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Alluvione nelle Marche: morti, dispersi, feriti e sfollati. Aperta inchiesta per omicidio colposo

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Le Marche in ginocchio dopo la terribile alluvione che ha colpito la regione. Il governo ha proclamato lo stato di emergenza, mentre la procura di Ancona ha aperto una inchiesta per omicidio colposo e inondazione colposa. Al momento sono dieci i morti accertati, tre i dispersi. Cinquanta i feriti, centinaia gli sfollati.

 

 

Le vittime dell’ondata di maltempo nelle Marche sono 10, tutte identificate. Sono ancora tre i dispersi nel comune di Barbara (Ancona). Lo riferisce la Protezione civile della Regione Marche. “Stanno arrivando altri volontari da altre regioni come Emilia-Romagna e Abruzzo, vengono anche altre associazioni nazionali. Stanno convergendo risorse umane e materiali da tutta Italia, che dislocheremo nei posti dove ci sono stati i maggiori danni e che hanno pagato il maggior prezzo in termini di vite umane, per fare un presidio e offrire un sostegno alla popolazione”. Lo dice a LaPresse Stefano Stefoni, direttore protezione civile e sicurezza del territorio della Regione Marche.

 

 

Ci sono esigenze pratiche: occorre ripulire, costruire, riavviare le attività produttive e riaprire le scuole. Il governo, come sapete, nel Consiglio dei Ministri di oggi ha approvato l’emergenza e ha stanziato 5 milioni: è solo l’inizio. Ho rassicurato il presidente della regione Marche stamattina presto e tutti i sindaci oggi pomeriggio, così come tutte le autorità – che ringrazio – che tutto quello che è necessario per riavviare l’attività produttiva e le attività scolastiche, ricostruire le case che sono state distrutte sarà fatto”. Così il premier Mario Draghi in un punto stampa durante la visita dei territori colpiti dall’ondata di maltempo.