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Terremoto, l'Umbria chiede lo stato d'emergenza al governo nazionale

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La Regione Umbria ha iniziato a lavorare sulla richiesta di stato di emergenza per il terremoto di venerdì 10 marzo che ha causato notevoli danni in Altotevere. La Giunta regionale ha deliberato di dare mandato al Servizio Protezione civile ed emergenze, con il supporto del Servizio Rischio sismico della Regione, di redigere insieme a tecnici ministeriali l’apposita relazione da inviare al Dipartimento nazionale di Protezione Civile per la dichiarazione dello stato di emergenza, richiesta che sarà valutata dal Governo nazionale. Sin dalle ore successive al sisma, che ha avuto epicentro a Umbertide e ha concentrato i suoi effetti nelle frazioni a sud del comune e nelle frazioni a nord di Perugia, gli uffici della Regione hanno iniziato a raccogliere i dati per valutare il sussistere delle condizioni per l’ottenimento dell’emergenza nazionale. La Giunta regionale, inoltre, lo stesso venerdì 10 marzo ha deliberato d’urgenza un impegno economico per intervenire nell’immediato. 

La Protezione civile regionale e comunale, in contatto con il Dipartimento Nazionale e con il supporto di circa 280 volontari, è riuscita a garantire l’accoglienza di tutti gli sfollati provvedendo ad allestire circa 200 posti letto totali e preparando loro i pasti. Assistenza, logistica e psicologica, che è tuttora in atto. I sopralluoghi tecnici per la verifica della stabilità degli edifici, iniziati dalle prime ore del 10 marzo, hanno disegnato un evidente scenario di notevole criticità sociale ed abitativa nelle frazioni maggiormente colpite. Secondo una prima stima, alla fine dei controlli potrebbero risultare circa 500 persone con abitazioni non agibili, oltre alle attività commerciali presenti in loco.

I vigili del fuoco hanno già effettuato 591 interventi: 379 per verifiche statiche e sopralluoghi tecnici, 160 per la messa in sicurezza di edifici dissestati e la rimozione di parti pericolanti, 62 per assistenza alla popolazione per il recupero di beni e merci da edifici lesionati. Sono ancora impegnati 82 vigili del fuoco tra cui 5 squadre Morecs per la Valutazione esperta Stcs – Recs ‐ Ricognizione preliminare esperta e caratterizzazione, oltre alle squadre giunte a rinforzo di quelle locali provenienti da Marche, Lombardia e Veneto. Prezioso il contributo di alcuni mezzi come le piattaforme aeree e le autoscale per la messa in sicurezza di strutture e la rimozione di elementi pericolanti o dei droni, utilizzati per le ricognizioni aeree e le verifiche tecniche in altezza. Dei 379 interventi per verifiche statiche 41 sono state giudicate di grave entità da parte dei tecnici del Corpo nazionale, esperti nella valutazione di dissesti statici, 63 di lieve entità. Sono 190 le persone allontanate (dai soli vigili del fuoco) precauzionalmente dalle loro abitazioni.