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Cani uccisi a colpi di arma da fuoco e coltellate. L'Enpa: "Giustizia per Galak e Jack"

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Solo nella giornata di ieri, giovedì 28 luglio, l’Ente Nazionale Protezione Animali ha ricevuto la segnalazione di due uccisioni di cani: Galak, un grande cane bianco conosciuto da tutti a San Giovanni Rotondo (Foggia) a cui hanno sparato e Jack, un bracco benvoluto e accudito dagli abitanti di Soriano nel Cimino (Viterbo) accoltellato a morte. Per entrambi è stato attivato l’ufficio legale Enpa che attraverso l’avvocato Claudia Ricci, ha presentato denuncia. “Un dolore e una sconfitta per tutti – afferma Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa - Due uccisioni che avvengono in regioni diverse a distanza di poco tempo, entrambe con modalità incredibilmente crudeli e inaccettabili ed entrambe nei confronti di due randagi conosciuti e benvoluti sul territorio. Due morti che sono quasi un affronto rispetto a tanti che ogni giorno si impegnano in difesa degli animali. Abbiamo attivato tutte le nostre risorse per andare a fondo a questa orribile duplice storia di violenza e crudeltà. Vogliamo giustizia per Galak e Jack e non ci fermeremo finché non saranno individuati e puniti a dovere i responsabili".

"Servono condanne severe - continua - esemplari. Perché chi uccide un animale non deve potersela cavare con poco. Quante volte dovremo ripetere che è fondamentale riconoscere la pericolosità sociale di questi individui? Punire severamente chi compie atti così, crudeli e efferati nei confronti degli animali è necessario: non solo per dare giustizia a questi esseri innocenti la cui vita è stata stroncata in modo violento senza motivo ma anche per evitare che queste persone possano tornare a fare del male e questa volta chissà potrebbe toccare anche ad un essere umano”.

Galak e Jack. Entrambi randagi, entrambi apparentemente benvoluti da tutti e abituati a vivere in mezzo alla gente. Descritti come cani socievoli, mai aggressivi, eppure diventati il bersaglio della cattiveria e della violenza di qualcuno. Galak, era un grosso cane bianco, il cane dei pellegrini, come lo chiamavano quelli del posto, perché si aggirava sempre nei pressi del convento dei Cappuccini a San Giovanni Rotondo, quasi ad accompagnare le persone in visita. E’ stato ucciso con un’arma da fuoco. Le indagini sono in corso e i Carabinieri stanno cercando il responsabile. Jack, era un bracco di circa quattro anni. Abbandonato probabilmente, come accade a molti bracchi che non si rivelano bravi cacciatori, diversi anni fa ancora cucciolo. Viveva da tanto lungo le strade di Soriano del Cimino (Viterbo), ed era diventato, come ha affermato il Comune in una nota, una sorta di mascotte del paese. E’ stato rinvenuto morto la sera del 25 luglio, accoltellato, come emerso da una prima verifica veterinaria. Anche in questo caso le indagini sono in corso, ed è stato acquisito materiale video dalle telecamere presenti in zona.

V.N.