
Se in Italia non si nasce più. Proposta di legge di FdI per una svolta sulla natalità

Il tema è l’affermazione di un diritto. Il diritto alla vita e ad essere genitore per padre e madre e per i loro figli. Sullo sfondo, una battaglia di principi che si disputa su temi valoriali mai negoziabili.
La deputata di Fratelli d’Italia Carolina Varchi ha presentato una intelligente proposta di legge che dà un senso alle differenze politiche che resistono. E per fortuna.
Il tema è “l’istituzione della Giornata nascente”. Il contenuto un inno alla vita.
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Se ci fosse la volontà politica, basterebbe approvare il suo unico articolo per offrire diritti e doveri delle istituzioni che sono fondamentali in un Paese civile. Sin dal primo comma: “1. La Repubblica riconosce il 25 marzo quale “Giornata della vita nascente”, al fine di promuovere la consapevolezza del valore sociale della maternità e della solidarietà tra le generazioni”.
In sostanza, attraverso l’istituzione di un giornata dedicata – come avviene già in altri paesi del mondo – si eleva a capitale comune la consapevolezza del valore sociale costituzionalmente riconosciuto – della maternità. La celebrazione annuale della Giornata rappresenta l’occasione per promuovere manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti comuni di informazione e di riflessione, anche nelle scuole di ogni ordine e grado.
Dovranno essere proprio le istituzioni, lo Stato, le regioni e gli enti locali, ad organizzare e promuovere le iniziative al fine di diffondere informazioni sulla gestazione, sulla comunicazione e sull’interazione relazionale precoci tra madre e figlio, sulle cure da prestare al nascituro e alla donna in stato di gravidanza, sui diritti spettanti alla gestante, sui servizi sanitari e di assistenza esistenti nel territorio, nonché sulla legislazione in materia di tutela della madre e del padre lavoratori, anche allo scopo di evidenziare gli aspetti positivi dell’esperienza genitoriale.
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Perché questa iniziativa? La Varchi l’ha colta leggendo l’ultimo report dell’Istituto nazionale di statistica, intitolato “Natalità e fecondità della popolazione residente – Anno 2019”. I dati pubblicati evidenziano la preoccupante continuità del trend negativo della natalità, che registra, nell’ultimo periodo considerato, un nuovo allarmante record, evidenziando come il 2019 abbia registrato per il settimo anno consecutivo “un nuovo superamento, al ribasso, del record di denatalità”, un calo che dal 2008 ha registrato una diminuzione di ben 156.575 unità (-27 per cento), attribuita quasi esclusivamente alle nascite da coppie di genitori entrambi italiani (327.724 nel 2019, oltre 152.000 in meno rispetto al 2008).
E’ assolutamente obbligata una svolta nelle politiche per la natalità, che sia anzitutto di carattere culturale. E per questo bisogna agire subito. Non è più tempo del “chi me lo fa fare”…
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