
Si fanno chiamare Terzo polo, ma rischiano di arrivare quarti

Terzo polo a reti unificate, ma occhio al flop. Perché per Matteo Renzi e Carlo Calenda non è che ci siano tutte queste vele spiegate per salutarne l’immancabile successo.
Dopo i primi bagliori, emerge, dalla nuova alleanza più di necessità che di convinzione, il solito affresco di sempre e che riguarda ogni volta gli insoddisfatti dei poli di destra e di sinistra.
Due leader si mettono insieme per non essere riusciti a piegare a se stessi gli altri schieramenti, nel caso di Azione e Italia Viva quello di sinistra. E con un’incredibile leggerezza dicono di puntare al voto degli elettori di destra.
Un incubo l'Italia della sinistra con partner perennemente in lite
Ma ci vorrebbe un po’ più di prudenza in chi si riduce a fare una lista anziché una coalizioni di liste, segno che non si ha molta fiducia nelle proprie capacità di superare il 10% necessario in quel caso. Con un solo simbolo, basta il 3 per cento per tentare di restare a galla nel nuovo Parlamento.
E in fondo sembra davvero questo l’obiettivo dei troppi galli nel pollaio paracentrista appena nato. Calenda e Renzi devono assicurarsi anzitutto la sopravvivenza parlamentare e per questo varano un accrocco che negavano fino a pochi giorni orsono, a suon di insulti sui social (per la verità più di Calenda verso Renzi che il contrario).
Quant'è triste (e furbacchione) Luigi Di Maio. Ma non passerà alla storia
La beata coppia di ex iscritti al Pd tenterà di offrire una scialuppa proporzionale a un po’ di personaggi, in numero abbastanza ristretto, che saranno salvati nelle nuove Camere, ma il progetto politico a suon di risentimento ben difficilmente si affermerà. Già i sondaggi hanno abbandonato le due cifre e ci si interroga su quale bassa percentuale riusciranno a posizionarsi.
La loro sarà una campagna elettorale tutt’altro che moderata per esistere e si baserà sulle solite contumelie per farsi notare. Volevano guidare l’Italia, sarà già tanto se alla fine non andranno loro fuori strada. Il Terzo polo rischia di arrivare quarto, dopo i Cinque stelle…
A destra centristi più seri di Renzi e Calenda. Da quattro partiti una lista unitaria