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Droga, la lite finisce con una coltellata: mamma colpisce il figlio tossicodipendente

Christian Campigli
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Un dramma che non conosce confini. Che rovina la vita delle persone. Le devasta, fisicamente, economicamente e socialmente. Ed incide, da vicino, anche nell'esistenza di chi sta loro accanto. Familiari in primis. Una donna ha accoltellato il figlio tossicodipendente durante una lite. Il grave episodio di sangue, come riporta l'agenzia di stampa AdnKronos, è accaduto ieri, nel tardo pomeriggio, a Trentola Ducenta, piccolo centro nel Casertano. I carabinieri intervenuti a seguito della segnalazione di un litigio in famiglia, una volta giunti sul posto hanno sorpreso madre e figlio mentre discutevano in maniera accesa e violenta. La donna, pochi istanti prima, reagendo a un’aggressione da parte del figlio, lo aveva colpito con un fendente al torace utilizzando un coltello da cucina. Il giovane è stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato all’ospedale di Aversa. Secondo le informazioni raccolte, non è in pericolo di vita. Dai primi accertamenti, risulta che la lite sia scaturita da futili motivi (probabilmente di tipo economico) a seguito dell’atteggiamento aggressivo del trentaduenne. La madre, cinquantasei anni, è stata al momento denunciata in stato di libertà. Per capire quanto la droga sia ancora un enorme problema irrisolto del nostro Paese basta riprendere il rapporto sulle tossicodipendenze. Secondo il quale, sono 125.428 le persone dipendenti da sostanze assistite in Italia nel 2020 dai Servizi pubblici per le Dipendenze, l'86% dei pazienti totali sono di genere maschile. L’eroina rimane la sostanza primaria più usata. Tuttavia la proporzione di persone sul totale dei trattati che la scelgono come sostanza di elezione, diminuisce nel corso degli anni. Un enorme, irrisolto dramma, quello della tossicodipendenza, che non conoscere crisi. Nell'indifferenza generale. (Foto di archivio).