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Giustizia, dopo le parole del Presidente toccherà al Parlamento. O ai referendum

Francesco Storace
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È il caso di dire che Sergio Mattarella abbia davvero scomodato i grandi elettori. Sono stati tantissimi i momenti, nel giuramento del neorieletto presidente della Repubblica, in cui gli italiani hanno visto l’assemblea alzarsi e sedersi più volte.

Perché il Capo dello Stato, mai come nel momento solenne in cui riprende il suo mandato, ha centrato alla perfezione le questioni su cui la politica e le istituzioni devono tornare a farsi sentire. E la più sentita, immancabilmente, è la giustizia.

Il Presidente della Repubblica non è sfuggito al tema. E ha dimostrato di avvertire nella pienezza del suo ruolo la funzione e la responsabilità di capo del Consiglio superiore della magistratura.

 

L’impressione che se ne ricava – e la standing ovation del Parlamento la conferma – è che si aprirà una stagione in cui la giustizia dovrà tornare a essere tale. E se non saranno le istituzioni a occuparsene, toccherà agli italiani con quei quanto mai propizi referendum promossi dalla Lega di Salvini e dai radicali.

Parlamentari e delegati regionali hanno tributato un’infinità di applausi al presidente della Repubblica. Il che non è solo la legittima rivendicazione del consenso espresso con la conferma al Quirinale, ma l’indicazione di un riferimento per tutti, compreso il governo Draghi.

Che da Mattarella è stato lodato assieme a una serie di raccomandazioni da far tremare i polsi. Anzitutto sui giovani, ai quali offrire opportunità finora negate, a causa di un persistente precariato che non garantisce prospettive decenti di vita.

Giovani e donne sono stati una costante del discorso pronunciato da Mattarella alle Camere e dovranno diventare una costante delle azioni politiche della Repubblica.

Ovviamente, dal Capo dello Stato arrivano le parole di incitamento all’azione normativa e amministrativa. Sta a governo e Parlamento tradurle nella realtà dei fatti affinché l’Italia sia rimessa nelle condizioni di far ripartire con ancora più forza e credibilità la sua economia.