
Draghi non può lasciare il prossimo governo in bolletta…

La sensibilità c’è, i soldi no. Il governo ha varato un primo decreto per garantire nuovi sostegni alle imprese messe ancora in difficoltà, ma la cifra di 1,6 miliardi aiuta, ma ancora troppo poco. Per ora saranno interessati, oltre alle discoteche e alle sale da ballo, anche i settori del turismo, del commercio al dettaglio, della cultura, dello sport, della moda e del tessile. Per il caro bollette il consiglio dei ministri ha stanziato 1,2 miliardi di euro per lo stop agli oneri di sistema. Serve per sostenere famiglie e imprese. Ma è evidente che non basta.
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E ad accorgersene sono i partiti che invocano lo scostamento di bilancio, che davvero Mario Draghi non può più negare come esigenza, a meno di non volersi inimicare proprio tutti. A parlare sono i capigruppo della Lega, Molinari e Romeo, che sottolineano la novità di quasi due miliardi di aiuti tra annullamento degli oneri di sistema per le bollette del primo trimestre del 2022 e contributo del 20% delle spese sostenute per l’energia acquistata e utilizzata nel primo trimestre 2022. Ma per loro “è necessario prendere in seria considerazione uno scostamento di bilancio per scongiurare la chiusura di molte aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro”.
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Idem da Giuseppe Conte, leader pentastellato: “Anche oggi il Movimento 5 Stelle si è schierato dalla parte dei cittadini, sostenendo un ulteriore intervento contro il carobollette e per erogare ristori ai settori in difficoltà. È un altro passo, certo; ma ancora troppo piccolo e senz’altro insufficiente. In Consiglio dei Ministri abbiamo chiesto con forza uno scostamento di bilancio, il Paese ha bisogno in questo momento di un intervento strutturale, forte e deciso. Ce lo impone la realtà di ogni giorno: è un momento delicato e ci vuole tutto il coraggio e la forza dello Stato per proteggere famiglie e imprese dalla pandemia, dai rincari, dall’incertezza”. Insomma, cominciano a dire a Draghi che deve moltiplicare la posta. Si è accodato anche Misiani del Pd. Anche perché se proprio se ne vuole andare – sembrano mandargli a dire - non può lasciare il governo successivo in bolletta…
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