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Manovra, salta la soglia minima dei pagamenti con il pos. E per errore dimenticato l'aumento del tetto del contante. Giorgetti si scusa

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“Nell’emendamento che presenterà il governo è prevista l’eliminazione della normativa relativa al pos. Argomento, su cui il governo ha una sua opinione, e che rimettiamo alla valutazione della commissione per quanto riguarda eventuali forme che noi caldeggiamo di ristoro, risarcimento per gli operatori che si dovranno trovare di fronte l’onere delle commissioni applicate su questo transazioni”. Parole del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in commissione Bilancio alla Camera. Quindi dietrofront del governo sulla norma che fissava a 60 euro la soglia minima dei pagamenti con il pos, uno dei punti più caratterizzanti della legge di bilancio. Del resto la stessa premier aveva spiegato, davanti alle pressioni dell'Europa, che “ci inventeremo un altro modo per non far pagare agli esercenti le commissioni bancarie sui piccoli pagamenti”. Ma uno degli emendamenti trasmessi dal governo alla commissione Bilancio alla Camera contiene un errore. Nel testo infatti viene cancellato interamente l'articolo 69 relativo al tetto. Il ministro Giorgetti, intervenendo in commissione ha illustrato la volontà dell'esecutivo di eliminare solo la parte relativa alle soglie di spesa per il pos, e non anche quella relativa al tetto al contante. Per come scritto, dunque, risulterebbe cancellata anche la norma che alza il tetto al contante da 1.000 a 5.000 euro. "Un refuso", lo ha definito Giorgetti, "mi assumo io la responsabilità di un errore della Ragioneria dello Stato". Si attende la correzione dell'emendamento.