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Non roviniamo la festa. Gli azzurri non hanno commesso reato

Francesco Storace
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Ma lasciateli in pace, ‘sti Campioni nostri. Ognuno li tira per la giacchetta i magnifici azzurri che ci hanno resi orgogliosi per l’impresa di Wembley. Hanno espugnato un campo che sembrava impossibile per qualunque squadra al mondo, ma ce l’hanno fatta. La voglia di vincere è esplosa in maniera straordinaria.

 


Eppure c’è chi in casa nostra continua a maramaldeggiare su un successo che ci inebria. Quante gliene hanno fatte a Chiellini e compagnia. Inginocchiarsi si e inginocchiarsi no; poi pretendevano la fascia nera al braccio per la scomparsa di Raffaella Carrà; e ancora adesso si impreca contro la “trattativa Stato-Bonucci” per i meritati festeggiamenti di Roma.
Le autorità di pubblica sicurezza – a partire dal prefetto di Roma – si sono risentite per quella passeggiata sul pullman scoperto per le vie del centro, e ci sta. Ma che poi debbano insorgere per lo stesso motivo tutti quelli – Travaglio compreso – che non avrebbero scommesso un solo euro sulla loro vittoria – è francamente ridicolo.
Quei titoli sulla “trattativa Stato Bonucci” sembravano richiamare – se pure non esplicitamente e ci mancherebbe – quelli sulla trattativa Stato mafia. Ed oggettivamente pare abbastanza irrispettoso scrivere certa roba.
È tutta Italia che deve inchinarsi ad una vittoria inaspettata e perciò ancora più bella come è quella strappata in terra straniera agli europei.

 

 

 

Noi ci auguriamo che la polemica finisca qui, perché non ha più oggettivamente alcun senso.
I campioni vanno applauditi anche se circondati da tanta gente senza mascherina. E se lo stellone ci ha assistito sul prato di Wembley auguriamoci se continuerà a farlo anche per una licenza di massa per una festa di popolo.
Stop piagnistei please, che per una volta che si può brindare non priviamoci dell’opportunità. E’ l’Italia ragazzi, non la destra, non la sinistra. Ogni tanto, ricordiamocelo che cosa vuol dire Patria bella.