
Marzia Capezzuti, sequestrata una pistola. In attesa del dna, verifiche sugli smartphone

Si accavallano le novità sul caso di Marzia Capezzuti, la 29enne milanese scomparsa nel nulla nel Salernitano. Si attende di avere la certezza che i resti ritrovati in un casolare abbandonato di Santa Tecla siano suoi. Sarà l'esame del dna a stabilirlo. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri di Battipaglia e negli ultimi giorni è stato eseguito un esame balistico di una pistola e di diversi bossoli che erano stati recuperati dai militari in precedenti sequestri. Sono stati ispezionati anche i telefonini sequestrati a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno. Secondo le ipotesi della Procura di Salerno, Marzia sarebbe stata a lungo maltrattata e poi uccisa. Il corpo fatto sparire del casolare. Al momento sono sette le persone iscritte nel registro degli indagati. Sono accusate di omicidio e occultamento di cadavere a vario titolo. La 29enne sarebbe stata vittima di un passato di violenze e abusi durante la convivenza del suo fidanzato che è in seguito morto per overdose. Intanto proseguono le verifiche sugli smartphone sequestrati.
Documenti inediti sul caso di Marzia Capezzuti. I sospetti: segregata, costretta a prostituirsi poi l'omicidio