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Moratti e Schlein, stessi sondaggisti stessa fine?

Francesco Storace
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E' incredibile come Letizia Moratti, con i suoi soldi, con la sua esperienza di vita, si sia fatta fregare un botto di quattrini dai sondaggisti. Perché stando a quanto pubblicato dai vari siti – da Dagospia in giù – madame non ha badato a spese per previsioni palesemente farlocche. O che almeno si sono rivelate tali alla prova delle regionali lombarde.

E adesso rischia di cascarci Elly Schlein, che per le primarie del Pd pare essersi affidata agli stessi fabbricanti di numeri.

 

 

Nel mirino dei vari cronisti, Winpoll. Che è stata assoldata da entrambe le candidate a competizioni diverse.

I coriandoli la Moratti avrebbe potuto farli già ad agosto dello scorso anno. Aveva già cominciato l’azione di rottura con Attilio Fontana, e già risultava vincitrice con oltre il 40% sopra Attilio Fontana e punto di riferimento anche del Partito Democratico, oltre che del Terzo Polo. Mancavano ancora molti mesi alle regionali del 12 e 13 febbraio.

Idem a gennaio: nell’ultima rilevazione per le regionali della Lombardia, Winpoll ha dato la candidata al Pirellone, Letizia Moratti, al 27,6%, sopra Pierfrancesco Majorino al 25,2%, con un Fontana al 41,3%, anche se poi ha vinto con il 54,7%.  Il 13 febbraio, a spoglio concluso, Moratti non è entrata in Consiglio regionale, essendo rimasta sotto il 10%, al 9,9%.

 

 

E adesso i numeri di Winpoll si abbattono su Elly Schlein. Un deputato del Pd dell’entourage che sostiene Bonaccini li mostra col sorriso sulle labbra, perché a suo dire “portano iella”: Elly Schlein supererebbe il candidato più accreditato, appunto Bonaccini, con il 56,3%. Rifaccia bene i conti.

Anche perché la Moratti difendeva in video i propri numeri da quelli diffusi dai suoi concorrenti: “I sondaggi che sono usciti sono falsi: io ho sondaggi che sono molto più positivi”. Diciamo che non è andata esattamente così…