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Vaccini, Burioni smaschera Arcuri ma era un errore del Fatto

Davide Vecchi
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Roberto Burioni stamani ha letto l'intervista di Domenico Arcuri ed è trasecolato: "Leggo che dopo le prime 10.000 dosi la successiva spedizione arriverà il 30 gennaio. Questo significa che dopo lo spot iniziale iniziamo a vaccinare a febbraio?", ha vergato sul suo profilo twitter l'immunologo del San Raffaele dando voce a un sospetto diffuso (che la prima somministrazione di vaccini di fine dicembre sia solo una trovata mediatica del Governo) ma concretizzato sulle pagine de Il Fatto Quotidiano che stamani ha intervistato il commissario straordinario all'emergenza Covid, Domenico Arcuri. Ovviamente il cinguettio di Burioni ha provocato un effetto domino ed è stato ripreso da molti organi di stampa: chi, del resto, dopo tutti i fallimentari provvedimenti adottati da questo esecutivo si fida ancora degli annunci? Per quanto riguarda il piano vaccinale poi, indicato e atteso come la soluzione definitiva alla pandemia, appena pochi giorni fa lo stesso Arcuri ha messo le mani avanti sostenendo che se a gennaio ci sarà la terza ondata tutto sarà a rischio. Insomma lo stupore di Burioni ha trovato facile eco. Eco che si è propagata con tale rapidità da spingere lo stesso Arcuri, ormai noto per la sua predisposizione al dialogo e alla simpatia simile a quella di Arpagone di Molière, ad alzare il telefono e chiamare Burioni per rassicurarlo: era un errore, le dosi arriveranno in tempo. Lo annuncia lo stesso virologo sempre su twitter: "Ho appena ricevuto una telefonata dal Commissario Arcuri che mi ha rassicurato sul fatto che il primo lotto di vaccini arriverà il 30 dicembre e non il 30 gennaio. Ringrazio il Commissario per la cortesia", verga Burioni. Aggiungendo, minaccioso, che non abbasserà la guardia: "Falso allarme dunque, ma prepariamoci a non tollerare ritardi".  Tutta colpa di un errore del giornale, in pratica, sostiene Arcuri. Ma chissà che invece non gli sia sfuggita la verità. A questo Governo capita di frequente esser smentito dai fatti. Rientri a scuola, banchi con le ruote, bonus nonni, tate, mamme, bici, posti letto, terapie intensive, aperture ristoranti, discoteche. L'elenco è ormai sterminato. Speriamo che almeno sul piano vaccinazione si possa fissare una data certa senza doverla veder slittare per questo o quell'altro motivo. Ma controlla Burioni.