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Femminicidio a Spinea, una lite per gelosia ha scatenato l'ira di Alexandru. Uccide la moglie, passa la notte con il figlio e all'alba avverte le forze dell'ordine

Christian Campigli
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Una lite terminata in tragedia. Una tensione accumulata nell'ultimo complicato periodo ha fatto perdere la testa ad un uomo. Che si è macchiato di uno dei più terribili ed ingiustificabili reati: l'uxoricidio. Un trentenne è stato arrestato questa mattina a Spinea, piccolo centro nel Veneziano, con l'accusa di aver ucciso la moglie a coltellate. Le indagini vengono portate avanti dai carabinieri; al momento, i militari avrebbero un quadro piuttosto chiaro della vicenda. Il presunto omicida è stato condotto nel primo pomeriggio in caserma a Spinea.

 

 

La coppia, Lilia Patranel di quarantuno anni e il trentacinquenne Alexandru Dimitrova, entrambi moldavi, non era nuova a litigi violenti e, secondo i vicini, l'uomo avrebbe picchiato in più occasioni la compagna. L'uomo avrebbe ucciso la consorte, come riporta l'agenzia di stampa Agi, al culmine di una lite per motivi di gelosia. La coppia aveva un rapporto burrascoso e, secondo le testimonianze raccolte, le discussioni, le urla e le accuse reciproche si sarebbero moltiplicate nell'ultima settimana.

 

 

Dopo aver finito la moglie a coltellate, l'uomo sarebbe rimasto per tutta la notte nella casa al primo piano con il figlio di quattro anni fino a quando, all'alba, ha avvertito le forze dell'ordine. Alexandru Dimitrov è stato interrogato in una caserma dei carabinieri a Mestre. L'uomo, secondo le prime indiscrezioni, si sarebbe rifiutato di parlare con militari e magistrato. Il moldavo è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Maggiore. La vittima aveva altre due figlie, concepite durante il precedente matrimonio.