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Lavoro, nel terzo trimestre 121 mila occupati in più. Dall'inizio dell'anno mezzo milione di nuovi posti

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Dati incoraggianti dall'Istat sul fronte dell'occupazione. Dal lato dell’offerta di lavoro, nel terzo trimestre 2021 si registra un aumento di 121 mila occupati (+0,5%) rispetto al trimestre precedente, dovuto alla crescita dei dipendenti (+156 mila, +0,9%), a tempo indeterminato e a termine, che si contrappone al calo degli indipendenti (-35 mila, -0,7% in tre mesi). I dati dell'Istat sottolineano che si riduce il numero di disoccupati (-134 mila, -5,4%) e anche quello degli inattivi di 15-64 anni (-41 mila, -0,3%).

I dati mensili provvisori di ottobre 2021 confermano il trend in aumento degli occupati (+35 mila, +0,2% rispetto a settembre), che si associa a quello dei disoccupati (+51 mila, +2,2%) e al calo degli inattivi di 15-64 anni (-79 mila, -0,6%). Rispetto al terzo trimestre 2020, l’aumento dell’occupazione (+505 mila unità, +2,2%) interessa i dipendenti a tempo indeterminato (+228 mila, +1,5%) e, soprattutto, quelli a termine (+357 mila, +13,1%); per il decimo trimestre consecutivo si registra il calo degli indipendenti (-80 mila, -1,6%). La crescita dell’occupazione coinvolge sia gli occupati a tempo pieno sia quelli a tempo parziale (+1,9% e +3,7%, rispettivamente). In diminuzione il numero di disoccupati (-308 mila in un anno, -12,0%) e quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-453 mila, -3,3% in un anno). Ancora numeri. Nel terzo trimestre 2021, l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, è aumentato dell’1,4% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto al terzo trimestre 2020; il Pil è aumentato del 2,6% in termini congiunturali e del 3,9% in termini tendenziali.

Ovviamente esprime soddisfazione Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, oggi a Genova all'assemblea pubblica di Confindustria ai magazzini del Cotone. Secondo Bonomi, che si dice felice dei numeri, i dati "confermano quello che abbiamo sempre detto, il problema delle imprese italiane oggi e trovare profili professionali e assumere e non licenziare".