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Ritorno indietro col proporzionale, alla foto di Narni senza Renzi

Francesco Storace
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L’avvocato Giuseppe Conte si è fermato alla foto di Narni, diventata tristemente celebre per la sinistra e i grillini. Quell’immagine precedette la disfatta umbra, anche lì mancava Matteo Renzi e al posto dell’allora candidato Bianconi ci sono i “responsabili”.

E simile sarà il destino, unito alla pervicace volontà di far morire Sansone con tutti i filistei. Che in questo caso sono gli italiani.

Anche senza maggioranza – come nelle urne umbreConte vuole andare avanti. Nei giochi di Palazzo spera che gli riesca meglio che con il popolo. Ma a Montecitorio si è superato, al punto da far chiedere ad alta voce al Pd che fine ha fatto “il patto di legislatura”. Certo, una frase, se serve, la si pronuncia pure dopo il discorso iniziale, come ha fatto alla Camera dei Deputati. Ma resta intonso il problema. Anche perché se si ha la faccia tosta di puntare su una legge elettorale proporzionale è evidente l’intenzione di avvelenare i pozzi nel prossimo futuro.

Chi perde tenterà di governare comunque. Col proporzionale altro che ricatti permanenti, l’Italia tornerà vittima della consociazione.

Bisognava guardarle le facce dei deputati alla Camera. Sembrava di stare sulla Luna, come ha argutamente notato Matteo Salvini. Il Covid è ancora sul nostro cammino, di ricostruzione non si sa ancora chi ne deve parlare, i soldi europei rischiano di volatilizzarsi e Conte sta a pensare alla legge elettorale: bisogna sfamare prima i partiti e poi gli italiani.

È evidente che hanno il terrore di precipitare al voto e devono garantire la cadrega per i perdenti. Col maggioritario sarebbero spazzati via. E quindi ci si inventa il proporzionale che rappresenta davvero un pauroso salto all’indietro. Dicono alcuni: lo fa per accalappiare il mondo centrista che sta a destra. Può darsi: ma con quale sbarramento? L’1 per cento? Il 2? È davvero un uomo spregiudicato, questo presidente del Consiglio, che antepone se stesso ad un paese intero.

Peccato che Matteo Renzi abbia dovuto virare sull’astensione dei suoi al Senato, sennò gli si sfaldava il gruppo parlamentare. Ma quanto durerà la “salvezza? Gli scommettitori danno poca vita governativa al presidente del Consiglio delle maggioranze a colori alternati.

(Foto Stefano Principi)