasportatori, ad esempio abbattendo il prezzo alla pompa” ha concluso.
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