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Covid, calano i ricoveri nei reparti ordinari, aumentano in terapia intensiva

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Calano i ricoveri Covid: -9,8% nell’ultima settimana. La curva cambia segno dopo le ultime 4 settimane in continua crescita (+4,6% il 13 dicembre, +15% il 6 dicembre, +19,5% il 29 novembre, +24% il 22 novembre). Nella settimana monitorata sono in calo solo i ricoveri nei reparti Covid ordinari: -10,8%. È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso del 20 dicembre. Nelle terapie intensive si assiste a un lieve incremento del numero dei pazienti, +13,2%. Di questi il 18,6% non è vaccinato e ha un’età media di 61 anni, rispetto ai 73 anni di età media dei soggetti vaccinati in rianimazione. In calo anche il numero dei pazienti minori di 18 anni ricoverati nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali della rete sentinella Fiaso (-22%). Nessun paziente è ricoverato in terapia intensiva. Il 76% dei pazienti è di età compresa tra 0 e 4 anni. Nelle festività natalizie non si dovrà abbassare la guardia sul Covid. Lo spiega Giovanni Migliore, presidente della Fiaso: “Al momento la buona notizia è che nonostante le temperature abbiano cominciato a scendere non c’è stata una accelerazione dei ricoverati con infezione da Covid. Bisognerà aspettare le prossime rilevazioni per capire se l’andamento sarà confermato e soprattutto in vista del Natale occorre non abbassare la guardia”. Migliore aggiunge che “ci troviamo in questo momento negli ospedali ad affrontare anche il problema influenza che ha avuto un’accelerazione importante nelle ultime settimane. Quindi - evidenzia - per monitorare il livello di stress delle strutture dobbiamo uscire dal paradigma solo Covid e guardare più globalmente al fenomeno virus respiratori. Considerando le conseguenze legate alla circolazione di questi patogeni in inverno, che aumentano il ricorso ai ricoveri per scompensi e complicanze soprattutto nei più fragili, dobbiamo mantenere le misure di prevenzione e incentivare il ricorso alle vaccinazioni”.