
Roma, incappucciati lanciano spazzatura in strada: l'emergenza rifiuti continua

Una misura colma. Strabordante. Una realtà trasformatasi in emergenza e mai più rientrata nella normale quotidianità. Nonostante il susseguirsi del tempo, dei sindaci, degli assessori e persino dei ministri. Che hanno millantato soluzioni definitive, attribuendosi poteri quasi medianici, salvo poi assolversi per i loro clamorosi fallimenti. Roma, la capitale d'Italia, è letteralmente sommersa dall'immondizia. Nella notte tra giovedì e venerdì, nel rione Presentino, in via Visino, via San giusto, via Latisana e infine a via Scherzoso, una decina di misteriosi soggetti incappucciati hanno preso centinaia di sacchetti, che da settimane giacevano in cassonetti maleodoranti, e li hanno gettati lungo la strada. I vendicatori del pattume sono andati avanti per oltre mezz'ora, tra lo sguardo divertito di alcuni residenti (che hanno applaudito all'iniziativa) e quello preoccupato dei meno giovani. Questi ultimi hanno chiamato le forze dell'ordine, che una volta giunte sul posto, hanno avviato le loro indagini.
Riccardo Bianchi libero: annullati gli arresti per il depuratore
Al vaglio degli uomini in divisa tutte le ipotesi investigative. Si va dal gesto improvvisato di un gruppo di amici annoiati, fino al blitz di estremisti, che puntavano a realizzare un gesto eclatante. C'è persino chi si sbilancia e punta il dito contro l'eversione neo-fascista, che nella capitale ancora oggi riesce a fare proseliti. E a trovare, soprattutto nella curva della Lazio, ragazzi disposti ad azioni clamorose, pur di mettersi in luce con i membri più anziani. In realtà non si tratterebbe del primo episodio che vede come protagonisti i vendicatori del pattume: due settimane fa qualcosa di molto simile era avvenuto nella vicina via Venezia - Giulia. In quel caso, i misteriosi incappucciati avevano interrotto il lavoro di una squadra di giardinieri impegnata nella potatura degli alberi.
Trappola artigianale con fucili per sparare ai cinghiali. Denunciato agricoltore 71enne
Mauro Calisto, neo presidente del V Municipio, si è sbilanciato in un'analisi piuttosto ardita, almeno al momento. “Come è possibile che dieci persone si incappuccino e in meno di mezz'ora mettano a soqquadro diverse strade? A me sembra un atto squadrista”. Gli fa eco l'assessore ai rifiuti, Sabrina Alfonso. “Si tratta di un atto criminale, ingiustificabile e intollerabile per il quale i responsabili pagheranno, soprattutto mentre è in corso una pulizia straordinaria della città”. Un primo risultato i dieci soggetti senza nome e senza un volto lo hanno raggiunto di sicuro: Ama, l'azienda della capitale che si occupa della raccolta dei rifiuti, ha mandato nel rione Presentino una squadra di ben dodici operai, che ha sgobbato fino alle tre del mattino. E miracolosamente quelle strade, fino a quel momento invase da sacchetti maleodoranti, son tornate a sembrare le vie della capitale italiana e non quelle di Calcutta. Perché, al di là del gesto eclatante e di chi c'è dietro a questa plateale protesta, l'emergenza legata all'immondizia a Roma esiste eccome. E, nonostante le promesse di sindaci, assessori e ministri, persiste. Immutabile alle nuove maggioranze e persino allo scorrere del tempo.
Sono stati fatti brillare i 23 proiettili di artiglieria della Seconda guerra mondiale | Foto