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Covid, "Italia Paese retrogrado": Bassetti contro i politici su obbligo mascherine a scuola

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Sferzante. Anzi distribuisce proprio bordate Matteo Bassetti. Utilizzando, stavolta, i propri canali social che rimbalzano il suo pensiero sul tema dell'obbligo delle mascherine: argomentazioni che attaccano in maniera di retta la politica.

Inizia con una domanda a cui dà subito una risposta: "Perchè l’Italia è il Paese più conservatore e retrogrado sull’obbligo della mascherina? Francamente non lo so. Gli altri Paesi non la usano più a scuola, a teatro, al cinema, sugli aerei. E da noi invece si continua imperterriti", sostiene sul proprio profilo Facebook il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova.

 

 

"Il ministro della Salute - sono ancora parole testuali dell’infettivologo - afferma che è la scienza che decide, mi spiace contraddirlo. Rimaniamo l’unico Paese, o uno dei pochi, con l’obbligo della mascherina a scuola. Non ci sono dati certi sul ruolo che le mascherine hanno avuto nel ridurre la trasmissione del contagio nelle scuole. Vaccinazioni, finestre aperte, lavaggio delle mani, distanziamenti e molti altri fattori potrebbero aver svolto un ruolo anche più importante.

 

 

 

Quindi nessuna evidenza scientifica". Bassetti si pone una domanda: "Qualcuno ha poi verificato che i ragazzi a scuola usino correttamente la mascherina, sopra il naso, per tutta la giornata, perché con omicron il naso fuori equivale a non averla, e la cambino ogni 6 ore? Chi ha messo l’obbligo ha fornito gratuitamente agli studenti mascherine Ffp2 da cambiarsi ogni 6 ore? Se la risposta è no, piantiamola con questa presa in giro e la si finisca di dire che decide la scienza. Poi chiosa dicendo che "Sull’obbligo delle mascherine a scuola, e non solo, ha deciso solo la politica e per questo se ne deve assumere tutte le responsabilità. Sulle scuole occorre dare un segnale già in questo anno scolastico". Come dire, si faccia in fretta.