
Covid, troppi morti secondo Burioni: "O sono sbagliati i conti oppure i pazienti sono curati male. Si faccia chiarezza"

E' un attacco frontale quello del virologo Roberto Burioni sui dati dei decessi a causa del Covid. "Anche oggi - scrive sui suoi profili social - 171 morti di Covid. O li stiamo contando male (ma pare di no), o li stiamo curando male (posso sospettarlo, ma non ho elementi concreti per dirlo), o chissà cosa altro. Certamente le autorità devono chiarire subito la situazione". Il suo post ha subito richiamato l'attenzione generale di agenzie e organi di stampa. I dati dei decessi a causa del virus, ufficializzati dal ministero della Salute, restano infatti sempre molto alti. Secondo le statistiche dall'inizio della pandemia a causa del virus hanno perso la vita 172.568 persone (ad oggi, mercoledì 3 agosto).
Un dato che è stato spesso contestato, sia da chi sostiene che vengono conteggiati pazienti che muoiono per altre patologie ma in quel momento sono positivi e risultano vittime Covid - e quindi il dato sarebbe esagerato - sia da chi è convinto che i decessi siano ancora di più e in molti casi non vengano contabilizzati perché il paziente non si è sottoposto al test, magari proprio perché alle prese con altre gravi malattie. Non risulta quindi positivo e nella dichiarazione di decesso figura un'altra causa.
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Su due cose Roberto Burioni ha senza dubbio ragione: la prima è che i decessi comunicati dal ministero della Salute continuano ad essere molti, la seconda è che le autorità dovrebbero comprendere il perché.
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