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Anche i medici amano le "bionde": ecco i corsi anti fumo

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alessandra Borghi
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“Verso l'ospedale senza fumo”, è il progetto promosso dall'Azienda ospedaliera di Perugia, che vuole  fornire al personale medico gli strumenti utili per indicare ai pazienti fumatori un percorso per smettere di fumare. "Per dare ancora più forza alla campagna contro il fumo, vogliamo che i primi a credere nel progetto siano gli operatori sanitari che lavorano in ospedale", sostiene il professore Marco dell'Omo, responsabile del Centro anti-fumo della struttura complessa di Medicina del Lavoro del Santa Maria della Misericordia. Tra gli obiettivi dei corsi di formazione, quello  di abbassare la percentuale di fumatori tra i camici bianchi, in Umbria  molto elevata. I dati sono infatti allarmanti e vengono forniti dalla stessa struttura ospedaliera  diretta dal professore Giacomo Muzi: la percentuale di medici, infermieri e operatori sanitari fumatori abituali si attesta intorno al 25%. "E' di fondamentale importanza che chi è preposto alla salute dei cittadini acquisisca uno stile di vita salutare e libero dal fumo, per porsi come esempio positivo ed aiutare i ricoverati a smettere di fumare", sottolinea dell'Omo.  Venerdì 31 maggio, giornata mondiale senza tabacco, avranno quindi inizio corsi di formazione rivolti agli operatori sanitari e agli studenti dei corsi di laurea. Durante gli incontri verrà illustrato il regolamento aziendale, che da anni prevede controlli e sanzioni nei confronti del personale preposto all'assistenza e degli utenti che non rispettano il divieto di fumo sia in corsia che in luoghi esterni all'ospedale. "Sarà anche l'occasione per ribadire che non è affatto dimostrato che la sigaretta elettronica e i dispositivi a tabacco riscaldato favoriscano la cessazione del fumo o che siano prive di effetti dannosi", dice il professore dell'Omo. Che conclude: "La soluzione ottimale per smettere di fumare è quella di affidarsi ai medici che conoscono bene il fenomeno e sanno come gestirlo, con ricorso  a terapie, farmacologiche e non, ma tutte di provata efficacia".