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Arriva Berlusconi a Roma. E nel mirino il Colle (ma per Gianni Letta)

Francesco Storace
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Silvio Berlusconi sta meglio. Ed è una buona notizia perché tornerà a Roma dopo troppo tempo di assenza. Lo ha annunciato in un’intervista che ovviamente ha suscitato nel partito e nella coalizione commenti che vanno oltre quanto dichiarato a Il Mattino. Parlamentari azzurri di lungo corso auspicano (o temono per le ripercussioni sul partito) l’idea di candidarsi al Quirinale. “Reggerà al gioco bastardo dei franchi tiratori?”. Che poi sarà il vero problema di febbraio prossimo.

 

 

Lo hanno spiegato bene anche a Mario Draghi, quando gli hanno messo sulla scrivania un foglietto con il numero 101: quelli che “tradirono” Romano Prodi nel segreto dell’urna. Le elezioni per il Colle Berlusconi le ha viste tante volte ed ha accumulato l’esperienza necessaria sul tema. Per altri senatori, l’intento del Cavaliere è portare al Colle Gianni Letta, l’unico di cui si fida ciecamente e che non è inviso a larga parte della classe politica. Ma comunque vuole riuscire a mettere a segno un colpo storico: per la prima volta potrebbe diventare Presidente della Repubblica una personalità finalmente non appartenente al campo della sinistra.

 

 

Contemporaneamente, Berlusconi vorrà rimettere a posto partito e alleanza. Sa bene, il Cavaliere, che la sua uscita – poi smentita – con La Stampa su Salvini e Meloni non è stata gradita. Considerare non adeguati a governare i suoi principali alleati non aiuta. Ma anche qui arriva in soccorso la spiegazione parlamentare: “Non vuole dare l’idea di aver già mollato. Sennò immaginate che fuga tra deputati e senatori verso Lega e Fdi’”. Comunque, se i medici lo lasceranno partire, a Roma Berlusconi non passerà inosservato. Come sempre, la sua agenda sarà sotto lo sguardo del mondo politico e si capirà presto la direzione di marcia. In fondo, l’uomo non è capace di tenere segreti. E questo lo sanno davvero tutti, a partire da quelli che glieli confidano per farli sapere al mondo intero.