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Più turisti in albergo, aumento dal 2 al 10%

Il presidente di Federalberghi Umbria Confcommercio Mencaroni

Alessandra Borghi
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“Siamo soddisfatti, la stagione è stata positiva e anche Ferragosto non ha deluso”. Giorgio Mencaroni, presidente di Federalberghi Umbria Confcommercio, in base ai contatti avuti con i colleghi delle strutture ricettive delinea un bilancio rincuorante per la categoria. E non lo attribuisce solo alle condizioni meteorologiche che hanno scacciato il ricordo della piovosa estate del 2014: “Anzi. Il caldo in genere tende a svuotare le città d'arte, più favorite dalla mezza stagione. Semmai ne hanno beneficiato Valnerina e zone lacuali”. E' per un mix di fattori, dunque, se “rispetto agli anni passati l'occupazione delle strutture registra un incremento. In alcuni casi anche a due cifre, con una forbice fra i 2 e i 10 punti percentuali”. C'è tuttavia un “ma”. L'intermediazione “I ricavi tendono a non essere proporzionali. Succede perché si lavora in modo sempre più massiccio attraverso i grandi portali dove chi usa Internet è convinto di trovare le migliori condizioni possibili. E la commissione per noi è minimo del 18 per cento”. Quindi, se il turismo è aumentato, gli albergatori pagano di più sul fronte dell'intermediazione. Non a caso, Federalberghi Umbria ha aderito alla campagna promossa da Federalberghi nazionale dal significativo titolo “Fatti furbo, contatta direttamente il tuo hotel”. Le famiglie si rivelano poi molto oculate nel destinare le loro risorse. Mencaroni ricorda al riguardo “l'attenta politica dei prezzi praticata dagli albergatori, mirata a un contesto economico in cui gli italiani iniziano a sperare nella ripresa ma senza esagerare”. Secondo il presidente “i prezzi sono rimasti fermi a sette, otto anni fa...”. Insomma, ciascuno potrebbe scegliere in base alle proprie tasche. “Beninteso, nessuno si piange addosso - precisa -. Siamo contenti, ben venga questa fase, c'è una soddisfazione di base”. Le priorità Sul turismo vanno comunque fatte scelte precise a livello regionale. “Da anni tutti diciamo che è un settore strategico. Le imprese turistiche vanno considerate sullo stesso piano delle altre. La predisposizione della Regione ci sembra buona, ma dobbiamo concentrarci su poche azioni efficienti ed efficaci”.  L'articolo completo nel Corriere dell'Umbria di lunedì 17 agosto (CLICCA QUI)