
Sul caro bollette Letta vuol ballare da solo mentre il Paese paga

Fermatelo. Enrico Letta è davvero in crisi e ne sbaglia una al giorno. Adesso fa il gradasso sugli aiuti per l’energia: famiglie e imprese vanno al collasso per le bollette su luce e gas e lui snobba le iniziative che tutti i partiti vorrebbero prendere. Ma c’è un motivo e sta nella sua voglia di propaganda. Nei giorni scorsi si è aperto il dibattito sul tema, partito da una proposta di Calenda, anche se un po’ bizzarra sulla sospensione della campagna elettorale. Salvini lo ha invitato a correggere il tiro, dichiarando il sostegno della Lega a norme da fare approvare subito in Parlamento, sollecitando un vertice tra i partiti. Su questo, Letta si è subito irrigidito, dicendo che non stiamo al cinema e corbellerie del genere. Come se riunire i partiti su un tema delicatissimo possa comportare chissà che cosa se non unirsi per approvare tutti la stessa cosa.
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Poi si è capito perché Letta non vuole. Perché il Pd ha organizzato per sabato e domenica le sue mille piazze in giro per l’Italia con candidati e candidate contro il caro Bollette. In poche parole, è un tema su cui Letta vorrebbe raccogliere voti senza muovere un solo dito nella sede parlamentare. Un atteggiamento che davvero lascia da pensare quando ogni giorno si fa la morale (agli altri) sul senso di responsabilità che bisogna avere in questo momento.
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Eppure si tratta di mettere tutti al tavolo per dare un indirizzo politico unitario al premier in carica, Mario Draghi. Ma Letta, che vede nero nei sondaggi, non ci sta e ha bisogno di bandierine e gazebo per il suo Pd. Insomma, gli serve quell’energia che non è legata alla guerra. Tutto questo mentre proprio la Lega segnala la necessità di uno scostamenti di bilancio per 30 miliardi: rinunciarci oggi significa rischiare di doverne trovare 100 tra qualche tempo. Ma il Pd pensa alle mille piazze… Balla da solo mentre il Paese paga.
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