
Alla sinistra proprio non riesce di dire che i morti di Cutro sono colpa degli scafisti

No, non comprendono che c’è una categoria di criminali alla base della tragedia di Cutro. Che non va cercata nel governo, né al Viminale, né nella Guardia costiera e nemmeno nella Guardia di Finanza. Prima o poi la sinistra dovrà arrendersi all’evidenza che chi ha ammazzato quei poveri cristi arrivati dall’Afghanistan sono gli scafisti. E non a caso di trafficanti di esseri umani ne sono stati già arrestati quattro.
Sembra quasi ovvio doverlo sottolineare, eppure c’è chi osa parlare in Parlamento di strage di Stato senza la capacità di spiegare come fa a mettere assieme parole così gravi.
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In pratica è come se si dicesse che c’è stato un piano preordinato, un rifiuto di soccorso, una volontà deliberata di ammazzare.
Ecco, ragionamenti così raffinati sono davvero difficili da seguire se non con le antenne della propaganda. Possiamo dire che il nuovo Pd di Elly Schlein si è infilato in un’avventura che non lo porterà da nessuna parte: a dimostrarlo la triste contabilità dei morti in mare. Da quando si è insediato il governo Meloni dalla fine di ottobre fino ad oggi decine di migliaia di uomini e donne sono stati salvati dalla morte in mare.
E purtroppo tantissimi altri se ne sono registrati negli anni precedenti, quando si pretendeva di spalancare le frontiere. Più partivano, più morivano.
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L’unica soluzione sta proprio lì, come si sforza di ribadire il centrodestra. Aiutarli a casa loro non è solo uno slogan, ma una politica.
Più stanziamenti nei paesi più poveri, meno disperati partiranno versando migliaia di dollari a quei farabutti meglio noti come scafisti e si eviterà di far rischiare la vita a persone che temono per il loro futuro.
La bagarre scatenata dall’opposizione in Parlamento contro il ministro Piantedosi ha aperto gli occhi a tutti e ha compattato la maggioranza attorno al suo uomo al Viminale. Ennesimo autogol di una minoranza allo sbando.
La Cgil sempre più relitto ideologico. Stavolta è il turno di Salvini (che non si spaventa)