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Lavoro, Landini avverte: "Senza riforma ammortizzatori serve il blocco licenziamenti fino a fine anno"

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Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, è tornato a parlare di blocco dei licenziamenti. "Il blocco riguarda i settori del terziario, del turismo e del commercio - ha sottolineato in una intervista al Corriere della Sera -: parliamo di centinaia di migliaia di lavoratori, soprattutto donne e giovani, che rischiano di rimanere senza lavoro. La riforma degli ammortizzatori sociali non è ancora pronta, lo sarà nel 2022. Ecco perché crediamo che il blocco debba essere prolungato almeno fino a fine anno".

 

 

"E' il momento di tenere unito questo Paese e la ripresa economica deve difendere e creare lavoro. Per questo - ha proseguito Landini - bisogna discutere di investimenti e riforme come quella degli ammortizzatori sociali che deve essere universale e mutualistica. Le politiche attive del lavoro devono fondarsi su un sistema di formazione permanente per tutti. Bisogna fermare la strage delle morti e degli infortuni sul lavoro. E' il momento di superare la precarietà del lavoro - ha aggiunto Landini - e di definire un nuovo statuto dei diritti di tutte le persone che lavorano. Serve una legge sulla rappresentanza che dia validità generale ai contratti nazionali dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative e cancellando così i contratti pirata. Serve - ha proseguito il leader della Cgil - una nuova politica industriale affinché gli investimenti pubblici e privati creino un nuovo modello di produzione ambientalmente e socialmente sostenibile. La politica deve reinvestire nel lavoro. L’obiettivo deve essere la piena e buona occupazione. Il lavoro stabile e di qualità, a partire dai giovani e dalle donne, deve essere un assillo".

 

 

Il discorso si è poi spostato sulla vaccinazione: "Vaccinarsi contro il Covid è anche un dovere sociale. Noi non siamo mai stati No vax. Noi siamo per la sospensione dei brevetti affinché tutti nel mondo si possano gratuitamente vaccinare, solo così si possono sconfiggere le varianti e quindi il virus. E' responsabilità del governo e del Parlamento di rendere per legge obbligatoria la vaccinazione. Se lo fanno, noi siamo d’accordo. Non è il momento delle divisioni e delle strumentalizzazioni", ha detto Landini al Corriere della Sera.