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Al Viminale si sono accorti della violenza straniera nelle grandi città?

Francesco Storace
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Sembra incredibile il silenzio sostanziale sui vigili aggrediti a Napoli. Siamo all’assurdo: la polizia locale effettua controlli antiabusivismo vicino piazza Garibaldi, a due passi dalla stazione Centrale e le prende.

Viene pizzicata una nigeriana che vende cibo da asporto senza autorizzazione, i cinque vigili iniziano il sequestro della mercanzia, arriva un centinaio di persone di origine straniera e gli appartenenti alla polizia municipale le avrebbero buscate di santa ragione se non fossero arrivati i rinforzi.

Tutto questo non è normale. E soprattutto non è normale il silenzio calato su una vicenda vergognosa. Perché si tratta di situazioni inaccettabili e sulle quali dovrebbe montare l’indignazione generale. Invece pare che a ben pochi interessi quanto accaduto a Napoli e non si parli di assuefazione. Perché vedere una rivolta contro la polizia locale mentre fa il suo dovere non è cosa di tutti i giorni.

C’è invece chi parla di bomba ad orologeria e lo fa un deputato della città, il leghista Gianluca Cantalamessa, membro della commissione antimafia: da lui vengono affermazioni condivisibili.

"Una bomba ad orologeria pronta ad esplodere e a fare danni. Questa è diventata la situazione dell'immigrazione clandestina a Napoli in Piazza Garibaldi e a pagarne le spese sono stati questa volta cinque agenti della Polizia locale di Napoli. Il buonismo della sinistra a livello nazionale e la totale assenza di un piano per la sicurezza per Napoli per colpa di chi ha amministrato la città negli ultimi venti anni – denuncia Cantalamessa - rappresentano una miscela esplosiva”.

Purtroppo, si tratta di un fenomeno che si sta moltiplicando nelle città metropolitane, dove ogni giorno si registrano episodi di violenza da parte di gang straniere. Si avverte ormai ovunque l’assenza di una salda politica per la sicurezza e il ministro dell’interno, Luciana Lamorgese, continua a latitare. Che ci stia a fare al Viminale non lo ha capito ancora nessuno.