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Calderoli cattura la Toscana lungo la strada dell'autonomia differenziata

Francesco Storace
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Ci mancava il congresso. Ma il governatore della Toscana, Eugenio Giani del Pd, non si intimorisce e intende andare avanti lungo la strada dell’autonomia differenziata. Nel Pd lo accusano di essersi fatto “catturare” da Calderoli, ma lui rivendica coerenza d’azione.

“Beni culturali, energia e risorse della geotermia li possiamo gestire come Toscana. Non manchiamo di rispetto al Sud così. L’autonomia differenziata nasce nella cultura istituzionale di Calamandrei, è un’idea di sinistra”. Boom. E ora chi glielo dice al Nazareno che si spacca il Pd anziché l’Italia?

Parole pubblicate dal Foglio e non smentite. Ma seguite da una scia di commenti velenosi (da sinistra) che la dicono tutta sulla confusione in quel campo.

Probabilmente il governatore toscano ha colto un punto, che sta nell’attuazione di quell’articolo 117 della Costituzione che fissò, con la sola maggioranza di sinistra, il principio di autonomia differenziata delle regioni. Calderoli lo vuole attuare (“incostituzionale è non farlo”). Per Emiliano (Pd Puglia) invece la bozza Calderoli è contro la Costituzione, per Giani (Pd Toscana, appunto) “non crea squilibri, è anzi un’opportunità”. Per Bonaccini (Pd Emilia e prossimo segretario del partito, dicono) “serve una legge quadro e un pieno coinvolgimento del Parlamento”, tanto per non scontentare nessuno.

A dire il vero, non è maturata certo in questi giorni la posizione della Toscana, ma potrebbe assumere una connotazione centrale nel dibattito congressuale del Pd. Sarà da capire come farà Bonaccini a resistere alle pressioni anti Calderoli nel Pd, visto che anche lui da tempo dice di chiedere l’autonomia come Giani. Salvo correggersi come negli ultimi tempi sulle modalità di approvazione della norma.

Fatto sta che si voleva spaccare il centrodestra, ma accadrà il contrario. Anche perché la coalizione di governo ha nel suo programma – quello che ha vinto le elezioni – pesi e contrappesi: autonomia differenziata e presidenzialismo, federalismo e unità nazionale. E questo farà.