
Dl Sostegni, blocco dei licenziamenti e cig Covid fino al 31 dicembre. Fondi per reddito di cittadinanza, navigator e vaccini

Il Dl Sostegni è ormai al rush finale in vista dell'approvazione che dovrebbe avvenire domattina in consiglio dei ministri. Tra le misure contenute nel documento, secondo anticipazioni diffuse dalle agenzie di stampa estratte dalla bozza del testo, figurano la proroga fino a fine anno della Cig Covid e del blocco dei licenziamenti. Fino a ottobre per la Cig ordinaria. Il decreto stanzia 400 milioni per il fondo occupazione.
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Inoltre tra le altre voci di spesa, si destinano 170 milioni ad un fondo per il trasporto aereo; 1,5 miliardi per i lavoratori stagionali, con un’indennità pari a 2.400 euro forfettari. Viene inoltre rifinanziato il reddito di cittadinanza con un miliardo in più dovuto ad un ampliamento della platea. Viene estesa anche la platea del reddito di emergenza inserendo un dodicesimo dell’affitto pagato nel limite per cui lo si recepisce per tre mesi. Possibile la stessa disposizione anche per chi è in scadenza Naspi. Infine si profila la proroga a fine anno del contratto dei navigator previsti dall’Agenzia per le politiche attive del Lavoro, Anpal.
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Sarebbe previsto inoltre uno stanziamento di oltre 4 miliardi per il piano vaccini. Nella lista degli stanziamenti anche 700 milioni per l’acquisto di nuovi vaccini, 400 milioni per il trasporto e la logistica, 200 milioni per la produzione di vaccini in Italia, 1 miliardo per la struttura commissariale e 50 milioni per ospedali Covid. Tra gli altri fondi previsti dal decreto atteso domani in Consiglio dei ministri, 300 milioni per la scuola, 130 milioni corpo polizia e 60 milioni per i test nel mondo sportivo. Il testo è stato limato nel corso dell’incontro che si è svolto stamattina tra i capigruppo della maggioranza e i ministri Daniele Franco e Federico D’Incà, alla presenza dei sottosegretari del Mef e dei Rapporti con il Parlamento, definito "molto positivo", da alcune fonti di governo. "Si è trattato del primo vero confronto interno alla maggioranza con il coinvolgimento dei rappresentanti parlamentari. Dopo l’introduzione del ministro Franco, che ha illustrato i 5 punti principali del Decreto c’è stato ampio confronto su tutte le tematiche", spiegano le stesse fonti.
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