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Monte dei Paschi di Siena, Lovaglio amministratore delegato: ritirate deleghe a Bastianini

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Giornata chiave per la banca Monte Paschi di Siena. Il consiglio di amministrazione ha deliberato (all'unanimità) di ritirare le deleghe dell’amministratore delegato, Guido Bastianini. Lo stesso consiglio di amministrazione ha cooptato Luigi Lovaglio, per la successione.

 

 

Luigi Lovaglio è stato cooptato - secondo quanto riferisce l'agenzia Lapresse - nel Cda di Mps in corso a Siena per l’approvazione dei risultati 2021. Il banchiere, con un passato in Unicredit e Creval, subentra a Olga Cuccurullo, membro designato dal Tesoro, che si era dimessa venerdì scorso. In un prossimo appuntamento Lovaglio dovrebbe assumere le deleghe di amministratore delegato, sostituendo Guido Bastianini, cui sono state ritirate oggi. Bastianini - che secondo Adnkronos è pronto a procedere per vie legali - resta comunque nel Cda di Mps. Nel successivo comunicato stampa di Mps si spiega che "la sostituzione dell’amministratore delegato è regolata da un piano per la successione adottato dalla banca, con il coinvolgimento del comitato nomine e del comitato remunerazione". Il board, su proposta dei due comitati, è giunto all’unanimità alla conclusione che Luigi Lovaglio, in virtù "della sua rilevante esperienza anche a livello internazionale, unita alla profonda conoscenza del settore bancario italiano, sia il profilo più idoneo a ricoprire il ruolo di amministratore delegato e direttore generale della banca".

 

 

Ma chi è Lovaglio? Potentino, 66 anni, per una vita in UniCredit, prenderà nei prossimi giorni le redini di Monte dei Paschi di Siena. Quello di Lovaglio è stato il nome che ha trovato subito apprezzamento negli ambienti del Tesoro, gli stessi che nei giorni scorsi aveva chiesto all’ad Bastianini di farsi da parte per dare un segnale di discontinuità. Passo che non c’è stato e che ha portato a una rottura che, con tutta probabilità, continuerà in tribunale. Nato a Potenza nell’agosto del 1955, Lovaglio ha alle spalle 45 anni di carriera in Unicredit, dove è entrato giovanissimo nel 1973, passati soprattutto alla guida della ex controllata polacca Bank Pekao. Al termine della lunga esperienza, per tre anni è stato al comando del Credito Valtellinese, ottenendo il rilancio della banca lombarda. Passato l’istituto sotto al controllo di Crédit Agricole, Lovaglio ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato a giugno dello scorso anno.