
Festeggiano la Schlein, ma rischiano di schiantarsi

Festeggiano senza ragionare. Sono i “vincitori” del congresso del Pd, i tifosi di Elly Schlein, che senz’altro rappresenta una novità. Ma a mezza bocca nei palazzi della politica si chiedono di che genere.
Già, perché anzitutto c’è la singolarità di un partito che con gli iscritti vota da una parte e poi si fa battere da quelli che iscritti non sono. E siccome la militanza un peso nel Pd dovrebbe avercelo, sarà interessante vedere la sfida tra vertice e base.
Poi, la svolta massimalista. Se in piena notte un’estremista del livello di Laura Boldrini arriva a twittare “Meloni arriviamo”, non si sa se ridere o piangere. Ridere per una minaccia senza senso, oppure piangere di paura. Probabilmente né l’uno né l’altro, perché tutto appare così strano. Ancora: applausi anche da Nicola Fratoianni, e il quadro si fa almeno più chiaro. Nasce un partito radicale di sinistra più o meno estrema.
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Dal che si deduce che ci vorranno molti mesi prima di capire la nuova linea del Pd. E non perché Fioroni se ne è appena andato via.
Ma davvero la Schlein può pensare che le correnti si siano improvvisamente volatilizzate? Il partito di opinione – con i numeri scarsi che vanta la politica – conta sempre di meno. Gli apparati resistono e gli elettori delle primarie non si trasformano automaticamente in militanti e dirigenti. I tromboni che l’hanno issata alla segreteria e gli amministratori che invece stavano con Bonaccini non se ne staranno fermi.
Non sarà il compito più facile quello di riunire il Pd, perché ciascuno pretenderà il suo a scapito dell’altro. È musica che va in scena dalla nascita del partito. Che prima, però, aveva più elettori.
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Lo stesso tema delle alleanze può rappresentare l’alibi per andarsene dal Nazareno.
Infine, i contenuti. Il Pd continua a perdere le elezioni con programmi lontani dal popolo che combatte per il pranzo e per la cena, per il mutuo di casa. Se le priorità sono antifascismo come ius soli, diritti civili come emergenza climatica, rischiano di allontanare ancora di più il partito dalla società. La prospettiva è quella di schiantarsi.
A La Russa non piace fingere. E' un merito, non una colpa