
Catania, morte Elena Del Pozzo, il legale della mamma: "Ha detto di avere ucciso la figlia sul luogo del ritrovamento"

"La signora ha detto di avere ucciso la figlia sul luogo del ritrovamento" e l’arma utilizzata "sembrerebbe sia stato un coltello". Lo ha detto, prima di entrare al Palazzo di Giustizia, l’avvocato Gabriele Celesti che assiste la donna accusata di omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere della figlia Elena di cinque anni. Per il resto la donna "non ha saputo ricostruire" cosa accaduto, perché "era come annebbiata". "È chiaro che poi - aggiunge il penalista - si possono innescare dei meccanismi psichici di rimozione perché ovviamente si tende ad allontanare da sé il fatto".
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"Perizia psichiatrica? Noi faremo accertamenti del caso con uno specialista - ha anticipato il legale - per vedere se ci sono rilievi di profilo psichiatrico che possono avere influito sul fatto. Ma una valutazione su questo oggi è prematura. Poi tecnicamente cercheremo di fare tutto quello che possiamo fare anche per colmare le lacune che ancora ci sono nelle indagini". "Il rapporto con l’ex - ha detto il penalista - si era concluso da tempo. C’era la figlia che, come può accadere nelle separazioni, può costituire motivo di ripicca, conflitto o ricatto, a seconda delle mentalità dei protagonisti. Non so se il movente della gelosia sia reale o parziale, di questo la signora non ne ha parlato".
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"Rispetto al movente della gelosia, questo è uno degli aspetti di approfondimento investigativo rispetto al quale, al momento, non c’è certezza. Si abbina alla contestazione della premeditazione. È tutto ancora da accertare. A mio avviso però non è detto che, se fosse stato realmente questo, magari sia da considerarsi come elemento esclusivo". Così a LaPresse Gabriele Celesti, il legale di Martina Patti, la donna accusata dell’omicidio della figlia Elena, di 4 anni, avvenuto a Mascalucia, in provincia di Catania. Nello specifico la Patti è accusata di omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere. Avrebbe infatti prima ucciso la bambina in casa, con un coltello da cucina, poi ne avrebbe sotterrato il corpo in un terreno incolto.
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