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Alluvione nelle Marche, le ricerche dei dispersi ancora senza esito. Ci sono morti e sfollati, danni ingenti

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Si continua a cercare. Perché come detto dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, "abbiamo dato indicazioni ai sindaci per le priorità che ci attendono: in primo luogo, vanno tutelate le persone, i dispersi che ancora sono presenti. E poi gli sfollati". E così sono andate avanti per tutta la notte le ricerche dei tre dispersi dopo il nubifragio che si è abbattuto tra giovedì notte e venerdì mattina nelle Marche. Due sono dispersi a Barbara, uno a Fabriano. Quattrocento i vigili del fuoco al lavoro, che fanno sapere inoltre come sia stata "riaperta alle 2.20 la linea ferroviaria chiusa durante l’intervento" di rimozione dei tronchi sotto il ponte della ferrovia a Senigallia (Ancona). Sono 400 le operazioni di soccorso concluse da inizio emergenza nella provincia di Ancona, 300 in quella di Pesaro Urbino, dove sono in servizio 100 vigili del fuoco.

 

 

“Sono ore complicate e complesse dove però lo Stato ha fatto sentire la sua presenza”, ha commentato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, al termine della vista del presidente del Consiglio Mario Draghi a Pianello di Ostra. “La Regione ringrazia tutti i volontari, le forze dell’ordine e la protezione civile che da ieri sera (giovedì, ndr) hanno lavorato con abnegazione su tutto il territorio martoriato. Daremo la migliore risposta possibile alle comunità coinvolte e così duramente provate. Il nostro interesse è ripartire e non ci sarà ripartenza vera senza anche la riapertura della attività economiche compromesse. Da parte del presidente Draghi è venuto un impegno determinato e convinto”. L’auspicio, ha concluso Acquaroli, è che “questo evento drammatico non venga ricondotto alle elezioni politiche perché questo è un momento molto particolare per la nostra comunità che già vive altri drammi in altre parti del nostro territorio. Le risposte che vogliamo dare ai cittadini coinvolti saranno all’insegna dell’efficienza e della tempestività”.

 

 

"Ci sono esigenze pratiche - sono state invece le parole del premier - occorre ripulire, costruire, riavviare le attività produttive e riaprire le scuole. Il governo, come sapete, nel Consiglio dei Ministri di oggi ha approvato l’emergenza e ha stanziato 5 milioni: è solo l’inizio. Ho rassicurato il presidente della regione Marche e tutti i sindaci, così come tutte le autorità, che ringrazio, che tutto quello che è necessario per riavviare l’attività produttiva e le attività scolastiche, ricostruire le case che sono state distrutte sarà fatto".