
Draghi: "Dipendenza da gas russo scesa dal 40 al 25%"

La dipendenza dal gas russo, in Italia, è passata dal 40% del 2021 al 25% di oggi. E' quanto ha riferito il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo. "Si è parlato molto di energia, di cosa fare per i prezzi così alti. L'Italia per quanto riguarda gli stoccaggi sta andando molto bene, ci stiamo preparando per l'inverno. Le misure che il governo ha messo in campo già dall'inizio della guerra cominciano a dare risultati, altri fornitori di gas cominciano a sostituire il gas russo", aggiunge il premier, evidenziando il calo della dipendenza dal gas di Mosca, che "l'anno scorso era il 40%, oggi è il 25%".
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Al centro del Consiglio europeo c'è stato proprio il tema dell'energia, con il premier che ha portato avanti l'idea del price cap. "Da dove nasce l'urgenza di agire con il price cap? Bisogna agire ora perché sono già più di quattro mesi che i prezzi dell'energia sono aumentati. Sono saliti anche prima della guerra. Quello che sta succedendo è che da un'inflazione che dipendeva dall'energia ora dipende anche da altre cose. La gente ha la memoria corta, ma ogni volta che c'è stato un forte e protratto aumento di prezzo di una materia fondamentale nella produzione, pian piano questi aumenti si spargono e diventano a loro volta aumenti nei prezzi di altre merci e beni. E' necessario quindi agire subito. Ci sono tanti timori rispetto a questo, alcuni paesi sono stati molto esitanti nell'agire", aggiunge.
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Nel Consiglio europeo di ottobre si tornerà a parlare di energia. "All'inizio avevo chiesto un Consiglio straordinario a luglio. Giustamente mi è stato fatto osservare che non abbiamo ancora uno studio su cui discutere. Però quello che abbiamo ottenuto nella risoluzione finale è che la Commissione ha promesso un rapporto completo sul controllo dei prezzi e sul tetto al prezzo del gas, ma anche sulla riforma del mercato dell'elettricità. Tutto questo per settembre, da discutersi nel Consiglio d'ottobre. Questo tutto sommato per noi è un risultato soddisfacente, perché fino a poco tempo fa si pensava a una ulteriore dilazione ed esitazione".
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