
Refugium traditorum: se il Pd si carica pure Giarrusso…

La casacca ideale per chi fa politica solo per trovare un luogo dove sistemar le natiche è il Pd. A prescindere da ciò in cui si crede.
Dice un senatore di quelle che ne ha viste di tutti i colori, con una forma latina tra il triste e il divertito: “Siamo diventati il refugium traditorum”. Amaro, ovviamente, ma chi ha passato la propria vita a sinistra davvero non ce la fa a sopportare pure un Giarrusso qualsiasi.
Che oltre ogni (de)merito ha fatto un po’ da detonatore in preparazione delle primarie del 24 febbraio. L’adesione annunciata da Dino Giarrusso, ex jena, ex grillino, ex dirigente del sicilianissimo Cateno De Luca, ha scatenato l’ira nel Pd. A farne le spese il prossimo capo del partito, Stefano Bonaccini, a cui il nuovo “acquisto” ha fatto una specie di dichiarazione d’amore.
Le riforme si avvicinano: presidenzialismo o premierato, sarà il popolo a decidere chi governa
Poi, una serie di gaffe niente male tra richieste di scuse e “non accadrà” mai all’indirizzo del malcapitato aderente scomodo.
Una vicenda che probabilmente non approderà a nulla, perché sia dalle parti del capoclan Bonaccini che tra i suoi rivali, si è aperta una gara a respingere l’intruso e in fondo sono fatti loro.
Ma quel su cui farebbero bene a riflettere dalle parti del Nazareno, è perché a uno come Giarrusso possa venire in testa l’idea di aderire al Pd. Non perché sia un cattivo elemento – in politica chiunque può essere buono o cattivo di questi tempi – ma perché se fino a un minuto prima ti sei caratterizzato come il nemico, nessuno potrebbe mai spiegare la conversione, se non col fatto che tanto non ci si può più stupire di nulla se succede.
Sulla giustizia Salvini difende Renzi: è un tema che ormai appartiene a tutti
Quando l’identità è un optional, chiunque può travestirsi da attivista di questo o quello. Se ti trasformi nel partito degli ottimati che pensano di poter governare anche perdendo le elezioni, quello che conta è tentare di riuscire ad entrare nel club dalla porta principale: gavetta e consenso popolare non sono più i requisiti necessari.
Se vogliamo, il caso Giarrusso rappresenta l’ennesima conferma di una politica che ormai ha smarrito persino se stessa. I partiti come zattere dove imbarcare i naufraghi. Amen.
Incidente: bocciati gli emendamenti per reintrodurre i decreti Salvini