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Alluvione nelle Marche, i morti salgono a nove. Le testimonianze: "Mai vista tanta acqua, fango ovunque". Negozianti disperati

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Nove morti e quattro dispersi, di cui due minori. E' questo il bilancio aggiornato a metà mattinata dell'alluvione che ha colpito le Marche ieri sera, giovedì 15 settembre. Tra le provincie di Pesaro e Urbino e Ancona è caduto un terzo dell'acqua caduta in un anno, una vera e propria tragedia. Ma il numero delle vittime potrebbe salire ancora, come spiega la Prefettura di Ancona a Rai News 24. Cantiano, uno dei paesi più colpiti, è senza luce e acqua ma non ci sono morti, ha detto il sindaco Alessandro Piccini a Radio 24. "E' avvenuto tutto in poco tempo e senza alcuna allerta particolare, le attività economiche e la zone industriali sono sommerse e compromesse, ma non risultano persone disperse. Non c'era nessuna allerta, era prevista solo pioggia”. A Castelleone di Suasa si cerca uno dei due bambini dispersi con "un elicottero ed il termoscanner. Da noi è esondato il torrente di Nevola - dice all'Ansa del sindaco Carlo Manfredi - il bambino stava tornando a casa con la madre in auto, quando lei ha visto l'ondata d'acqua, è scesa e ha cercato di fuggire tenendo il figlio per mano, ma sono stati travolti da acqua e fango. La mamma l'abbiamo trovata ad un km e mezzo di distanza, su un cumulo di detriti, del bambino invece non c'era più traccia". 

 

 

A Senigallia è esondato il fiume Misa, portandosi via anche un pezzo di ponte Garibaldi. "Siamo al lavoro da questa mattina all’alba, per cercare di ripristinare le strade davanti le nostre abitazioni. C’è fango ovunque, è arrivato fino davanti ai nostri portoni di casa. Una disperazione", dice una donna a LaPresse. “Abbiamo avuto paura, i contatori sono tutti invasi dall’acqua ed è andata via la corrente elettrica da questa notte. Al primo piano non è ancora tornata, c’è solo nel terzo e quarto piano. Una tragedia”. Paolo, sempre da Senigallia, dice che un evento simile "era già accaduto nel 2015, ma la furia era stata minore. Di certo, l’alluvione non si era portato via il nostro ponte come è accaduto questa volta. Mai vista così tanta acqua. Abbiamo avuto molta paura. Ora sarà dura ripristinare tutto”. La maggior parte delle vie del centro storico sono completamente inagibili: via Felice Cavallotti, via Portici Ercolano. Transennato il Ponte Garibaldi, che ha perso un pezzo di balaustra. “Siamo disperati - dice un commerciante mentre cerca di ripristinare il suo negozio sotto i Portici Ercolani - Di certo non era il risveglio che mi aspettavo. Oggi non si lavora. Passeremo la giornata a sistemare tutto. Una tragedia”.

 

 

La Regione Marche, intanto, attiverà un servizio di sostegno psicologico a Senigallia per i familiari delle vittime e dei dispersi e per chi è stato colpito dall'emergenza maltempo. Lo ha annunciato, dice RaiNews24, l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, durante la riunione operativa presso la Protezione civile regionale.